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DE CASTRO VENANDI CUM ARTIBUS  a cura di Falco, Girifalco e Metafalco

di Girifalco

 

Vinci un anno scolastico all’interno di Castel del Monte e delle case degli italiani

    

Oggetto del concorso

L’associazione culturale “Amici di Federico“ (ormai compagno d’avventura di tutti noi alè ooh) organizza la prima edizione del concorso europeo dal titolo: Una scuola nella cultura.

In collaborazione con il Ministero delle Finanze (che presta il proprio portafoglio a quello per i Beni Culturali in balia del superenalotto e del 53 oramai uscito...) l’associazione vuole impegnarsi a superare il paradosso “scuola senza cultura” (ma in compenso con tante“I”) ricreando l’humus scolastico all’interno di un museo (emblema della conservazione, e non solo, della cultura stessa di un popolo), e a realizzare un “risorgimento mediatico” attraverso lo sguardo di frizzanti telecamere (altro modo di chiamare uno sguardo costantemente indiscreto ed assetato di ovvietà) ed abbondanti programmi televisivi (tanto parassiti quanto ricolmi di pochezze fastidiosamente apatiche).

L’oggetto del concorso è la realizzazione di un racconto (fantastico, storico, fiabesco…) su Castel del Monte, sulla figura di Federico II e sul Medioevo (fate voi).

 

Partecipazione al concorso ed esami

La partecipazione è gratuita ed il concorso è riservato alle scuole medie inferiori e superiori italiane ed europee “a rischio” (?).

è necessario presentare un testo in originale (minimo 5 cartelle, 40 righe x 70 battute) in lingua italiana.

Inoltre le classi devono superare tre sezioni di esami ed al termine di queste sarà stilata una graduatoria. Le prime cinque riceveranno il premio finale: un anno scolastico all’interno di Castel del Monte (evviva, ho già i brividi... ma di freddo, ovviamente!).

La prima sezione prevede domande sul tutore per eccellenza, della vita dei ragazzi ossia la TV (mamma nella solitudine, balia nell’ozio, amico nel silenzio), la seconda sezione prevede domande sull’arte locale (arte culinaria, ovviamente), la terza sezione prevede una prova di abilità alla playstation (e lì si prevedono prove di fuoco!...ma scusate cosa si dovrebbe studiare, perdonatemi, non seguo il discorso...).

 

Ambientazione

Una scuola di città, di quelle che rientrano nella fantastica lista delle “scuole a rischio”, di quelle timbrate, catalogate come pericolose, irrecuperabili ma che, comunque, non vedono centesimi di euro né italiani, né europei (e neanche risorse umane di sostegno), viene trasferita, per uno scherzo simpaticissimo e di una comicità delirante, proprio all’interno del monumento ritratto sulla più piccola moneta-fantasma europea: Castel del Monte.

Una scuola ricostruita ad hoc, con banchi sporchi (ma con inchiostro delebile), con bagni imbrattati (ma con poesie di Leopardi), con bidelle con la cortesia di Costanzo (?), con ragazzi ingelatinati dalla testa ai piedi che lasciano una naturale scia come le lumache e che si specchiano in continuazione nel tentativo di trovare brufoli ed insicurezze dietro la maschera di attori-alunni, e con professori o sconosciute ed improvvisate comparse di età compresa tra i 45 ed i 50 anni (età media dei professori tra qualche anno!!).

Una struttura con le pareti colorate con colori cromo, colori accesi, puri, puliti, accecanti, allegri nel grigiore (della città, della società, della cultura?) viene ricostruita all’interno delle stanze del castello.

Una telecamera (ma in realtà sono 120 le telecamere) narrerà, racconterà o meglio spierà la finzione di questa scuola tutta da scoprire.

Tutte le sedici stanze saranno addobbate come se fossero classi vere, con laboratori dove i mobili nuovi riempiono l’ambiente privo di materiale da utilizzare, dove i lucchetti chiudono i ripostigli pieni di qualcosa di utile (di certo). Per l’occasione saranno accesi i cinque stellari camini del castello con legna locale, vuota ed umida per far vivere fino in fondo la vita medievale (o meglio la sua influenza ed i suoi bacilli inutili!). Nelle torri saranno ristrutturati i servizi igienici e sarà montato un ascensore panoramico nel cortile. I ragazzi ed i professori saranno vestiti con abiti antichi ma avranno la possibilità di mangiare pietanze contemporanee (giusto per essere coerenti).

L’orario rispecchierà, in maniera fedele, ligia e pronta, i nuovi Programmi Ministeriali, appena sfornati e fumanti (ancora ed ancora per molto sarà così) di scontentezza e di insoddisfazione. E catalizzeranno i contenuti e la scansione dell’iter didattico-educativo gli interventi di studiosi esoterici (di cui non si citano i nomi perché forse operano di nascosto; e meno male, anzi se scomparissero sarebbe meglio) e di cultori della sapienza, della saggezza e dell’animo gentile (il signor David Abulafia piange) dell’Imperatore Federico II.

Ecco il back-ground di un altro, tra i tanti, reality, questa volta però sarà sulla scuola di oggi (unico modo, forse, per creare interesse verso questo mondo sconosciuto), sui ragazzi (vivaio creato, però, in una serra senza ossigeno culturale) e su uno dei monumenti più rappresentativi della Puglia, di fama mondiale, ma su cui, forse, non si investe abbastanza.

I protagonisti

I partecipanti-alunni saranno selezionati con test a risposta multipla ed in particolare sulla TV si prevedono queste domande: come si chiama il ballerino con i capelli rossi di Amici? Di chi è innamorato il vincitore dell’Isola dei Famosi? Quante sono le amanti di Costantino? Cosa è successo ieri a Campioni? In che discoteca puoi incontrare le letterine? …Si prevedono prove accese, coinvolgimenti emotivi forti ed irrazionali, ma…cosa sognano realmente i ragazzi che scrivono fiumi di messaggi ai loro idoli, come affrontano la giornata, cosa sperano di fare da grandi, con quale prospettiva osservano il mondo, cosa macina il loro cervello, cosa sanno fare e cosa fanno durante l’otium? Su questo la scuola non ha il tempo di indagare.

Gli insegnanti, invece, saranno selezionati in base agli anni di servizio (dai venti in su), garanzia irrinunciabile secondo gli organizzatori (?).

Non saranno valutate lauree (specie se ottenute con sacrifici), specializzazioni (pagate fior di soldi ed inutilizzabili per mancanza di lavoro), corsi di perfezionamento (pagati anche questi e con un pugno di mosche come risultato), stage, concorsi ordinari (collezionati come figurine). Non saranno valutate pubblicazioni (che pur esistono) né borse di studio o dottorati (il massimo per sentirsi inutili?), né i tentativi per superare quel precariato oramai costitutivo delle membra giovani e soprattutto dei loro umori e delle notti passate in bianco.

Titolo preferenziale sarà la data di arrivo della raccomandata della domanda (come se non bastasse!) ed a parità di punteggio sarà avvantaggiato il più giovane (che a conti fatti potrà avere solo 45 anni, appunto).

E dove finiranno le considerazioni, le riflessioni sul reale, sullo stupor (mundi e della vita), sullo studio scientifico dei dati storici, sulla ideale costruzione di un senso critico nei confronti del reale (da non confondere col pettegolezzo su questo)?…

   

Termini di scadenza

Gli elaborati dovranno pervenire all’indirizzo: Associazione “amici di Federico” via Hollywood 5, XXX entro ed non oltre il 30 marzo 2005.

Buon lavoro e rispondete numerosi...

   

  

©2005 Girifalco, testo e disegni

    


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