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ROCCHETTA SANT'ANTONIO, SEDILE

a cura dell'Associazione LiberaMente

scheda    cenni storici


Immagini del Sedile.

 

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Rocchetta Sant'Antonio  Rocchetta Sant'Antonio


Epoca: XVI secolo.

Conservazione: buona.

Come arrivarci: con l'autostrada A10, uscita Candela; da qui seguire le indicazioni per Rocchetta Sant'Antonio; il Sedile è nel centro del paese, in Largo Giangiacomo Onorato.

   

Cenni storici.

L'antico Sedile, del XVI secolo, serviva per molteplici funzioni, tra cui quella di ospitare le riunioni tenute dal feudatario e dalle autorità civili.

Questo tipo di struttura è diffuso in varie regioni del Viceregno Napoletano: ed era spesso sede dell'Universitas e delle riunioni del Potere civico. Basta vedere l’esempio del Sedile di Bari, Terlizzi, Napoli, Bitonto, Lecce, Sorrento.

Il Seggio di Rocchetta è ad arco quadri-fronte, aperto su due lati per garantire la trasparenza amministrativa. Ma più che sede di Universitas il sedile di Rocchetta aveva una propria funzione simbolica di glorificazione trionfale del potere civico: ad esempio, per il potere religioso esiste la Cattedra, come simbolo di supremazia, mentre la giustizia viene simboleggiata dal Trono. Invece il Seggio, caratterizzato dagli archi, rappresenta il potere politico e civico.

Per chi non conoscesse questa struttura, è possibile ammirarla in tutto il suo splendore dinanzi alla Chiesa Matrice di Rocchetta. È composta da due archi a tutto sesto, che per ignoranza furono tamponati verso il XIX secolo per creare un'abitazione. Il porticato, verso il XVI secolo, veniva usato come luogo di scambi. Possiamo paragonarla ad una piccola agorà, che in seguito assunse varie destinazioni d’uso. Gli anziani ricordano che qui vi erano delle forme scolpite in pietra viva che venivano usate come unità di misura per gli scambi e per la misurazione dei cereali, come il “tumolo”, il “mezzetto”, ecc. In seguito la struttura fu usata come casello di dogana. Agli inizi del 1900, si trasformò in ufficio di collocamento e infine negli ultimi anni diventò sede dell’oratorio parrocchiale e dei Boy Scout. Il sedile ora è stato riportato al suo antico splendore, nell’anno 2000, dalla cooperativa Communio a r.l su progettazione del geom. Alfonso Sansone, grazie ad un finanziamento Gal Meridaunia Leader II.

Il restauro effettuato si compone di varie parti: l’abbattimento dei muri che tamponano l’arco, Ia pulizia e il consolidamento di essi, il ripristino del tetto in legno, di un arco interno e delle mura in pietra arenaria locale che donano all'ambiente un colore ocra tipico delle case rocchettane. Nel locale annesso si realizzerà un “Internet shop” ove si potranno acquistare on-line le prelibatezze alimentari della Capitanata e in special modo del Subappennino-Dauno.  

  

  

©2007 Associazione Culturale LiberaMente e A. Frascione

  


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