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     MEDIOEVO E MEDICINA    

a cura di Raimondo G. Russo


  


Premessa  -  1. Alcuni cenni storici  -  2. La medicina barbarica  -  3. La CHIESA E LA MAgia  -  4. La medicina e la chirurgia  -  5. LE EPIDEMIE  -  6. APPROFONDIMENTI E CURIOSITà


A Montecassino Flavio Magno Aurelio Cassiodoro incoraggiò i monaci allo studio della medicina e all’insegnamento delle erbe e dei medicamenti. Riprese lo studio e la diffusione di Ippocrate, Galeno, e altri: diede un forte sostegno e sviluppo all’educazione medica.

Cassiodoro nacque a Squillace (Catanzaro) nel 490 circa, figlio di un funzionario del re ostrogoto Teodorico. Fu questore, console e poi segretario di Teodorico. Divenne ministro di Amalasunta, la figlia di Teodorico, quale reggente per il figlio Atalarico e si impegnò per fondere l'elemento romano con quello gotico e per attuare una politica di mediazione tra le varie popolazioni barbare. Nel 540 si ritirò dalla scena politica e fondò il monastero di Vivario in Calabria, dove morì nel 583. Istituì uno "scriptorum" per la raccolta e la riproduzione di manoscritti, che fu modello per i successivi monasteri medievali.

Fu autore della Historia Gothica, e di una raccolta di lettere e documenti (Variae), in dodici volumi, divenuta poi riferimento per lo stile cancelleresco.

Una più ampia influenza nel Medioevo ebbero le sue Institutiones Divinarum et Saecularium Litterarum, introduzione allo studio delle Scritture e delle arti liberali. All'età di 92 anni, ad uso dei monaci che trascrivevano i codici antichi, Cassiodoro redasse infine il trattato De orthographia.

San Bernardo

 

 

Abbazia di Montecassino, pianta

Durante tutto l’Alto Medioevo, i monasteri, disseminati lungo le grandi vie di pellegrinaggio verso la Terra Santa, si dedicarono all'assistenza dei pellegrini ammalati, oltre alla costruzione ed alla gestione di altri centri di assistenza (xenodochi) presso ai monasteri stessi. Si diffusero anche i  medici - monaci vaganti.

I Benedettini fondarono le scuole di Carlomagno ed egli ne ampliò la diffusione. Nell’ 805 Carlomagno ordinò che la medicina, sotto il nome di fisica, fosse introdotta nei programmi regolari di insegnamento.

Si registra che il monastero di San Gallo nell’820 avesse un giardino di erbe mediche, 6 camere per malati, una farmacia e un alloggio speciale per i medici. Questo fu forse il primo esempio di ospedale nell’Europa Occidentale.

1098: Venne fondato da san Roberto abate a Citeaux, l'Ordine Cistercense, quale emanazione dell’ordine benedettino. San Bernardo ne stimolò soprattutto la componente assistenziale.

Nel XII secolo aumentò l'opposizione alle attività extraconventuali dei medici-monaci, e tale posizione venne sancita a più riprese dalle massime autorità ecclesiastiche.

Papa Innocenzo II (1130-1143), in tre concili, fece vietare ai monaci l'esercizio della medicina intesa come fonte di profitti materiali. Di qui derivò l'osservanza strettamente letterale della Regola Benedettina propugnata dai Cistercensi: di qui derivarono compiti e nuovi indirizzi all'assistenza dei malati svolta nei conventi.

 

Proibizione dell’esercizio della medicina ai religiosi

1131 - Concilio di Reims  

Innocenzo II proibisce che canonici e monaci studino medicina a scopo di lucro

1157 - Capitolo generale dei Cistercensi

Proibizione dell’esercizio esterno

1163 - Concilio di Tours

Proibizione che i religiosi “escano” per studiare medicina

1195 - Concilio di Montpellier  

Proibizione dello studio della medicina

1212 - Concilio di Parigi

Minaccia di scomunica per i religiosi che, trovandosi fuori per l’esercizio della medicina, entro due mesi non rientrino nel convento

1215 – Concilio Laterano

Ecclesia abhorret a sanguine: proibizione della pratica della chirurgia  

 

Le infermerie monastiche raggiunsero talvolta ragguardevoli dimensioni. Gli statuti dei monasteri cistercensi ricordano spesso l'infermeria riservata ai poveri, infirmarium pauperum; inoltre i conventi erano spesso forniti di appositi edifici per l'isolamento e la cura dei lebbrosi e degli appestati.

