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MaSCALUCIA, FORTEZZA DEL GRIFO

a cura di Giuseppe Tropea

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Resti della "fortezza del Grifo".

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Localizzazione di Mascalucia


Epoca: precedente alla prima metà del secolo XVI.

  

Cenni storici

L’unica fonte che testimonia la vetustità dell’edificio è uno scritto sul monte Etna, Il Mongibello, opera di un tale Carrera, che descrivendo dell’eruzione del 1573 narra di una colata lavica che giunse «infino alla Torre di Grifo». Nessun altro elemento giunge in aiuto al fine di poter datare con maggiore precisione i ruderi della piccola fortezza, certamente edificata prima della seconda metà del XVI secolo.

   
Descrizione unità topografica

I ruderi della fortezza sorgono presso contrada “Ombra” (lungo la strada Pedara – Massannunziata), su uno fra i tanti affioramenti di roccia lavica presenti nelle plaghe etnee tra Trecastagni, Pedara e Mascalucia. Si tratta di un complesso edilizio composto da una masseria sette/ottocentesca che ingloba in parte antiche strutture ormai in completa rovina. Limitano la fruizione della fortezza sia la vegetazione infestante, sia la presenza di proprietà private che circondano per intero il vecchio complesso edilizio. Da quanto è possibile evincere da una prima osservazione, la fortezza un tempo doveva comporsi certamente di un'alta torre, forse un piccolo mastio, che primeggiava sulla campagna circostante.

La tecnica costruttiva utilizzata per l’edificazione del complesso si compone di pietrame lavico non lavorato, disposto in assise vagamente regolari e legato con malta. La torre possedeva certamente più piani, probabilmente due, e, forse, un piano terrazzato merlato. Presumibilmente sia il pian terreno, che il secondo piano erano voltati a botte. Inoltre, il pian terreno doveva svolgere funzioni legate a deposito di derrate alimentari frutto del lavoro agricolo e non lontano una cisterna doveva assicurare agli abitanti un approvvigionamento idrico constante. A causa di successivi stravolgimenti e distruzioni per opera di disastrosi terremoti, non è possibile avere una visione d’insieme più completa dell’intero complesso. In base allo stato attuale degli studi è possibile solo ipotizzare l’assimilazione del complesso di Torre dell’Ombra ad antica fortezza rurale, sorta soprattutto per il controllo della campagna circostante. Non si trascuri, comunque, il possibile contatto visivo tra questa torre e il “Forte del mulino a vento”, sito su di un poggio che domina il vicino paese di Trecastagni.

  

Bibliografia

Carrera, Il Mongibello, p. 123; Guida ai beni culturali dei comuni di Mascalucia, Tremestieri, S. Pietro Clarenza e Camporotondo Etneo, Distretto scolastico num. 18, Trecastagni, p. 86. 

 
 

©Copyright 2007 Giuseppe Tropea, testo e foto; pagina pubblicata nel sito medioevosicilia.tk, e qui ripresentata con il consenso dell'autore.

   


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