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FRANCAVILLA FONTANA, CASTELLO IMPERIALI

a cura di Stefania Mola

  scheda    cenni storici


Palazzo Imperiali, comunemente definito castello.

   

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Francavilla Fontana  Francavilla Fontana


Epoca: verso la metą del secolo XV.

Conservazione: č sede del Comune. 

Come arrivarci: con la superstrada E55 Bari-Lecce, uscita Ostuni, poi si seguono le indicazioni per Francavilla Fontana; o con la superstrada E 90 Taranto-Brindisi, uscita Francavilla.

   

Cenni storici.

In origine il castello di Francavilla era in realtą una torre quadrata circondata da mura e fossato, costruita da Giovanni Antonio del Balzo Orsini, principe di Taranto, nel 1450. II "castello" Imperiali - dal nome dei principi che avevano acquistato Francavilla nel 1572 - sorge al centro dell'abitato, imponendosi per l'aspetto solenne e maestoso, a metą tra fortificazione e palazzo gentilizio.

Circondato da fossato, ha pianta rettangolare con aggetti agli spigoli, quasi a simulare la presenza di torrioni angolari, una muratura leggermente a scarpa nella parte inferiore ed una doppia cornice ad archetti e merlatura come coronamento. Sul lato verso il Parco della Rimembranza si apre tra i torrioni un loggiato barocco in arenaria con quattro preziose arcate incorniciate da sculture ed affiancate da semicolonne che sostengono una trabeazione con fregio e cornicione notevolmente ristrutturata e ampliata verso il 1536 dal marchese di Oria Bernardino Bonifacio.

L'aspetto attuale risale all'inizio del Settecento ed alla fiorentissima vicenda barocca della cittą, legata alla famiglia Imperiali, principi illuminati, protettori delle lettere e delle arti, benemeriti instauratori della sua urbanistica e splendidi fondatori e committenti di fabbriche e arredi. Gli Imperiali, che avevano acquistato Francavilla nel 1572, coltivarono il mecenatismo e la caccia, il lusso, la musica e gli spettacoli. Grazie a loro il castello assunse un carattere spiccatamente signorile (forse su progetto dell'architetto leccese Mauro Manieri, o addirittura alcuni pensano di un architetto romano, Filippo Barigioni, incaricato dal cardinale Renato Imperiali, zio del principe Michele, di seguire diverse opere architettoniche), culminato alla fine del Seicento con la realizzazione dello scalone progettato da Ferdinando Sanfelice e con la edificazione del teatro nel 1716. Divenne famoso soprattutto per le opere d'arte che vi si concentravano (la Sant'Agnese di Pacecco De Rosa) e per la celeberrima ricca biblioteca. Una vicenda per certi versi analoga a quella del Palazzo Imperiali di Francavilla Fontana interessņ l'originaria fortificazione di Martina Franca.

    

  

©2005 Stefania Mola (dal volume Puglia. Turismo Storia Arte Folklore, Mario Adda Editore).

  


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