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                                                     TERESA
                                                    MARIA RAUZINO  | 
                                                 
                                                
                                                  |   | 
                                                 
                                                
                                                  | 
                                                     Aspettando
                                                    l'Arcangelo... 
                                                   | 
                                                 
                                                
                                                  | 
                                                       
                                                   | 
                                                 
                                                
                                                  | 
                                                     Il parco letterario “S. Michele Arcangelo - Gargano Segreto”, nuova realtà del promontorio 
                                                   | 
                                                 
                                              
                                             
                                           
                                         | 
                                       
                                    
                                   
                                  
                                 
                                  
                                    
                                Dopo
                                una lunga gestazione, il sogno di Filippo
                                Fiorentino, lo studioso che per primo lanciò
                                l’idea di un parco letterario ispirato
                                all’opera di Pasquale Soccio, diventerà realtà.
                                La dicitura “Gargano Segreto”, sarà
                                preceduta dall’intestazione “Parco
                                letterario di San Michele Arcangelo”. Sì
                                proprio lui, l’Arcangelo Michele, il principe
                                delle Celesti Milizie che fin dal Medioevo,
                                attirò a Monte Sant’Angelo consistenti flussi
                                di pellegrini provenienti dalla Via sacra
                                Langobardorum e da tutta Europa. 
                                Nella
                                giornata di ieri, 12 ottobre, a san Giovanni
                                Rotondo, nell’ambito di Aurea 2006, Borsa del
                                Turismo Religioso e delle Aree Protette, nella
                                sala Congressi della chiesa di Renzo Piano si è
                                tenuto un convegno sul tema a cura della Comunità
                                Montana del Gargano. Quindi il varo e la
                                sottoscrizione ufficiale del progetto. Primi
                                firmatari 
                                la Comunità Montana
                                del Gargano, le Fondazioni Ippolito Nievo e
                                Pasquale Soccio. 
                                «C’è
                                bisogno di marketing - ha affermato il prof.
                                Giuseppe Maratea, assessore alla cultura della
                                Comunità Montana del Gargano - occorre un
                                titolo ben connotato in grado di rievocare la
                                storia millenaria del Promontorio, richiamando
                                migliaia e migliaia di pellegrini, propensi a
                                rivivere la cultura del Promontorio». 
                                Diventerà,
                                questo nuovo Parco Letterario, un ulteriore
                                motivo di valorizzazione turistica del Gargano.
                                Un’operazione di grande spessore culturale che
                                mirerà ad incentivare l’imprenditoria e
                                l’occupazione giovanile, attraverso la
                                formazione di figure nuove come quelle delle
                                guide e degli animatori culturali poliglotti. 
                                Il
                                parco letterario “San Michele Arcangelo -
                                Gargano segreto” riproporrà all’attenzione
                                nazionale e internazionale un territorio da
                                sempre fonte di ispirazione e di intensa
                                suggestione. La “Montagna del sole” mistica
                                e mitica, che ha fissato da secoli la sua
                                location-simbolo nella Grotta dell’Arcangelo -
                                ha già ispirato una pregevole produzione
                                letteraria composita e ininterrotta nel tempo,
                                da parte di grandi viaggiatori come Leandro
                                Alberti, Ferdinand Gregorovius, Janet Ross,
                                Norman Douglas, Riccardo Bacchelli, Giuseppe
                                Ungaretti, Arthur Miller, Graham Greene, Antonio
                                Beltramelli, Corrado Alvaro, Cesare Brandi e
                                Francesco Rosso. 
                                «Ci
                                auguriamo - ha dichiarato ancora il prof.
                                Maratea - che la letteratura diventi la chiave
                                giusta per aprire la porta delle emozioni e
                                l’orgoglio della storia, della cultura
                                autentica, dell’identità del Gargano».
                                Nell’istituendo Parco Letterario troveranno
                                posto le opere di figure intellettuali
                                “egemoni” della cultura del Promontorio,
                                come Pietro Giannone, Pasquale Soccio, Alfredo
                                Petrucci, Michelangelo Manicone, e Giovanni
                                Tancredi. 
                                Le
                                visite al Parco, in cui è prevista la
                                realizzazione di un centro visita, si
                                svolgeranno sulle tracce dei testi di
                                riferimento di questi autori, con guide e
                                animatori che spiegheranno e racconteranno in
                                modo originale i luoghi, i loro riferimenti
                                storici, artistici e culturali. Animatori in
                                grado di trasmettere la magia dei luoghi,
                                coniugando natura e cultura. 
                                Il
                                Parco Letterario incentiverà vari tipi di
                                turismo: archeologico (con gli insediamenti di
                                Grotta Paglicci a Rignano Garganico, Monte
                                Saraceno a Mattinata, Monte Tabor a Vico del
                                Gargano, Montepucci e grottone Manaccora a
                                Peschici, 
                                La Salata
                                a Vieste, Monte Civita a Ischitella),
                                naturalistico (con 
                                la Foresta Umbra
                                , Le pinete d'Aleppo, l'oasi agrumaria del
                                Gargano). Saranno attivati i sentieri
                                dell'anima, i percorsi sentimentali,
                                folklorico-musicali e quelli del gusto. Un
                                turismo, quindi, non più basato solo sul
                                binomio sole-mare, ma soprattutto sulle risorse
                                tout-court del Gargano, per attrarre un target
                                medio-alto, un nuovo tipo di viaggiatore, quello
                                colto, interessato alla religiosità popolare,
                                all’arte, alla letteratura e allo spirito dei
                                luoghi. 
                                Ma
                                il progetto nasce soprattutto dal bisogno di
                                destagionalizzare i flussi, per far arrivare sul
                                Gargano, da ottobre ad aprile, 200.000
                                visitatori che, dopo aver visitato i luoghi
                                “sacri” di Monte Sant’Angelo e di San
                                Giovanni Rotondo, allunghino di uno-due giorni
                                la loro permanenza sul Promontorio, snodata sui
                                nuovi itinerari offerti dal Parco Letterario. 
                                L'intento
                                della Comunità Montana del Gargano è di
                                stipulare subito una convenzione con l’Opera
                                Romana Pellegrinaggi, leader mondiale
                                nell’organizzazione dei viaggi religiosi: la
                                presenza al convegno di mons. Caesar Atuire è
                                un segno del vivo interesse dell’ORP al
                                progetto. 
                                Nella
                                promozione del nuovo Parco Letterario,
                                un’attenzione particolare sarà riservata alla
                                creazione di “eventi” di forte impatto
                                mediatico. Per iniziare, a marzo-aprile, un
                                concerto di Riccardo Muti nella Grotta
                                dell’Arcangelo. I primi contatti sono stati
                                attivati: il grande maestro è sembrato
                                entusiasta dell’idea di fare musica in quel
                                luogo suggestivo. 
                                  
