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ARTEGNA, CASTELLO SAVORGNANO O "CASTELLETTO"

a cura di Stefano Favero

scheda    cenni storici


Sopra: panoramica totale del castello di Artegna. Sotto, a sinistra: il castello in una panoramica obliqua; a destra: il castello visto dal colle San Martino.

 

 

 

Un'altra panoramica totale del castello di Artegna  Una delle torri castellari ricostruita dopo il noto terremoto del Friuli  Il maschio di Artegna ricostruito dopo il sisma del XX secolo  Una bella torretta perimetrale alle mura  Il castello visto dal colle San Martino  Una veduta dal basso del castello


Epoca: XIV secolo.

Posizione geografica: Artegna si trova a nord di Udine e ai piedi delle Prealpi Giulie, esattamente alle pendici del monte Cuarnan. La località si adagia sulla parte sinistra della Valle del Tagliamento ad un'altitudine di 212 m. s.l.m., a monte dell'anfiteatro morenico tilaventino.

Conservazione: ricostruito dopo il terremoto del Friuli, che colpì l'area intorno a Gemona nel 1976, il castello Savorgnan, detto “Castelletto”, è oggetto di un'opera di recupero tuttora in corso.

Come arrivarci: percorrendo la SS 54, che si diparte da Udine, si arriva a Pulfero in una trentina di chilometri non senza aver attraversato Cividale del Friuli. Nel capoluogo comunale si gira a sinistra e si sale fino all'abitato di Antro.

Come visitarlo: da Udine si prende la SS 13 Pontebbana in direzione di Tarvisio. Artegna dista circa 23 km dal capoluogo provinciale. In alternativa si possono percorrere la strada provinciale 20 Tarcento-Gemona, l'altra provinciale 28 Buia-Artegna o. ancora, la SP 34 Montenars-Artegna. Giunti nel centro del paese, si sale per una stradina asfaltata che conduce al castello, situato sul colle di San Martino.

          

Cenni storici.

È il colle di San Martino il vero centro storico di Artegna (“Artigne” in friulano). Esso domina il paese ladino che è situato lungo il tracciato dell'antica via romana, la Julia Augusta, percorso che collegava Aquileia al Norico (l'attuale Austria).

Qui ad Artegna sono state trovate numerose tracce preistoriche e celtiche, che fanno supporre un'origine preromana dell'abitato. Secondo gli storici, il nome della località deriverebbe dal celtico “Ardun” ovvero “collina sull'acqua”, od ancora dal latino “Ara Thenae”, cioè “Ara di Diana”. Secondo il dizionario toponomastico regionale, il nome viene associato al latino “Arcitus”, ossia”stretto”.

Nel periodo longobardo l'arimannia di Artegna fu un baluardo di difesa di primaria importanza per la zona. Vi fu appunto costruito un complesso fortificato che era composto da un castello superiore, distrutto poi dai gemonesi nel 1381, e da un castello inferiore, che altro non è se non quello che ancor oggi si vede, e che è stato restaurato solo parzialmente dopo il sisma del 1976. Accanto al non più esistente castello superiore, nell'anno 1005, fu edificata la chiesetta di San Martino, eretta con molta probabilità sulle rovine di un tempio longobardo.

Intorno alla metà del XIV secolo, la gastaldia artegnese viene sottoposta alla giurisdizione di Gemona, e nel 1400 fu annessa al feudo dei Savorgnan. Fu proprio questa schiatta locale a insediarsi nel castello inferiore, mantenendone il possesso fino al XVIII secolo, quando cioè iniziarono le dominazioni straniere dei Francesi e degli Austro-ungarici. Questi ultimi contribuirono alla crescita socioculturale di Artegna con l''introduzione dell'obbligo scolastico, fatto singolare e determinante in quella regione. Per ciò che concerne le infrastrutture, quei tedeschi danubiani migliorano un po' tutta la rete dei collegamenti stradali, preparando così il futuro sviluppo dell'industria.

Finalmente con l'annessione del Friuli e della Venezia Giulia al Regno d'Italia (1866, IV Guerra d'Indipendenza), anche Artegna seguirà il corso della storia italiana.

                 

     

©2010 Stefano Favero.

           


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