Sei in: Mondi medievali ® Castelli italiani ® Puglia ® Provincia di Lecce

ACAYA DI VERNOLE, CASTELLO ARAGONESE

a cura di Lucia Angelica Buquicchio

scheda    cenni storici     approfondimento    video


Il castello.

Il bastione circolare e l'ingresso del castello.

In basso, prospetto laterale.

  clicca sulle immagini in basso per ingrandirle

Acaya  Acaya  La pianta del castello

 

La piazza principale del borgo fortificato  Veduta dell'ingresso al castello con torrione circolare in primo piano (lato nord-est)  Un'altra veduta dell'ingresso  Veduta del bastione a punta di lancia (lato sud-est)  In primo piano il bastione del lato sud-est. Sullo sfondo il secondo torrione del lato sud-ovest

 

Particolare della cinta muraria  Particolare della cinta muraria, fatta costruire da GianGiacomo dell'Acaya nel 1535  Ancora un particolare della cinta muraria  Casamatta lungo le mura del borgo fortificato  Casamatta lungo le mura  Piazza Convento: resti di un convento dedicato a S. Maria degli Angeli (lato nord-est della cinta muraria del borgo)

  

  Il torrione circolare con lo stemma degli Acaya  Il bastione circolare: visibile lo stemma  Il bastione circolare  Ancora un'immagine del torrione circolare

 

Veduta del bastione circolare e di un tratto delle mura  Il bastione a punta di lancia (lato sud-est)  Veduta frontale della mura castellari  Particolare di una casamatta lungo le mura


        

 

 


Epoca: XVI-XVII secolo.

Conservazione: attualmente in buone condizioni grazie ad un recente restauro.

Come arrivarci: da Bari si segue in direzione sud la strada statale 16 fino a Lecce. Di qui si continua imboccando la strada per Vèrnole e dopo circa 10 km si devia per Strudà e di lì in poi ancora dritto per 5 km fino ad Acaya.   

  

Cenni storici.

Il castello fu costruito nel 1506 per volere di Alfonso Acaya, feudatario del luogo. Intorno al 1535 il borgo mutò il nome da Sègine in Acaja, in occasione della costruzione della cinta muraria, dei bastioni e del fossato ad opera del figlio di Alfonso, GianGiacomo. Quando questi morì (1570) il feudo di Acaya fu assorbito dal fisco regio. Nel 1608 poi Alessandro de Montibus si incaricò di ulteriori ristrutturazioni, ma il castello non subì sostanziali trasformazioni fino al 1714, quando fu assalito dai Turchi. 

Il castello occupa l’angolo sud-orientale del sistema di fortificazione bastionato del borgo di Acaya. Presenta una pianta trapezia con due torrioni circolari a nord-est e a sud-ovest, un bastione a punta di lancia nell’angolo sud-est; infine l’ultimo angolo (nord-ovest) si congiunge con la cinta muraria. L’ingresso al castello si apre a nord-est.


Approfondimento (2008)

«Il castello di Acaya, si trova a pochi chilometri dalla costa adriatica del Salento, non molto distante da Lecce e Vernole, di cui Acaya è una frazione. Il castello sorge nel luogo dove sorgeva il piccolo insediamento medievale di Segine, di proprietà dei dell'Acaya, centro che nel 1535 mutò nome in Acaya, proprio dal nome della famiglia baronale. La rocca cinquecentesca seguì i dettami dell'epoca nell'ambito dell'architettura militare. L'edificio infatti si presenta come un quadrilatero a cui vertici si innestano i bastioni, di forma bassa e robusta, adatti alla difesa\attacco contro armi da fuoco. In particolare in direzione N-W e S-E si innestano due speroni di forma triangolare, che con il loro profilo meglio si adattavano a deviare eventuali attacchi provenienti da armi da fuoco, ai due lati opposti si innestano invece possenti torrioni circolari. Tutti i bastioni posseggono cannoniere a tutti i livelli. L'impianto risulta opera dell'architetto militare Gian Giacomo dell'Acaya, figlio di Alfonso, per conto di Carlo V. Tale fortezza risulta tra le più innovative e meglio curate di tutto il "Vice Regno di Napoli", infatti il dell'Acaya era uno dei più noti architetti militari del XVI secolo. Nel vertice Sud-Est di tale fortezza, innestò un baluardo a forma di lancia, con scarpatura e difesa e cannoniere su due livelli, viene qui sperimentata per la prima volta la difesa radente. Un'epigrafe sul bastione, ricorda, la fine dei lavori nel 1536. I dell'Acaya si occuparono oltre che dell'edificazione della rocca, anche della difesa dell'intero abitato utilizzando anche qui i concetti più aggiornati dell'architettura militare, come le cortine arretrate per una migliore difesa. Il maniero ebbe si funzione contro le incursioni turche, ma è bene non esagerare tale aspetto, infatti tale castello poteva avere un importante ruolo anche nel controllo del territorio salentino, per il nascente regno di Carlo V. Il castello tuttavia non ebbe solo funzione difensiva, un esempio su tutti è la sala ennagonale, della torre N-E arricchita da pregevoli fregi. L'intero impianto è arricchito da diversi stemmi della famiglia dei dell'Acaya. Il castello è stato oggetto di restauro negli ultimi anni e nel 2008 è stato scelto come sede del Forum Mediterraneo per la Pace. Dal 12 luglio al 31 ottobre (anno 2008) è allestita nel castello una mostra di architettura contemporanea dell'architetto portoghese Alvaro Siza».

http://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Acaya

Per ulteriori informazioni, in particolare sui risultati di recenti campagne di scavo, contattare il prof. Paul Arthur, dell'Università di Lecce.


Vedi anche Acaya a cura di Elena De Matteis (2005), e Il castello di Acaya nei francobolli, in Medioevo filatelico, a c. di Ruggero Gormelli.

 

 

   

©2002ss. Lucia A. Buquicchio; aggiornamento redazionale 2009. La prima immagine è tratta dal sito www.bbasko.it, la seconda dal sito www.flickr.com. I video non sono stati realizzati dall'autore della scheda.

   


  su   Puglia  provincia di Lecce Home