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GHEMME, RICETTO

a cura di Glenda Bollone e Federica Sesia

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Il castello-ricetto.

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Come arrivare a Ghemme

 

Il ricetto  Il ricetto  Particolare  Il ricetto durante una manifestazione in abiti medievali


      


Epoca: XI secolo; completato alla fine del XV.

Conservazione: il ricetto di Ghemme è visitabile.

Come arrivarci: Ghemme è raggiungibile in auto (autostrada A26, uscita Romagnano Sesia) e in treno con la linea Novara-Varallo Sesia. Il centro è situato sulla strada che collega Novara con la Val Sesia.

  

Cenni storici

L’area attorno al comune di Ghemme è stata abitata fin dalle epoche più remote; infatti, i ritrovamenti attestano insediamenti umani risalenti al IV millennio a.C.

Ghemme  viene citata per la prima volta con il nome di focus Agammi in un documento dell’anno Mille e diventa di grande importanza quando si trova al centro della contesa tra le opposte fazioni dei guelfi Brusati e dei ghibellini Tornielli, agiate famiglie del Novarese.

Durante le lotte tra queste due famiglie, in cui ci furono distruzioni e saccheggi in tutto il territorio, fu costruito il castello-ricetto di Ghemme; si trattava di un vero e proprio borgo fortificato, come ne esistono altri in Piemonte (vedi Candelo-Biella), di forma rettangolare (153 x 83m) con numerosi cortili interni, una via acciottolata, da cui dipartivano i vicoli, che creavano isolati irregolari, e torri cilindriche poste agli angoli Nord-Ovest, Sud-Ovest del quadrilatero.

In questo ricetto trovavano rifugio sia gli uomini sia gli animali, e venivano immagazzinati anche i viveri necessari alla comunità.

Ghemme fu protagonista di altri avvenimenti storici oltre le lotte tra guelfi e ghibellini. Infatti nel XIV secolo essa fu occupata dal Marchese del Monferrato, durante gli scontri con i Visconti, e nel XV secolo fu sede del trattato di pace fra Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, e Filippo, fratello di Amedeo IX, duca di Savoia.

Questo celebre trattato ancora oggi viene ricordato con manifestazioni e rievocazioni storiche.

Ciò che affascina sicuramente il visitatore moderno di questo piccolo centro del Novarese è l’atmosfera carica di antiche suggestioni date dagli stretti vicoli e dagli splendidi edifici che rievocano con il loro aspetto l’epoca medievale.

Gli edifici con i caratteristici muri di ciottoli posti a spina di pesce ed intervallati da corsi di mattoni, decorati da finestre a sesto acuto, si articolano in diversi vani: al piano inferiore c’è la cantina, a quello al superiore l'abitazione, dotata di camino sporgente verso l'esterno, ed al di sopra un "solario" utilizzato come deposito del grano.

Da visitare, inoltre, oltre ai vari monumenti presenti nel ricetto, il castello Cavenago di origine cinquecentesca.

Il Cavenago.

Il castello, che domina la collina coltivata a vite e l’abitato, si presenta come un quadrilatero con torrioni angolari, di cui uno è stato trasformato nel Seicento in un piccolo oratorio dedicato a Santa Rosa da Lima.

 

Informazioni utili

Municipio: via Roma 21 - 28074 - Ghemme (NO)

Siti internet: www.ciaonordovest.it - www.ilcavenago.it.

Il ricetto di Ghemme è sempre visitabile esternamente. è possibile vedere alcuni locali interni prenotando all’A. T. Pro Loco di Ghemme.

  

  

 

©2002 Glenda Bollone e Federica Sesia. Il video (inserito nel 2014) non è stato realizzato dagli autori della scheda.

  


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