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BURGUSIO, castel PRINCIPE

E ABBAZIA BENEDETTINA DI MONTE MARIA

a cura di Stefano Favero

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Il castello detto Principe di Burgusio. In basso: il Castel Principe con sullo sfondo la frazione di Burgusio.

In basso: Castel Principe in primo piano e, sullo sfondo, l'abbazia benedettina di Monte Maria.

In basso: veduta dell'abbazia di Monte Maria.

 

Veduta dell'abbazia benedettina di Monte Maria  Castel Principe eretto a promontorio sullo sperone roccioso  Il portale d’ingresso a Castel Principe di Burgusio  Il portale d’ingresso a Castel Principe di Burgusio  La torre angolare quadrata di Castel Principe  Mura merlate di Castel Principe appena varcato l’ingresso

Una feritoia dell’interno del castello podo dopo l’entrata    Un altro particolare del Castello


 

 

 


Epoca: castello 1272; abbazia 1150.

Posizione geografica: il piccolo paese di Burgusio (in tedesco “Burgeis”) è una frazione di Malles Venosta (“Mals im Vinschgau”), in provincia di Bolzano, a 1.216 metri di altitudine, nell'alta Val Venosta, a pochi chilometri dal confine con l'Austria.

Conservazione: buono lo stato del castello, ottimo quello dell'abbazia.

Come arrivare: utilizzando l'autostrada A22 Modena-Brennero, si esce al casello di Bolzano Sud e ci si immette subito sulla strada a scorrimento veloce Merano-Bolzano. A Merano si esce e si segue la SS38 fino a Malles Venosta. Da qui si prosegue secondo le indicazioni per la frazione di Burgusio. In alternativa, arrivando da nord (Svizzera e Austria), oltrepassare il passo Forno-Münster e proseguire sulla SS38 fino a Malles. Arrivando da est (Austria), seguire la SS49 “della Val Pusteria” fino a Bressanone, immettersi sull'autostrada A22 Modena-Brennero e percorrerla fino a Bolzano Sud. Qui ci si immette sulla superstrada Merano-Bolzano (MeBo). A Merano si esce e si segue la SS38 fino a Malles Venosta. Da qui si prosegue secondo le indicazioni per la frazione di Burgusio.

Come visitarlo: il castello non è aperto al pubblico e si può visitare soltanto dall'esterno. All'abbazia, invece, sono consentite esclusivamente visite guidate.

    

Cenni storici.

Il vescovo di Coira fece erigere il castello nel decennio fra il 1272 e il 1282. Il complesso fortificato, noto col nome di “Castello del Principe di Burgusio” (in tedesco “Schloss Fűrstenburg”), fu originariamente sede amministrativa del capitano e del giudice, che venivano nominati direttamente dal vescovo.

La fortificazione fungeva da caposaldo a tutela e guardia degli immensi possedimenti vescovili dell'epoca. Nel corso dei secoli successivi alla sua costruzione, il castello venne spesso utilizzato dai vescovi di Coira come rifugio allorché i tirolesi scendevano dal Norico per portare i loro attacchi. Gli assalti furono numerosi e, sfiancati da questi continue invasioni, i vescovi altoatesini dovettero riconoscere ai Principi del Tirolo una comproprietà della fortificazione.

Il castello fu ristrutturato tra il sedicesimo ed il diciassettesimo secolo. Nella sua cappella interna sono conservati affreschi risalenti al sedicesimo secolo.

Dal 1850 è proprietà dell'abbazia benedettina di Monte Maria che, a metà degli anni '50, lo ha dato in affitto ed in gestione all'amministrazione provinciale di Bolzano. Al suo interno vi sono alcune sale congressuali e le aule dell'istituto professionale per l'agricoltura.

L'abbazia benedettina di Monte Maria (“Kloster Marienberg”), situata in una posizione dominante rispetto al castello, è la costruzione religiosa di questo genere più alta d'Europa. Fondata nel 1150 vicino ad un'antica cappella mariana, sull'edificio più antico corrispondente all'attuale cripta, venne eretta, nel 1201, la chiesa medievale.

Il complesso conventuale subì numerose trasformazioni, soprattutto di ampliamento, nel corso dei secoli successivi alla sua costruzione. Esso comprende la chiesa dedicata a “Nostra Signora”, l'originaria chiesa romanica a tre navate ritoccata in forma barocca a metà Seicento, una cripta, un chiostro, un giardino e la cappella di Sant'Egidio, ove prima sorgeva la cappella dedicata alla Madonna. Ai lati del chiostro si diramano le celle conventuali ed altri ambienti riservati alla vita solitaria dei monaci. La cripta, unico elemento del complesso mai modificato nel corso dei secoli, fu consacrata a metà del dodicesimo o tredicesimo secolo (1256 secondo alcune fonti, 1160 secondo altre). All'interno vi è un importante ciclo di affreschi romanici di autore sconosciuto. L'intero ciclo fu scoperto nel 1980 quando vennero rimosse alcune sepolture seicentesche dei monaci, che occupavano interamente il vano rettangolare della cripta. Da notare che la chiesa monastica barocca è l'unico esempio di basilica a tre navate, colonnate, dell'intera Val Venosta. Interessante il portale ad arco a tutto sesto, del tredicesimo secolo, l'affresco accampato accanto al portale settecentesco, la volta costolonata con angeli (probabilmente del 1180), le sculture lignee, i dipinti e gli stucchi in stile che richiama la scuola di Wessobrunn.

     

    

 

©2013 Stefano Favero. I video non sono stati realizzati dall'autore della scheda.

      


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