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 PIETRA MONTECORVINO, PALAZZO DUCALE O CASTELLO

a cura di Luigi Bressan

scheda    cenni storici    approfondimento


Il Palazzo ducale o castello con la caratteristica torre merlata; le cortine del castello sono state inglobate in costruzioni successive.

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Pietra Montecorvino

 

Veduta dall'alto della struttura castellare di Pietra Montecorvino  Il castello domina l'abitato  La torre quadrangolare  Particolare della torre  La torre quadrangolare merlata

 

Particolare della torre: una bifora di età sveva  La bifora


Epoca: XIII secolo?

Conservazione: resti; parzialmente restaurato.

Come arrivarci: percorrendo la strada Lucera-Pietra Montecorvino, a 19 Km. dalla prima località.

   

Cenni storici.

Del Palazzo ducale o castello - forse di epoca normanno-sveva, ma non si escludono origini bizantine -  rimangono una torre quadrangolare merlata con belle finestre bifore, e resti di una muraglia ad essa congiunti. All’interno alcuni soffitti lignei sono crollati, mentre permangono, in quanto variamente utilizzati, altri locali, di epoche successive, dai soffitti in muratura.


Approfondimento (2011)

«La costruzione del complesso originario a doppia torre risale alla metà del XII secolo. La torre normanna-angioina aveva esigenze militari: come elemento architettonico essenziale del castello, infatti le sue caratteristiche strutturali sono compatibili con quelle delle altre torri normanne presenti nel Sub Appennino settentrionale e meridionale. Il piccolo nucleo fortificato creato dai Normanni fu utilizzato dagli Svevi e trasformato dagli Angioini fino a raggiungere le dimensioni attuali. La torre presenta due differenti stili architettonici che corrispondono alle due fasi di costruzione: la parte inferiore normanna, la superiore tardo-angioina ornata da merlatura guelfa, la facciata sud è arricchita da due eleganti bifore gotiche, mentre sulla facciata est si apre un balconcino. L’ingresso alla torre avviene attraverso una scalinata esterna a chiocciola in legno di 116 gradini che collegava i vari piani, il primo dei quali aveva un'apertura adiacente al balcone e che immetteva su una scalinata nel cortile piccolo. In corrispondenza di questa apertura è posizionata la caditoia per bersagliare a piombo con pietre, pece, acqua bollente l'assediante che cercava di forzare la porta. Attualmente i piani crollati sono stati solo in parte ricostruiti».

http://www.laprovinciadifoggia.it/comuni/subappennino-dauno/pietra-montecorvino.html


 

 

    

   

©2003 Luigi Bressan; aggiornamento 2012. La seconda foto riquadrata è tratta dal sito www.laprovinciadifoggia.it.

    


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