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BASSANO DEL GRAPPA, CASTELLO DEGLI EZZELINO

a cura di Stefano Favero

scheda    cenni storici


In alto, un’immagine panoramica del castello Ezzelino. In basso, a sinistra la torre in mattoni e pietre e il campanile del piviere in pari materiale; a destra una viuzza sotto l’arco del paese.

 

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Epoca: 1150 circa.

Posizione geografica: città di circa 42.000 abitanti, Bassano del Grappa è ubicata al centro del Veneto, in provincia di Vicenza, ai piedi delle Prealpi Vicentine, al punto più a sud della Valsugana.

Conservazione: buono, ma con alcune parti in avanzato stato di degrado.

Come arrivare: in automobile: percorrendo la SS 47 “Valsugana” da Padova in direzione di Trento, oppure la SP 248 da Vicenza verso Conegliano. In treno: collegamenti con Trento, Padova e Venezia.

Come visitarlo: gli esterni sono visitabili tutto l'anno con una passeggiata nel centro storico. Per accedere al camminamento di ronda è necessario prenotare presso il Comune di Bassano del Grappa (0424519111), oppure presso la sede dell'Assessorato al Turismo (0424217804).

    

Cenni storici.

Ad accogliere il visitatore, all'ingresso del castello, è la slanciata Torre Bolzonella (o “Ser Ivano”), alta più di trenta metri ed isolata dal resto del maniero. Le prime strutture murarie del castello risalgono ai primi anni del XII secolo. L'apice dello splendore è da ricondurre al governo della famiglia degli Ezzelini, che s'insediò a Bassano dopo il ritiro da Onara (Padova) e da Castello di Gòdego (Treviso). Perfettamente conservato nei secoli successivi, fu dominio dei Visconti e degli Scaligeri, fino alla conquista da parte della Serenissima di Venezia nel 1404.

Storicamente è considerato, fra i castelli europei, fra gli inespugnabili. Prova sia che, nel 1411, resistette anche agli attacchi delle prime bombarde messe in campo dall'imperatore ungarico Sigismondo. La città, però, cadde nel 1508, sotto l'assedio di Massimiliano d'Austria che, con la Lega di Cambrai, era sceso per conquistare Venezia. Le nuove fortificazioni di Treviso e Padova, però, riuscirono a salvare la Serenissima e, una volta siglata la “pax” fra Venezia ed Austria, Bassano ed il suo castello persero il ruolo di postazione strategica di difesa dell'asta di calata delle truppe nemiche dalle Alpi. Così, mentre le opere militari venivano progressivamente abbandonate, all'interno della cinta muraria contemporaneamente crescevano le attività legate all'artigianato ed al commercio.

Oggi alcune strutture del castello versano in stato di abbandono. L'opera di restaurazione, di cui una prima tranche è terminata non molti anni fa, consente al pubblico di godere pienamente dei panorami mozzafiato del camminamento di ronda.

     

    

©2009 Stefano Favero

      


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