                                In attesa del bronzo dell’Arcangelo,
                                100 grafiche di Lidia Croce 
                                Intanto,
                                l’artista Lidia Croce rivisita, in chiave
                                moderna, l’iconografia dell’Arcangelo. Nelle
                                100 grafiche, presentate ad Aurea 2006, quel che
                                colpisce è lo sforzo dell’artista di innovare
                                l’iconografia tradizionale dell’Arcangelo
                                con la sensibilità contemporanea. Ancora una
                                volta, la sua visione immaginifica attinge
                                liberamente all’ispirazione, senza tener conto
                                di barriere ormai inattuali e partendo
                                dall’idea che nella nostra epoca prevale la
                                compresenza degli ossimori. 
                                San
                                Michele, l’Angelo della giustizia, e del
                                giudizio, in perpetua lotta con il demone Azazel;
                                l’Angelo, che salva i credenti dalla peste, si
                                presenta come epifania di luce, energia, vortice
                                di elettroni e fotoni che punta sul Promontorio
                                del Gargano. La spada dell’Arcangelo diventa
                                luce concentrata, laser, stimolante
                                cortocircuito immaginativo che fa diventare
                                attuale anche l’iconografia classica più
                                consolidata. 
                                Non
                                a caso, in alcuni disegni appaiono riferimenti a
                                formule riguardanti la teoria della relatività
                                di Einstein e la teoria elettromagnetica di
                                Maxwell. «Religione,
                                scienza ed arte - scrive il critico Gabriele
                                Simongini - vengono riunificate nella presenza
                                angelica per rischiarare l’uomo d’oggi,
                                smarrito in un tragico deserto spirituale». 
                                Lidia
                                Croce, di origini canosine, ma senese di
                                adozione, è un’artista eclettica: oltre ad un
                                segno grafico deciso, dipinge olii su tela e
                                scolpisce, servendosi di varie materie,
                                dall’argilla al bronzo, soggetti a carattere
                                sacro e mitico. Il suo Diomede, realizzato
                                recentemente nell’ambito del progetto Sperone
                                d’arte della Comunità Montana del Gargano, è
                                oggi postato a Peschici. Il sogno dell’artista
                                è di realizzare, dopo il Diomede, un Arcangelo.
                                Il passaggio dal
                                mito diomedeo a quello arcangelico si basa sul
                                legame perenne del Gargano con le sue radici
                                elleniche, se è vero che San Michele si
                                sostituisce a Hermes e che l’episodio
                                micaelico del toro è un mito di fondazione che
                                rimanda, con le opportune varianti, a quello
                                diomedeo. 
                                Le
                                100 grafiche ad inchiostro e sanguigna, in
                                mostra nella chiesa di Renzo Piano, altro non
                                sono che un incessante studio di Lidia Croce per
                                realizzare questo bronzo ispirato al simbolo
                                della Montagna sacra. 
                                Ancora
                                una scultura en
                                plein air in un luogo emblematico del
                                Promontorio, per contrastare quelle dozzinali su
                                Padre Pio che stanno invadendo le piazze del
                                Gargano e di tutta l’Italia.
                                
                                
                                 
                                    
                                Teresa
                                Maria Rauzino 
                  
                                   | 
                                  
                                    
                                  
                  
                                      
                  
                                     
                  
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