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FINESTRA SUL PASSATO:

Terra di Bari. Bitonto e il suo territorio

     a cura di Pasquale Fallacara


 
 

Il portale del Casino Fons Sylos. In basso: il portale negli anni Sessanta.

In basso, a sinistra: il portale oggi deturpato; a destra: lo stemma araldico Sylos.

 

   

   

Antico complesso villereccio suburbano, ubicato in aperta campagna, in agro bitontino, lungo l’antica “via della Marina", strada che congiungeva Bitonto con il proprio borgo marinaro di Santo Spirito, databile al XVII secolo, sorge nella zona attualmente denominata “Vado Francioso”. Di vaste dimensioni, caratterizzato presumibilmente da numerosi ambienti adibiti ad abitazione, servizi, depositi, stalle, cucine, dotato di capiente pescara, racchiuso tra alte mura, era varcato da un ampio e caratteristico vano carraio. Quest’ultimo, opera di Valentino dei Valentini, caratterizzato da due grandi colonne, abbellite da eleganti ornamenti architettonici, presentava in asse un grottesco mascherone (ormai scomparso), sul cui architrave è inciso:

INTUS POMA VIRENT EXTRA FLORESCIT OLIVA UNDIQUE DELICIAS SPANDIT AMICA DOMUS FRANCISCUS ALPHONSUS SYLOS FIERI FECIT A.D. MDCLXXXII

("Nel recinto vi è ricchezza di pometi, all’esterno fioriscono gli ulivi. Le due delizie arricchiscono l’amica casa di Francesco Alfonso Sylos che fece erigere il 1682").

Il complesso, situato in posizione strategica, con ottima visibilità su tutto il territorio circostante, sempre in continuo contatto visivo con "Torre Tarine", “Torre di Brencola”, “Torre Rotta la Capa”, “Torricella”, “Torre Santo Spirito”, ecc, apparteneva alla nobile famiglia bitontina dei “Sylos”. Questo nobile casato, originario della Spagna (Burgos), si trasferì in Italia nel 1503.

Durante la guerra tra Luigi XII di Francia e Ferdinando il Cattolico, per la conquista del Reame di Napoli, sbarcarono a Reggio Calabria Diego e Andrea Sylos per combattere nell’esercito del Gran Capitano Consalvo de Cordova. Costui, vincitore nella battaglia di Cerignola, ebbe in premio molte delle terre conquistate, tra cui Bitonto, ove i Sylos stabilirono la loro dimora e nel 1554 furono ammessi con Diego alla piazza della nobiltà (Sedile di S. Anna). In questa nobile famiglia se ne estinsero altrettante nobili dando origine ai Sylos-Calò, Sylos-Sersale, Sylos-Labini.

Attualmente il portale, separato dal resto del complesso di recente restaurato ed adattato a “Centro Studi CEE”, versa in pessime condizioni e rischia di sparire a seguito dei numerosi atti vandalici operati in zona dai soliti ignoti.

           

   

  

©2011 Pasquale Fallacara

    


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