Sei in: Mondi medievali ® Glossario ragionato delle opere di fortificazione

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(voci del glossario non trattate in pagine specifiche)

 

   

 

elepoli

Detta anche torre d'assedio, è una macchina d'assedio militare consistente in una grossa torre di legno, rotonda o quadrata, che dopo aver colmato il fosso di difesa veniva accostata dagli assalitori alle mura della città assediata. Dalla sua sommità si lanciavano frecce, fuochi e pietre sui difensori per cercare di allontanarli dalle mura. Calando poi un ponte sui parapetti, gli assedianti tentavano di entrare nella città fortificata. L'elepoli in genere era rivestita da pelli umide, per proteggerla dai fuochi con cui i difensori tentavano di incendiarla. Poteva avere più ripiani, e spesso in quello più basso si collocava l'ariete per battere le mura. Scorreva su ruote o rulli e veniva spinta o trascinata con corde o argani.

Elevatore

Meccanismo per sollevare o portare proiettili e altri materiali ad una diversa altezza.

erpice

Vedi saracinesca.

esostro

Ponte situato al secondo piano delle torri d'assalto, grazie a cui gli assalitori potevano assaltare le mura all'altezza della merlatura.

Estradosso

Superficie esterna di un arco.

 

FALSA BRAGA

Muraglia esterna terrapienata.

fertisca

Vedi bertesca.

fiancheggiamento

Vedi tiro di fiancheggiamento.

foro da ponte

Altro nome della buca pontaia. Particolarmente utilizzato nelle parti più alte delle torri, dove risultava più efficace la messa in opera, in caso di pericolo, di una incastellatura supplementare in legno per accrescere la capacità difensiva.

FRIGIDARIUM

Stanza, detta anche camera fredda, con apprestamenti refrigeranti come l'accumulo di neve o la parete umida.

Fronte di gola

Lato posteriore della fortificazione, opposto al fronte di attacco.

fronte tenagliato

Sistema difensivo derivato dall'elaborazione del fronte bastionato tradizionale, ideato tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo.

fuoco d'infilata

Soprattutto in età moderna e contemporanea, indica il fuoco diretto lungo una linea di muro in modo da "radere" il muro stesso, colpendo sul fianco il nemico che si sta avvicinando. È dunque un caso di difesa radente. Il fuoco d'infilata risulta micidiale per l'assalitore perché sfrutta la capacità di un proiettile sparato in questo modo di colpire un nemico se è giusta la direzione del tiro (mentre per colpire un avversario avanzante frontalmente occorre indovinare non solo da direzione, ma anche l'alzo esatto). Sul fuoco d'infilata si basa la difesa bastionata: le fortificazioni di questo tipo sono infatti costruite in modo che le facce dei bastioni siano prese d'infilata dal fuoco dei pezzi collocati nei fianchi dei bastioni adiacenti. La distanza tra due bastioni successivi è così determinata dalla gittata delle bocche da fuoco disposte nei fianchi.

fuoco greco

Liquido in fiamme, detto anche fuoco artificiato, lanciato sui nemici tramite apposite pompe idrauliche. Apparentemente inventato dai bizantini la sua formula è ignota, ma probabilmente comprendeva nafta, zolfo e, forse, salnitro e calce viva.

FUSTIGATA

Il rivoletto d'acqua che scorre in mezzo al fossato.

 

gabbionata

Copertura mobile, ottenuta con cilindri fatti di rami, fascine e terriccio, utilizzato come trincea di fortuna o come ostacolo. Essenziale per le operazioni d'assedio di fortificazioni bastionate, consentendo di avvicinarsi alle mura godendo di protezione.

Garitta

Piccola costruzione di legno o di muratura posta all'esterno di costruzioni da custodire, per riparare guardie e sentinelle. Anche torretta o padiglione munita di feritorie sporgente dalle mura o dal vertice di un bastione per controllare l'area sottostante. Nella foto, la garitta del castello spagnolo di Cardona.

GITTATA

Distanza massima raggiungibile lanciando frecce o proiettili.

GOLA

Il lato interno di un'opera fortificata, ovvero la parte del bastione rivolta verso l'interno della fortezza e attraverso la quale il bastione comunicava con il resto del sistema difensivo. Per questo motivo era per lo più aperta, cioè vuota, così da consentire un facile passaggio di uomini e di materiali e al tempo stesso impedire che un nemico che avesse conquistato il bastione potesse usarlo come caposaldo contro i difensori.

           

 

   

LE VOCI SONO TRATTE DA:

castit.it/pagine/04supporti/glossario/glosdef.html

www.fortificazioni.net/Glossario.htm

h1.ath.cx/aevo/torriecastelli/glossario.html

http://www.istitutosup-gavirate.it/studenti/ipertesti/castelli/Glossario/glossario.htm

www.icastelli.org/glossario/glossario_illustrato.htm

www.museodellamarsica.beniculturali.it/index.php?it/79/glossario

A. Cassi Ramelli, Dalle caverne ai rifugi blindati: trenta secoli di architettura militare, Milano 1964.

M. Milella, I castelli della difesa; Il castello di Copertino; Il castello di Otranto, in Il Circuito dei Castelli, a c. di M. Tocci, Bari 2000.

 

  

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