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LA CASA EDITRICE

ANDREA GUERZONI - REMO BUOSI (e Alessandro STRINATI per le didascalie dei Saraceni), Adla magione del Tau: vestire nel Medioevo. Abbigliamento e accessori del XIII secolo, Edizioni Trentini, Argenta (FE) 2004.

Un meraviglioso album fotografico del XIII secolo, dove parlano centinaia di immagini. Popolani, pellegrini, religiosi, donne e bambini, mercanti e uomini d’arme: non manca davvero nessuno nella collezione proposta dagli autori, in questa riedizione ampliata di un primo lavoro andato rapidamente esaurito nel 2000. Il lettore ha la possibilità di carpire tutti gli aspetti di un mondo – quello medievale del XIII secolo – affascinante e ancora poco conosciuto. Uno dei presupposti che hanno motivato gli autori a questa nuova fatica è il fatto che ancor oggi, a distanza di quattro anni dalla prima uscita del libro, vengano compiuti ancora troppi e macroscopici errori nella fabbrica di abiti duecenteschi: quante volte ci capita di osservare immagini di manifestazioni che intenderebbero rievocare eventi del 1200 ed i personaggi indossano molto pomposamente abiti che sono vistosamente rinascimentali! Fare divulgazione è anche fare, in modo serio, didattica, giacché le ricostruzioni possono essere d’aiuto alla conoscenza di un mondo affatto popolato di ombre ed oscurità! Uno dei punti più interessanti del volume, assai arricchito, rispetto alla prima edizione, è l'inserimento di immagini e testo relativi all’abbigliamento della colonia saracena di Lucera.

Adla magione del Tau: vestire nel Medioevo

 

Abbigliamento e accessori del XIII secolo

 

di Andrea Guerzoni - Remo Buosi - Alessandro Strinati

 

  

  

 


 

  

«Se è possibile cogliere anche minimamente lo spirito che animò l'umanità in un dato periodo della sua storia attraverso la poesia, senza per questo divenirne in alcun modo censori, è altresì vero che si può tentare, con la cautela che il caso richiede, di comprenderne le quotidiane condizioni di vita tramite un aspetto fino ad ora considerato marginale, ma da noi ritenuto del tutto consono a rendere, di quanti uomini e donne ci hanno preceduto nel difficile compito di vivere, un'immagine meno lontana e soprattutto scevra da quegli stereotipi che fatalmente il tempo ha costruito: l'abbigliamento.

Il nostro scopo dichiarato è quello di illustrare al lettore, senza falsi idealismi o preconcetti, l'abbigliamento del Duecento, in particolare dal 1200 al 1290 circa, con immagini di ricostruzione fotografica e con una sorta di scheda tecnica che permetterà di conoscere, d'ogni abito, il tipo di tessuto, il modello, l'evoluzione nel tempo, gli accessori e tutte le curiosità ad esso legate; per quanto riguarda poi i cavalieri e gli armati in genere saranno descritte le principali armi - da difesa e da attacco, da botta o da lancio - illustrandone i mutamenti nel corso di tutto il secolo [...].

La forma da noi scelta per illustrare i vari argomenti è essenziale poiché abbiamo preferito, come già detto più volte, far parlare le immagini; il testo e le fotografie dei personaggi sono accompagnati da un cospicuo numero di miniature tratte da manoscritti del 1200 e da sculture policrome coeve, per consentire un raffronto pur minimo con l'iconografia medievale. [...]

Ci sarebbe piaciuto estendere questo lavoro analizzando anche le caratteristiche, seppur minime, dell'abbigliamento delle varie zone d'Italia, ma ne sarebbe risultata un'opera al di sopra dei nostri mezzi. va comunque detto che gioca in qualche modo a nostro favore il fatto che nel XIII secolo - almeno sino alla sua metà - a parte peculiari adattamenti locali, la moda era generalmente uniforme soprattutto nel taglio degli abiti, per cui ci azzardiamo ad asserire che uno stesso capo era confezionato in modo simile sia in Piemonte sia in Puglia, pur con minime differenze.

Il Duecento fu, a nostro avviso, un periodo di transizione nel campo dell'abbigliamento, poiché in esso si trovano ancora reminiscenze di mode passate ed embrioni di nuove tendenze, che sbocceranno solo verso la fine del secolo per poi proseguire e giungere a compimento nel 1300, dove possiamo iniziare a parlare di moda all'italiana, alla francese, ecc.

Maggiori differenze ed innovazioni, come di seguito illustreremo, si trovano nel campo dell'equipaggiamento militare, dove l'Italia si distingue dal resto dell'Europa occidentale per le diverse condizioni climatiche ed i continui contatti con il mondo orientale».

 

 

 

 

Dall'Introduzione del volume

 

 
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