Sei in: Mondi medievali ® Medioevo e Medicina ® Per una storia della medicina antica e medievale ® La medicina nell'alto Medioevo ® 5. Le epidemie


     MEDIOEVO E MEDICINA    

a cura di Raimondo G. Russo


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    Premessa  -  1. Alcuni cenni storici  -  2. La medicina barbarica  -  3. La CHIESA E LA MAgia  -  4. La medicina e la chirurgia  -  5. EPIDEMIE  -  6. APPROFONDIMENTI E CURIOSITà


 

5.2. IGNIS SACER

 

5.2.1 ERGOTISMO [7]

  

Ergot è il nome dello «sclerozio» di un fungo noto ai micologi come Claviceps purpurea.

È un parassita che cresce sulla segale e su altri cereali quali l’orzo o il grano, nonché su alcune erbe selvatiche. Di gran lunga il più importante tra tutti è l’ergot della segale, protuberanze di color marrone porpora che spuntano dalla sua spiga.

 

L’ergot non ha una composizione chimica uniforme: esso si presenta in gruppi ‘biologici’ o ‘chimici’ che si differenziano soprattutto nella composizione dei loro costituenti alcaloidi (gli ‘alcaloidi’ sono sostanze alcaline contenenti azoto e rappresentano i principi farmacologicamente attivi di molte piante).

Formula dell’ergotamina

L’ergot della segale, traduzione del francese ergot de seigle (nome scientifico: Secale cornutum), è conosciuta anche come ‘segale cornuta’, ‘segale puntuta’, ‘segale speronata’, ma l’etimologia della parola francese ergot è incerta. In tedesco pare esistano maggiori varianti che in altre lingue: Mutterkorn, Rockenmutter, Afterkorn, Todtenkorn, Tollkorn ed altre ancora. Nella tradizione popolare tedesca era viva la credenza secondo cui, quando il grano era mosso dal vento, la madre del grano (un demone) attraversava il campo; i suoi figli erano i lupi della segale (ergot). Tra tutti questi nomi, due, seigle ivre (segale ebbra) e Tollkorn (grano pazzo), indicano una certa conoscenza degli effetti psicotropi dell’ergot.

 

Nell’Europa medievale il pane fatto di segale contaminata con l’ergot provocava insolite epidemie, con conseguenze mortali per migliaia di persone.

Questi morbi si presentavano in due forme, Ergotismus convulsivus, caratterizzato da sintomi neuroconvulsivi di natura epilettica, e Ergotismus gangraenosus, come cancrena che colpiva le estremità fino alla loro mummificazione.

   

5.2.2 ERGOT E MISTERI ELEUSINI [8] (XV secolo a.C. - 396 d.C.)

 

Quali erano questi tipi di ergot accessibili agli antichi greci? Là non cresceva segale, ma grano e orzo sì, e sappiamo che la Claviceps purpurea ne è l’infestante per eccellenza. L’ergot del grano e quello dell’orzo  fondamentalmente risultano contenere gli stessi alcaloidi dell’ergot della segale - alcaloidi del gruppo ergotamina e ergotossina, ergonovina e in certi casi persino tracce di amide dell’acido lisergico. L’ergonovina e l’amide dell’acido lisergico, ambedue psicoattive, sono, diversamente dagli altri alcaloidi, idrosolubili. L’ergot varia nei suoi composti chimici in base all’erba su cui cresce e alla posizione geografica.

La celebre pianura Rariana era adiacente a Eleusi. In realtà, questo fatto potrebbe aver influito sulla scelta di quel sito per la locazione del tempio di Demetra e per lo sviluppo di quell’insieme portentoso di miti di cui sono avvolti e che ancor oggi esercitano su di noi un fascino profondo, come fascinosa è la figura di Trittolemo [9].

Non è improbabile che gli ierofanti di Eleusi abbiano esteso la loro conoscenza e migliorato le loro capacità nel corso dei molti secoli che videro i Mysteria prosperare e affascinare l’antico mondo greco.

Il simbolismo dei Mysteria comunicava messaggi di vita e di speranza. Demetra era la Madre Terra e Persefone era il soffio vitale presente nel grano. I morti tornavano nel grembo della Madre Terra. Spighe d'oro venivano seppellite con i morti. La spiga di grano presentata dallo ierofante rappresentava il ciclo di vita: concepimento, crescita, morte e nuova vita.

Per l’antichità e per noi, essi sono associati a Demetra e Persefone (Kore), che insieme a Trittolemo rappresentano i famosi progenitori mitici della coltivazione del grano e dell’orzo.

è molto probabile che gli antichi greci abbiano estratto un allucinogeno dall’ergot.

Paspalum n.

Potrebbe essere quello del grano o dell’orzo, oppure una via ancor più semplice sarebbe stata quella di usare l’ergot che cresce sulla comune erba selvatica Paspalum, diffusa in tutto il bacino mediterraneo.

Il fine ultimo del culto eleusino consisteva nell'indurre nel partecipante una visione mistica codificata secondo specifici simbolismi e mitologie e indotta da sostanze psicotrope, in particolare da quelle presenti nella bevanda sacramentale eleusina per eccellenza, il kykeon o ciceone composta da "acqua, farina d'orzo, mescolandovi la menta delicata”.

Nel 1978 Wasson, Hofmann e Ruck proposero la segale cornuta (ergot) come chiave psicofarmacologica del ciceone. I Greci sarebbero stati tecnologicamente in grado di ricavare una pozione allucinogena e non tossica dalla segale cornuta. L'"orzo" della ricetta eleusina sarebbe quindi stato ergotato, o addirittura questo termine avrebbe ricoperto una funzione simbolica dietro cui si celava il vero principio psicoattivo, il suo fungo parassita.

  

  


7 a. baffoni, A proposito della storia dell'ergotismo e del dinamismo in patologia, Mix A - 3/35; P. Bonfante, Il fuoco sacro, da «Progressi di Terapia», Mix 44/14; S.S.A.A. TISSOT, Del morbo negro, vol. I, Napoli 1778, Stamperia Gaetano Castellano. Swiss physician Samuel Samuel Auguste Andre David Tissot (1728–1797) published his Traitée des nerfs et de leur maladies

8 Eleusi (l’attuale Elefsina), distante da Atene una ventina di chilometri, fu fino al IV secolo dell’era cristiana la sede del culto misterico più famoso e più importante di tutto il mondo antico. Ogni anno, in settembre, migliaia di persone percorrevano la Via Sacra allo scopo di venire iniziati ai Misteri di Demetra e Persefone e di avere la visione procurata dal kykeon, la misteriosa bevanda sacra. Veniva invocato Iacco, identificabile con Dioniso, il dio dell’estasi. La zona era miticamente il confine fra il mondo dei vivi e il regno dei morti, considerati i dispensatori della fertilità alla adiacente pianura Raria.
Cfr. R.G.
Wasson, A. Hofmann & C.A.P. Ruck, The Road to Eleusis. Unveiling the Secret of the Mysteries, Harcourt Brace Jovanovich, New York & London 1978.

9 La versione orfica del mito afferma che egli era figlio di due esseri nati dalla terra, Disaule e sua moglie Baubo. A lui Demetra donò il frumento e insegnò a coltivare i campi. La dea inoltre gli diede un carro alato, con due sole ruote intrecciate di serpenti, e su di esso Trittolemo percorse la terra diffondendo l’agricoltura.

  

©2005 Raimondo G. Russo

  


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