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BRESSANONE, PALAZZO VESCOVILE O castelLO

a cura di Stefano Favero

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In alto, il Palazzo vescovile di Bressanone visto da sud, circondato dalle proprie mura. In basso, il castello visto dal “Giardino dei Signori”.

In basso, a sinistra un'ala del castello vista dal “Giardino dei Signori”; a destra: la fontana bronzea al centro delle aiuole del giardino.

 

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Epoca: anno 960.

Posizione geografica: Bressanone (Brixen in pari lingua), è a nord di Bolzano, al centro delle vie di collegamento per il Brennero e Dobbiaco. Qui si congiungono la Strada statale 12 “dell'Abetone e del Brennero” (che parte da Lucca, o se si vuole da Pisa), e la SS 49 della Pusteria.

Stato di conservazione: ottimo.

Come arrivare: dall'autostrada A22 Modena-Brennero si esce al casello di Bressanone e si seguono le indicazioni per il centro brissinese.

Come visitarlo: da aprile ad ottobre si possono visitare tutte le collezioni che ospita, inclusa la mostra dei presepi, con orario continuato tutti i giorni escluso il lunedì 10.00-17.00. Da novembre a gennaio il castello è aperto tutti i giorni, esclusi 24 e 25 dicembre. Informazioni al numero 0472830505.

      

Cenni storici.

Il Palazzo Vescovile, conosciuto anche come il “Castello di Bressanone”, era l'antica residenza dell'ordinario della diocesi quando questa era ancora presso la cittadina altoatesina.

La costruzione iniziò nel 960 allorché i vescovi di Sabiona si trasferirono nella conca bressonica. Poi, nel 1150 fu contornata di mura. Bressanone è rimasta ininterrottamente sede vescovile per otto secoli, fra il 1027 ed il 1803.

Fin dal Medioevo, quando gli imperatori tedeschi dovevano andare a Roma, si facevano quasi sempre ospitare dai vescovi di Bressanone, facendovi tappa fissa. Costoro infatti non erano altro che principi dipendenti del regno germanico, e già in quello che oggi è il vecchio palazzo v'erano locali riservati agli imperatori ed al loro seguito, appositamente ricavati nell'angolo sud-ovest del castello.

Nel Medioevo i principi vescovi di Bressanone nominavano in tutta piena libertà e discrezione i governatori e i consiglieri che li avrebbero sostituiti nell'esercizio del potere temporale quando fossero assenti o impediti.

Nel 1606, con la costruzione dell'ala orientale del palazzo si ottennero nuovi locali destinati alla Cancelleria aulica. Sia la sala del consiglio aulico che l'anticamera vennero rivestiti in cirmolo. Nell'anticamera sopra il rivestimento si trova il fregio con gli stemmi dei componenti del consiglio aulico dal 1543 al 1791. Il tavolo e le poltrone sono originali: le piccole differenze di forma delle sedie indicano l'ordine gerarchico dei singoli membri.

La ristrutturazione dell'edificio ebbe inizio nel 1595 per opera del principe vescovo Andreas d'Austria. Nelle arcate del cortile interno, disposte su tre piani, dovevano prendere posto 44 statue in terracotta dello scultore Hans Reichle che avrebbero rappresentato l'albero genealogico degli Asburgo, la potente dinastia cattolica imperiale deposta da Napoleone.

Tra il 1707 ed il 1711 il principe-vescovo Kaspar Ignaz, che era anche conte di Künigl, sottopose il secondo piano dell'ala occidentale ad un'opera di ammodernamento tale da poter ospitare degnamente le visite dell'Imperatore.

La zona imperiale, costituita da una sala di ricevimento, un'anticamera, una sala da pranzo, un soggiorno e un salottino cinese, venne appositamente arricchita di affreschi, stucchi e tappezzeria veneziana, ovviamente in seta orientale. Nelle due salette situate nella parte terminale della zona imperiale sono esposte l'argenteria da tavola, proveniente da Asburgo, e le porcellane di manifattura imperiale della corte di Vienna, comperate nel 1765 in occasione della visita dell'imperatrice Maria Teresa.

Attualmente il palazzo è disposto su tre piani, con facciate esterne color rosa tea e decorazioni in porpora. Le ali rivolte a settentrione e a sud presentano un paio di logge di epoca rinascimentale. Le facciate ad est e ad occidente, invece, sono in stile barocco. All'interno è ospitato anche l'omonimo museo, disposto in settanta sale. All'esterno invece, esattamente verso Bolzano, è collocato il “Giardino dei Signori”, straordinaria realizzazione floreale ricostruita alla fine del XX secolo sul progetto originale del 1831. Il giardino, che è racchiuso da mura alte due metri, è diviso in quattro sezioni con altrettante aiuole, dove crescono fiori ed ortaggi. Al centro delle aiuole vi è una fontana bronzea.

     

    

  

©2009 Stefano Favero. I video non sono stati realizzati dall'autore della scheda.

      


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