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VENZONE, CASTELLO, BORGO MEDIEVALE FORTIFICATO

a cura di Stefano Favero

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Sopra: gli elementi strutturali del castello di Venzone, ancor oggi belli e visibili... Sotto, a sinistra: sembra una pista per bighe, ma altro non è che il fossato di Venzone; a destra: la porta arcata a tutto sesto d'ingresso a Venzone.

 

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Il castello di Venzone con fossato e cinta muraria  Venzone, tutto in pietra, sullo sfondo delle Alpi Giulie  Il fossato di Venzone foderato in erba  Il perimetro murario di Venzone visto dalla strada  Una bella via del borgo fortificato di Venzone  In sequenza di piano, fontanile, piazza e portale d'ingresso a Venzone

 

La piazza del borgo abitato di Venzone  Un ponte d'ingresso alla torre sul perimetro murario  Lo scorcio del duomo e del campanile di Venzone  Il bellissimo duomo di Venzone  L'abside esterno del duomo  La bella struttura della chiesa di Venzone


      

 

      


Epoca: X secolo.

Posizione geografica: Venzone, in provincia di Udine, si trova nel Parco naturale delle Prealpi Giulie, lungo la SS 13 Pontebbana, alla confluenza della valle del fiume Tagliamento e della Val Canale.

Conservazione: il borgo di Venzone, dichiarato nel 1965 “Monumento nazionale”, viene ricostruito a seguito dei terremoti del 1976 che lo avevano quasi totalmente raso al suolo. Oggi risulta perfettamente conservato e abitato.

Come arrivarci: sull'autostrada A23 Palmanova-Tarvisio, si esce al casello di Carnia per seguire le indicazioni di Venzone. Con l'ordinaria viabilità basta percorrere la Statale 13 “Pontebbana” da Udine verso Tarvisio.

Come visitarlo: al centro storico di Venzone si accede liberamente dai portali che si aprono lungo le mura perimetrali del borgo.

          

Cenni storici.

Di Venzone, citato come “Clausas de Albiciones”, si hanno notizie certe a partire dall'anno 932. Negli anni successivi e fino al 1001, il borgo cambia spesso di nome, diventando nell'ordine “Albiciones”, “Aventinone”, “Avenzon”, “Avenzone” e quindi “Venzone”. Sembra che il nome abbia origine dal torrente Venzonassa.

Nel 1001, con un documento ufficiale, l'imperatore Ottone III concede al patriarca d'Aquileia l'erbatico del Canal del Ferro. Nel 1258, il signorotto locale Glizoio Di Mels, dette inizio all'opera di fortificazione della città. Venne eretta una doppia cinta muraria, di forma esagonale con lati di lunghezza diversa, circondata da un fossato che sfruttava l'acqua del torrente. Si presume che le mura avessero un'altezza di circa otto metri per una larghezza di un metro e mezzo, ancorate ad un sistema di guardia composto da quindici torri.

Verso la metà del quattordicesimo secolo il feudo venne prima venduto a Giovanni Enrico di Gorizia, quindi conquistato dal patriarca Bertrando di San Genesio. Nel 1351, però, Venzone torna nuovamente al feudo di Alberto II duca d'Austria e tre decenni più tardi acquisisce lo status di libera comunità con possibilità di intervento nel parlamento friulano.

La Serenissima Repubblica di Venezia entra nella storia di Venzone nel 1420, periodo in cui la cittadina godeva del maggior splendore. Da questo momento inizierà un periodo di decadimento demografico causato soprattutto dalle frequenti incursioni dei turchi. Nel 1500 venne poi invasa da tedeschi e veneti, che a fasi alterne la conquistarono e la persero.

Le truppe francesi la occupano nel 1797. Gli austriaci vi subentreranno a seguito del trattato di Campoformio. Nel 1867 Venzone viene unita all'Italia, subito dopo la terza guerra d'indipendenza.

Disastrosi furono gli eventi sismici del 1976 che la rasero quasi interamente al suolo, ma grazie agli aiuti giunti da ogni parte del mondo, oggi il borgo è tornato ad un periodo di grande fascino.

Da visitare, accedendo dalla Porta di Sotto o dalla Porta di San Genesio, i vari palazzi (Orgnani-Martina, Comunale, Scaligeri e Zinutti) e le sette chiese dedicate ai santi Giovanni Battista, Anna e Giacomo, Caterina da Siena, Antonio Abate, Lucia, Chiara e Maria del Carmine.

Di certo l'opera medievale più interessante è il Duomo, intitolato a Sant'Andrea Apostolo, eretto su una preesistente struttura religiosa nel 1308, ricostruito per anastilosi dopo il terremoto degli anni settanta.

Interessante risulterà anche una visita alle “Mummie di Venzone”, risalenti al periodo compreso fra 1300 e 1800, conservate in un edificio accanto al duomo. Sembra che il processo di mummificazione delle salme sia qui dovuto a cause naturali, da ricercare nell'alta presenza di solfati di calcio nel terreno. Anche Napoleone nel 1807 volle visitare questa sorta di museo.

                 

     

 

©2009 Stefano Favero. I video (inseriti nel 2013) non sono stati realizzati dall'autore della scheda.

           


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