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SERRACAPRIOLA, CASTELLO BARONALE

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Immagini del castello

 

 

In basso: il castello ieri.

In basso, i resti della torre quadrangolare.

 

 

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Serracapriola  Serracapriola


 


Epoca: primo impianto solitamente attribuito al secolo XI.

Conservazione: accettabile.

Come arrivarci: con l'autostrada A14, uscita Lesina - Poggio Imperiale, quindi con le strade provinciale 35, 37, 41b, in direzione Serracapriola.

  

Cenni storici.

Dal sito ufficiale di Serracapriola: «Il primo documento storico in cui si hanno notizie del castello risale al 1045 ed è un atto di donazione con cui Tesselgardo, conte di Larino, cedeva al monastero di Tremiti la città di Gaudia o Civita a Mare. La donazione fu fatta proprio (citiamo da Serracapriola: appunti di storia e di statistica, di Alfredo de Luca) "intus in Castello de Serra".

Il castello era munito di un ampio e profondo fossato (oggi esistente solo sul lato occidentale) e di un ponte di legno levatoio. Ai quattro angoli presenta torrioni cilindrici decorati con archetti e beccatelli di origine lombarda, che furono edificati nel corso del secolo XVII. Retaggio della oscura epoca baronale, il castello ha origini molto più antiche, essendosi man mano sviluppato attorno al corpo della torre ottagonale con pianta a stella, sorta come postazione di vedetta militare (Federico II ne farà uno degli elementi del suo sistema difensivo nell'asse Termoli-Serracapriola-Lucera) e databile intorno al 1019. Alla sommità della torre si accede per una scala a chiocciola di magnifica fattura, con gradini in immarcescibile legno, che resiste da secoli all'acqua e alle intemperie e così stretta da potervi salire una persona per volta. La torre venne poi inglobata in un edificio risalente alla prima metà del secolo XVI, al quale, nel secolo XVIII, se ne aggiunsero altri destinati al corpo di guardia e alla servitù. 

Il piano inferiore, tuttora abitato e in buone condizioni di mantenimento, è ricco di ampi saloni (notevole è la cosiddetta "Sala del Trono") e camminamenti che scorrono lungo il perimetro del castello e che danno all'esterno su panorami che si estendono a perdita d'occhio e all'interno su un bel cortile in pietra, pulito e luminoso. Sul corridoio meridionale, in corrispondenza di una finestra murata ben visibile dall'esterno, si apre una cappella con un piccolo altare, la cui creazione è legata ad un triste fatto di cronaca accaduto intorno al 1716, quando padrone del castello e del feudo di Serracapriola era un signorotto di nome Giovanbattista, figlio naturale di Cesare Michelangelo D'Avalos-D'Aragona, erede di questi solo per grazia del re [...]».

Vedi anche il sito: https://castlesintheworld.wordpress.com/2016/02/15/castello-baronale-di-serracapriola  

  

  

©2005; aggiornamenti 2012, 2017. Il video non è redazionale. La prima immagine è tratta da https://castlesintheworld.files.word; le tre successive sono tratte rispettivamente da http://castelliere.blogspot.it, http://mycastle.it, http://www.italiavirtualtour.it.

  


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