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   SAN ROMANO IN GARFAGNANA, CASTELLO DELLE VERRUCOLE

a cura di Elisa Delgrosso

scheda    cenni storici    video   aggiornamento fotografico (di Fernando Giaffreda)


Panoramica del castello. In basso, a sinistra: un'altra immagine del castello; ancora molto è il lavoro da fare attorno alla struttura, che per tanti anni è stata abbandonata a se stessa in mezzo ad una natura rigogliosa; a destra: vista dal mastio del centro abitato.

 

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Visione dei resti dal lato sud, che sottolinea l’estensione in verticale della struttura  Panoramica da una finestrella sulle mura, verso il parco dell’Orecchiella  Al di sotto del mastio si intravede ancora la struttura della cappella, che rimasta a cielo aperto per decenni, ultimamente è stata coperta da una struttura apposita a basso impatto  La scarpa laterale dalla quale si intuisce il notevole spessore delle mura  Interno della cappella castellare che conserva ancora colonne e tracce di affreschi

 

La cappella e al suo fianco la scaletta in pietra che porta al mastio  Visione della fortezza dal mastio  Primo piano del mastio (interno)  Parte posteriore del mastio (particolare di una porta-finestra)  Le mura (particolare dei camminamenti ancora in parte esistenti ma non praticabili)

 

L’interno del castello ora è come un prato che domina la vallata  Particolare del camminamento di ronda: scala di accesso dall'interno  Scala di accesso al mastio  La fortezza ha come sfondo i bei monti del parco dell’Orecchiella  Interno delle mura: vista sul parco e sul mastio


Epoca: i primi documenti che parlano della fortezza risalgono al 1027, ma l’aspetto attuale è riconducibile alla prima metà del XV secolo.

Stato di conservazione: purtroppo non buono. La struttura è stata abbandonata per anni e ridotta ad un ammasso di ruderi invasi dalla vegetazione. Solo con un recente e poderoso intervento di restauro la fortezza ha ritrovato una sua stabilità architettonica.

Come arrivarci: il castello si erge sopra l’abitato omonimo di San Romano, in Garfagnana. Si raggiunge dall'uscita di Lucca sulla A11 Firenze-Mare, seguendo prima la SS12 dell’Abetone e del Brennero, poi la SS435 della Garfagnana fino a Castelnuovo. Da qui si seguono le indicazioni per San Romano da dove è facile salire a Verrucole.

Come visitarlo: il castello è di proprietà pubblica e visitabile gratis. Il Comune di San Romano l’ha infatti acquistato nel 1986 per pochi milioni di lire ed ha poi provveduto ad una lunga serie di restauri e scavi archeologici, tuttora in corso.

  

Cenni storici

Verrucole sorge al centro dell'alta Garfagnana e il suo castello, meglio noto come fortezza, è considerato la più importante vestigia medievale della zona. Tracce di antichissimi insediamenti in loco sono costituiti da numerosi ritrovamenti neolitici, da una necropoli ligure (presso San Romano), dal percorso della romana Via Clodia, ma le prime testimonianze scritte risalgono al Medioevo.

Il territorio era diviso e conteso fra due signorie feudali, i conti di Bacciano del cui castello non esistono più tracce e dei ben più potenti Gherardinghi, che ebbero la loro sede nel castello delle Verrucole fino al 1285. Da qui in poi il castello fu teatro di numerose battaglie, fino a che nella seconda metà del Cinquecento divenne dominio esclusivo dei duchi D’Este, che lo tennero fino all’Unità d’Italia.

Il passare del tempo e l’abbandono hanno fortemente compromesso questa struttura fortificata, la quale di fatto rappresenta uno dei più ammirevoli esempi di castelli toscani, per le sue dimensioni e la sua collocazione altamente strategica, contornato da una splendida cornice naturale composta dalle Alpi Apuane, dagli Appennini e dal parco naturale dell’Orecchiella.

Grazie ai resti ancora ben visibili, si possono facilmente dedurre i corpi di fabbrica che un tempo costituivano l’area fortificata, a cominciare da due cortine murarie dotate di beccatelli e camminamenti. La fortezza era stata originariamente pensata con due nuclei posti all'estremità del colle, la “Rocca Tonda” al vertice più elevato a sud e la “Rocca Quadra” a nord. La Rocca Tonda è anche il nucleo più antico, probabilmente dell’XI secolo, costituito da un massiccio mastio di forma ottagonale, al quale si accede salendo una ripida scala in pietra e dove erano collocate le stanze del signore, poste su due piani.

Particolare interessante, una splendida cappella che rimane pressoché intatta, anche se a cielo aperto, sovrastata da una struttura apposita nel suo perimetro, scandito da due colonne con capitelli scolpiti.

Un gioiellino medievale, tutto da visitare approfittando dell’occasione per scoprire le bellezze naturali che offre la Garfagnana.

            

Aggiornamento fotografico (di Fernando Giaffreda)

       

© 2007 Elisa Delgrosso.

    


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