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CARSOLI, RUDERI DEL CASTELLO S. ANGELO

redazionale

scheda    cenni storici


 

Carsoli: ruderi del castello.

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Epoca: XIII secolo, su struttura preesistente.

Come arrivarci: con l'autostrada A24, uscita Carsoli/Oricola; proseguire per 2 km in direzione Carsoli.

    

Cenni storici.

Dal sito: www.regione.abruzzo.it

«Il castello medievale di Carsoli, chiamato castello di S. Angelo, rappresenta una delle importanti testimonianze del vasto intervento di riorganizzazione del sistema difensivo abruzzese compiuto dagli Angioini intorno alla fine del XIII secolo. Le prime citazioni della struttura sono però precedenti a questo periodo e risalgono all'anno Mille quando il conte dei Marsi donò il feudo al monastero di Santa Maria in Cellis. Dopo una serie di cambiamenti di proprietà, nel XIV secolo passò sotto il dominio degli Orsini e successivamente ai Colonna.

I suoi ruderi circondano la sommità del colle attorno al quale si snoda l'abitato dell'attuale Carsoli, proprio là dove confluiscono i torrenti Mura e Turano. Che la sua fosse una posizione particolarmente strategica è innegabile, potendo controllare il castello, a sud, l'intera Piana del Cavaliere e il castello di Orticola; a nord, parte della valle del Mura e, ad est, la valle che si collega al valico di Montebove. è ancora riconoscibile il tracciato di pianta del castello-recinto, la cui conformazione ad "L" risulta essere piuttosto inconsueta. L'elemento architettonico più antico è, probabilmente, l'alta torre cimata, all'angolo tra le due mura di cinta, e attorno ad essa si è poi sviluppato il resto del complesso difensivo, con le altre torri quadrangolari.

Oggi non sono più visibili le mura del versante sud-orientale e parte di quelle del versante nord-orientale, fiancheggiato dalla rampa d'accesso. I ruderi del castello sono facilmente visitabili data la vicinanza al borgo».

Dal sito: www.vacanzeitinerari.it/schede/visita_al_centro_storico_di_carsoli_sc_2538.htm

«La ripida scalinata di via del Castello conduce all'antica porta d'ingresso del borgo fortificato vero e proprio; le case mostrano ancora i segni della loro origine quattro-cinquecentesca in diversi elementi presenti. L'imponente Palazzo Di Gravio, le facciate, costruite su alte scarpate rocciose, mostrano elementi tipicamente medioevali. Si arriva a via Largo Del Forte ove le piccole case si armonizzano con le mura del vicino castello; nella casa al civico 10 ancora si conservano una semplice cornice marcapiano, una finestra in pietra lavorata e alcune mensole in pietra con una lettera scolpita su ognuna.

Sul largo del Forte prospettano i resti del castello medioevale; dell'antico castello dei Marsi, risalente alla fine del X secolo, non si ha alcuna memoria e l'attuale impianto può essere riferito alla riorganizzazione angioina dei presidi di difesa lungo il confine attuata da Carlo II nel 1293.

Un'altra epigrafe, risalente al XIV secolo, ricorda il restauro condotto da Rainaldo Orsini prima di essere costretto a cedee Carsoli ai Colonna. Altre notizie certe del castello si hanno solo nel 1678 quando il Febonio lo descrive già allo stadio di rudere. Un ultimo intervento conservativo di una qualche rilevanza fu compiuto nel 1906-1910 dal proprietario, Giovanni Battista De Leoni; una targa in marmo, posta al di sopra di un ingresso del castello, ricorda tale intervento. La tipologia della struttura fortificata può essere definita come castello-recinto con un tracciato di pianta a L rovesciata, dotato di un'alta torre, con ogni probabilità preesistente, situata in angolo alla L. Oltre alla suddetta torre principale, con funzione di mastio, la struttura fortificata presenta due torri poste sugli angoli rispettivamente a ovest ed est, e un'altra piuttosto stretta e alta lungo la cortina di sud-est, con funzione di rompitratta. I tratti di mura intorno alla torre principale hanno caratteri costruttivi tali da far supporre un rifacimento successivo, rispetto al resto del recinto.

Nelle adiacenze del castello si trovano i ruderi dell'antichissima chiesa dedicata a San Michele Arcangelo; la chiesa venne abbandonata e trasformata prima in stalla e poi in abitazione per essere definitivamente sostituita nel 1607 dalla chiesetta devozionale costruita dai De Leoni, famiglia proprietaria del castello, e successivamente distrutta dal terremoto 1915, dai bombardamenti del 1944 e soprattutto dall'incuria degli ultimi anni».

   

 

    

©2008-14 - Le immagini sono tratte rispettivamente dai siti www.regione.abruzzo.it (a sua volta da www.inabruzzo.it) e www.carsoli.eu.

                      


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