Sei in: Mondi medievali ® REC - Recensioni Elzeviri Commenti



IL CENTRO STUDI

GEORGE FERZOCO, Il Murale di Massa Marittima, Toscana Studies, Centro di studi toscani, University of Leicester, 2004.

Primo volume della collana "Toscana Studies'", Il Murale di Massa Marittima  inaugura la serie di saggi sulla storia e la tradizione della Toscana, realizzati dal Centro studi toscani dell'Università di Leicester. Nel volume sono riassunte le ricerche compiute sul dipinto del tredicesimo secolo, riportato alla luce nel 2000 in una fontana del centro di Massa Marittima, che rischia di scomparire se non verrà rapidamente restaurato.

A mural, discovered in the year 2000, full of surprising images and symbolism; a work that adds chapters to our understanding of the popular culture of medieval and renaissance Tuscany and Europe. The mural depicts a tree, but this is no ordinary tree. In addition to its rugged trunk and regular arched branches, this tree bears fruit of a singular sort. Indeed, this is a penis tree. This new book is presented in both English and Italian. In the book, George Ferzoco discusses the importance that the discovery of a medieval mural in Massa Marittima in 2000 is having. The mural has been largely ignored outside Tuscany, and also within Italy as a whole. But this book argues that the discovery of such an important work adds immesurably to our understanding of the medieval world.

L'albero dei peni appesi

 

Uno dei più clamorosi manifesti politici del Medioevo

 

Un albero dipinto nel secolo XIII per una fonte pubblica di Massa Marittima: i suoi rami hanno piccole foglie e dei frutti straordinari, dei falli maschili. In basso, un gruppo di donne...

 

  

   

   

 


Un albero al quale le streghe appendono peni tagliati mentre intorno svolazzano aquile nere imperiali. Un po' greve: al confronto l'accusa di «mercenari» lanciata da Romano Prodi ai giovani attivisti di Forza Italia è come un buffetto sulla guancia. Secondo lo studioso inglese George Ferzoco, direttore del Centro studi toscani dell'Università di Leicester, esperto di arte toscana medievale, si tratta del primo «manifesto politico» della storia.

In apparenza l'affresco, datato al XIII secolo, rinvenuto quattro anni fa sulla parete della Fonte Nova risalente al 1265 a Massa Marittima, in provincia di Grosseto, è simile a molti altri di epoca medievale che rappresentano «l'albero della fertilità o dell'abbondanza», abbastanza comuni in Toscana. Ma osservando da vicino l'albero al centro dell'opera, si nota qualcosa di particolare: sui rami non ci sono frutti, ma 25 organi sessuali maschili stilizzati di differenti forme e dimensioni, compresi di testicoli. Gli alberi a forma di fallo dipinti sulle pareti delle fonti rappresentavano in epoca medievale un simbolo di fertilità legato all'acqua. Secondo Ferzoco, però, quello di Massa Marittima in particolare rappresenta un programma politico preciso.

«È un messaggio dei guelfi contro i ghibellini. La fazione guelfa intendeva dire a chi frequentava la fonte che se gli avversari fossero andati al potere, avrebbero diffuso idee eretiche, perversioni sessuali, stregoneria e guerra civile», spiega Ferzoco. All'epoca dell'affresco Massa Marittima era controllata dai guelfi, e l'accusa che sovente lanciavano ai ghibellini era proprio quella di essere degli eretici. E gli eretici, secondo le credenze medievali, praticavano anche la sodomia. «L'albero con i falli appesi è di difficile interpretazione per noi, ma per chi viveva nel Duecento in Toscana era un simbolo preciso», dice Ferzoco. «Cose che per noi sono oscene, allora erano perfettamente normali e usare un fallo in un messaggio politico non era scandaloso».

Lo studioso britannico identifica come streghe le donne sotto l'albero, una delle più antiche rappresentazioni di streghe di tutta l'arte occidentale. Una di loro, inoltre, è nell'atto di aggiungere con un bastone un fallo a un ramo dell'albero. «All'epoca in Toscana era diffusa una leggenda secondo la quale le streghe tagliavano gli organi sessuali agli uomini e li mettevano nei nidi degli uccelli, dove avrebbero preso vita e si sarebbero moltiplicati». Accanto a lei un'altra donna viene sodomizzata da un enorme fallo, mentre sopra la sua testa c'è l'aquila imperiale. Alla loro sinistra due donne litigano e si prendono per i capelli.

Gli studi sull'affresco sono stati recentemente pubblicati in un volume dell'Università di Leicester nella collana «Toscana Studies».

 

Vedi anche il commento nel sito del Comune di Massa Marittima

 

 

da "Corriere della Sera" del 7/12/2004; segnalato da Giuseppe Losapio

 

  

 

 

Su

REC-Indice

Home