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LE OPERE E I GIORNI a cura di Stefania Mola:  Berry

 

Le opere e i giorni        Il manoscritto        I mesi

 

Il più famoso manoscritto tardo-medievale per le ore canoniche, le Très Riches Heures, realizzato per il duca Jean de Berry (morto nel 1415) verso la fine della sua vita, contiene un calendario con precise indicazioni sulla lunghezza dei giorni, la traiettoria del sole in rapporto alle costellazioni dello zodiaco e le fasi lunari. Tali indicazioni sono così precise che non avrebbero potuto essere formulate senza la consulenza di un astronomo con competenze scientifiche.

In questo manoscritto, calendario e rappresentazione dei mesi sono disposti su due pagine a fronte. Oltre alle feste dei santi, il calendario presenta apposite colonne per la lunghezza dei giorni e il numero aureo delle fasi lunari. La rappresentazione dei mesi, a fronte, è sovrastata da un arco al cui centro è visibile il carro del sole. In cerchi concentrici che si susseguono via via verso l'esterno si trovano le fasi lunari, quindi i segni dello zodiaco, ancora una volta con le indicazioni dei giorni. Sotto questa volta celeste intessuta di misurazioni astronomiche si trova la rappresentazione del mese. Per ogni mese è raffigurato uno dei castelli del duca di Berry o di suo nipote, il re di Francia: a marzo Lusignano, ad aprile Dourdan, a maggio Riom, a giugno il castello della Cité, a Parigi, a luglio Poitiers, ad agosto Étampes, a settembre Saumur, a ottobre il Louvre, a dicembre Vincennes. I castelli cambiano con le stagioni e i mesi, e all'ombra dei castelli gli agricolae attendono al lavoro dei campi.

Questo straordinario libro d'ore riflette un rapporto complesso nei confronti del tempo. Sui fogli del calendario compaiono, come sempre, i santi dell'anno liturgico scelti a seconda della devozione personale del committente. Nelle rappresentazioni dei mesi si vede il tempo degli astri che regola il tempo ozioso dei cortigiani e i tempi di lavoro dei contadini. Come spesso accade nel Medioevo, sono affiancate una all'altra esperienze diverse del tempo: il tempo della preghiera e il tempo del lavoro, il tempo astronomico e il tempo della corte.

Si tratta, in definitiva, di uno straordinario ed insostituibile documento per comprendere la vita materiale, il costume, la società, gli orientamenti del gusto dell’epoca. Le miniature soprattutto, sono una eccezionale miniera di informazioni riguardo ad abiti e armature, ci raccontano come si imbandisse una tavola, quale fosse il rapporto con gli animali domestici, come si svolgessero i lavori stagionali nei campi, con l’ausilio di quali strumenti e attraverso quali tecniche di coltivazione. Particolari a volte minuti parlano dell’architettura dei giardini, della forma degli alveari, delle bardature dei cavalli, mentre – come in una galleria fotografica – scorrono le immagini di grandi architetture, di castelli, chiese, cantieri in attività.

   

O. Neugebauer, Astronomical and Calendrical Data in the “Très Riches Heures”, in M. Meiss, The Limbourgs and their contemporaries, New York 1974, pp. 421-432.

W. Sauerländer, Tempi vuoti e tempi pieni, in Tempi Spazi Istituzioni [Arte e Storia nel Medioevo, I], Torino 2002, pp. 121-170.

   

  

I mesi:  Gennaio - Febbraio - Marzo - Aprile - Maggio - Giugno - Luglio - Agosto - Settembre - Ottobre - Novembre - Dicembre

   

  

© 2004 Stefania Mola

  


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