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BARI, FORTINO DI SANT'ANTONIO

a cura di Luigi Bressan

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Veduta del Fortino (angolo di sud-est) dopo i recenti restauri.

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Bari  Bari

 

Lato sud  Prospetto lato est; visibile il torrino di sud-est  Il torrino di sud-est  Angolo di nord-est

 

Prospetto lato ovest  Torrino di sud-ovest  Ingresso lato ovest  Scavi all'interno della struttura, lato sud  Scavi all'interno della struttura, lato sud

 

Il Fortino qualche decennio fa, prima dei lavori di restauro  Il Fortino qualche decennio fa, prima dei lavori di restauro


      


Epoca: prima metà del XIV secolo.

Conservazione: ottima dopo i recenti restauri.

Come arrivarci: il fortilizio di S. Antonio Abate è posto di fronte al molo S. Antonio, a nord della città, non lontano dalla Basilica di San Nicola.

    

Cenni storici.

Recenti studi hanno confermato nel 1359 la prima citazione scritta della torre di Sant'Antonio, primo nucleo della struttura successivamente detta «fortino»: posta presso il porto dell'epoca, sottoposta a frequenti tempeste, la torre minaccia di rovinare e danneggiare il fondaco e la dogana della città. Di un vero e proprio fortilizio inglobato nelle mura della città, si inizia comunque a parlare nel 1440, quando il principe di Taranto e duca di Bari Giovanni Antonio del Balzo Orsini, di cui è visibile lo stemma piuttosto deteriorato posto sull'archivolto dell'ingresso prospiciente il mare, ne ordinò la costruzione. Nel 1463 il fortilizio venne distrutto, ed il materiale recuperato, pietre ed armamento, fu diversamente utilizzato. Tra il 1501 ed il 1524 Isabella d'Aragona (madre di Bona Sforza, che maritata a Sigismondo divenne regina di Polonia) si adoperò affinché la costruzione riacquistasse il suo aspetto originario. Nel 1548 furono intrapresi imprecisati lavori di ristrutturazione raccomandati dalla Universitas barese. 

Gli anni che vanno dal 1560 al 1578 vedono l'aspetto del fortilizio simile a quello odierno. Dopo ulteriori vicende databili fra il 1757 ed il 1762, nel periodo di Carlo III di Borbone, la struttura nel 1847 venne consegnata, solo per quanto riguardava i locali del primo piano, dalle autorità militari al sindaco di Bari. Andato successivamente in rovina, il Fortino (come oggi è chiamato dai Baresi) è stato definitivamente ripristinato nelle sue linee architettoniche a cura del Comune e della Sovrintendenza ai beni culturali.

    

  

  

©2002 Luigi Bressan. Il video non è stato realizzato dall'autore della scheda.

   


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