Sei in: Mondi medievali ® Castelli italiani ® Sicilia ® Provincia di Catania

PATERNò, CASTELLO NORMANNO

a cura di Giuseppe Tropea

scheda    cenni storici    descrizione unità topografica  bibliografia  video


 

Veduta del castello da meridione; in basso, a sinistra: veduta da settentrione; a destra: immagine della grande sala centrale, e sullo sfondo l'ampia bifora del lato orientale.

 

  clicca sulle immagini in basso per ingrandirle

Paternò  Paternò



Epoca: edificazione del castello intorno alla seconda metà dell'XI secolo d.C.

Unità di paesaggio: versante meridionale etneo, collina a circa 600 m. s.l.m.; il castello sorge sul colle che sovrasta l'attuale centro abitato.

      

Cenni storici.

Attestazioni documentarie informano, per mezzo di Goffredo Malaterra, della costruzione, intorno alla seconda metà dell'XI secolo d.C., di un castrum a Paternò, secondo volontà del gran conte Ruggero. Nella realtà un'ipotesi avanzata dallo studioso Giuseppe Agnello, vedrebbe nell'attuale fortezza solo una successiva riedificazione secondo volere dell'imperatore Federico II, sebbene siffatta teoria non trovi alcun riscontro su base documentaria o stilistico/costruttiva. Che il castello possa essere di epoca normanna lo rivelano la somiglianza strutturale con simili fortificazioni della Normandia e dell'Inghilterra normanna, oltre al recente rinvenimento degli affreschi presenti nella cappella interna all'edificio e databili tra il XII e il XIII secolo d.C. Da uno storiografo arabo, al-Muqaddasi, si apprende che l'abitato preesistesse alla fortezza durante il X secolo d.C. Il geografo arabo Idrisi, nel 1150, descrive Paternò alla stregua di Hisn. Nel 1212 e nel 1252 documenti parlano dell'abitato di Paternò come «terra e castrum».

         

Descrizione unità topografica

Il grande edificio fortificato si compone alla maniera di un parallelepipedo irregolare, con una sporgenza di 1,50 m., che occupa l'intera altezza della costruzione presso l'angolo sud-est. Le dimensioni complessive sono di metri 24,30 per 18 in pianta e 34 metri in altezza, con uno spessore della muratura, realizzata con conci di pietra lavica di varie dimensioni e leggermente sbozzati, pari a m. 2,60. Un gradevole effetto donano i conci di pietra calcarea ben squadrati presso i cantonali e quelli finemente lavorati delle monofore e delle bifore. Tre piani suddividono l'interno del castello. Al piano terreno si accede attraverso una scala posta sul lato nord; il suo spazio interno si divide in cinque vani, compreso un ampio salone coperto da una volta ad arco acuto e nel cui pavimento trova posto un pozzo attualmente interrato. 

A questo livello di distingue anche la presenza di una cappella, costituita da un vano rettangolare (m 6 per 3,90) a navata unica e abside semicircolare, ricavata nello spessore del muro orientale. Lungo le pareti della suddetta cappella sopravvivono ancora resti di affreschi: si distinguono l'Angelo e la Vergine dell'Annunziata, San Giovanni Battista e San Nicola. Sul catino dell'abside resistono i quattro simboli degli evangelisti entro medaglioni e nel medaglione centrale si distingue l'Agnus Dei. Altri affreschi si svolgono lungo le pareti nord, ovest e sud: si riconosce San Giorgio. 

Il primo piano si fraziona in due porzioni : ad est è presente un grande salone coperto con volta ad ogiva e illuminato da quattro bifore in pietra calcarea; ad ovest il piano si suddivide in tre stanze quadrate di circa 6 metri per lato. In ultimo il secondo piano si caratterizza di una grandiosa galleria sempre coperta con volta ad ogiva ed illuminata dalle due grandi bifore a colonna marmorea l'una, a colonna di pietra lavica l'altra: si ritiene che i due finestroni siano il risultato di ristrutturazioni risalenti al XIV secolo. Ai lati della galleria si dispongono due stanze quadrate ( 6 metri per 5,40).

      

Bibliografia

Agnello G., Il castello di Paternò, in «Archivio storico per la Sicilia Orientale», s. IV, XI - XII, 1958-59, pp. 31-63; Agnello G., L'architettura civile e religiosa in Sicilia in età Sveva, Roma 1961; Bellafiore G., Architettura in Sicilia nell'età islamica e normanna (827-1194), Palermo 1990; Blanco P., Il castello di Paternò, in «Quaderni dell'Istituto di Disegno dell'Università di Catania», 1, pp. 107-124; Bruschi A. - Miarelli Mariani G., Architettura sveva nell'Italia meridionale. Repertorio dei castelli federiciani, Firenze 1975; Di Stefano, Monumenti della Sicilia Normanna, Palermo 1954, 2° edizione a cura di W. Kroni, Palermo 1979; Maurici F., Castelli medievali in Sicilia. Dai bizantini ai normanni, Palermo 1992; Migneco Malaguarnera F., Sulle pitture murali della cappella del castello di Paternò. Prime ipotesi, in Studi in onore di Michele d'Elia, Matera 1996, pp. 148-156; Peri I., Città e campagna in Sicilia, I, Dominazione normanna, «Atti dell'Accademia di Scienze Lettere ed Arti di Palermo», s. IV, XIII, parte II, 2 voll., Palermo 1953-56; Rapisarda C. - Rizzo C., Gli affreschi nella cappella del castello di Paternò, Catania 1995; Santoro, Il Castello dei Ventimiglia, in «Il Mediterraneo», 7-8, Palermo 1977; San Martino de Spucches F., La storia dei feudi e dei titoli nobiliari di Sicilia dalle loro origini ai giorni nostri, 10 voll., Palermo 1924-41.

   

     

©Copyright Archeoambiente e Giuseppe Tropea, testo e foto; pagina pubblicata nel sito http://www.ipaesaggi.it/castelli.htm, e qui ripresentata con il consenso dell'autore. I video non sono stati realizzati dall'autore della scheda.

   


su   Sicilia  provincia di Catania

Home