I medici-monaci potevano uscire dal convento soltanto per curare gli ammalati che si trovavano nelle immediate vicinanze, ed era loro vietato il pernottamento fuori sede.

Il lupo quale monaco medievale

 

 

Particolare

Il medico cistercense Giovanni da Toledo (m. 1275), astrologo e negromante, divenne vescovo di Curia. Originario probabilmente dall'Inghilterra ed allievo delle scuole mediche spagnole, Giovanni fu nominato archiatra di papa Innocenzo IV (1243-1254). Della sua attività letteraria ci è giunto il Liber de conservanda sanitate, un trattato igienico che ebbe grande successo e diffusione. In effetti i vescovi facevano ricorso ai monaci Cistercensi per avere, nei loro ospedali diocesani, degli esperti nell'arte sanitaria.

Ferri chirurgici ritrovati fra le rovine del
monastero cistercense di Öm (Danimarca),
a. 1172.
.

 

Lupo – Der Naturen Bloeme. Flanders; circa 1350

Gli ospedali annessi alle abbazie Cistercensi venivano fondati allo scopo di nutrire i poveri, come si praticava nel monastero di Valle S. Egidio di Buch. 

La sede di monasteri ed abbazie fu spesso scelta nei luoghi paludosi nelle zone infestate dalla malaria. Ai monaci veniva richiesta la presenza in tali luoghi, anche a costo della loro morte.

La medicina monastica basava la “speranza della guarigione” sulla misericordia di Dio e l'azione dei semplici. Nasce così, dentro le mura del monastero, l'orto dei semplici e l'armarium pigmentariorum, rispettivamente per la coltivazione delle erbe medicinali e per la loro conservazione.

Il monachus infirmarius svolgeva queste funzioni, a somiglianza, si potrebbe pensare, di un farmacologo, un medico ed un farmacista. Costui infatti  preparava le medicine e curava ad un tempo i monaci malati, i pellegrini, i vecchi ed i poveri in genere.

Nella seconda metà dell'XI secolo, Costantino Africano, monaco del monastero di Montecassino, iniziò la traduzione in latino dei testi arabi d'argomento medico.

Originario di Cartagine (circa 1015), si recò a Babilonia e qui studiò scienza magica (mathematica), astronomia, negromanzia e scienza della natura (physica) dei Caldei, dei Persiani, dei Saraceni. Studiò in India, in Etiopia, in Egitto e poi a Salerno, prima di recarsi al monastero di Montecassino e farsi monaco. Tradusse moltissimi testi da diverse lingue. Tra questi, di argomento medico: Pantegni ("Tutta l'arte"), del medico Ali ibn l'Abbas al-Magusi, di origine persiana, in cui espose ciò che il medico deve sapere; Practica, in cui scrisse come il medico conserva la salute e cura la malattia; Diaeta ciborum; Librum febrium; De urina; De interioribus membris; De coitu; Antidotarium; De simplici medicamine; De Gynaecia; De pulsibus; Prognostica; De experimentis; Glossae herbarum et specierum; Chirurgia; De medicamine oculorum.

Reynard and the Rooster 1194-1219. Dal Roman de Renart di Pierre de Saint-Cloud

 

Si ritirò nel convento di sant’Agata di Aversa e poi a Montecasssino, ove morì nel 1087 circa. Le traduzioni costantiniane che maggiormente incisero sulla medicina europea furono senz'altro le opere d'insegnamento medico tardo-alessandrino tradotte in arabo, di cui l'Occidente aveva ricevuto solo versioni greco-latine: innanzitutto la Ysagoge Johannitii, prima traduzione attribuibile a Costantino, testo che servì ad iniziare gli studenti in medicina fino alla fine del Medioevo, versione abbreviata delle Questioni sulla medicina di Hunayn ibn Ishaq (Giovannizio), traduttore dal greco in arabo nel IX secolo, ripresa delle introduzioni al galenismo proposte dai maestri alessandrini del V e VI secolo.

 

 

©2004 Raimondo G. Russo

 


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