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CAPORCIANO, TORRE E CASTELLO

redazionale

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Caporciano: la torre; in basso, prima e dopo il restauro.

 

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Epoca:  fine XI secolo.

Come arrivarci: con l'autostrada A25, uscita l'Aquila est; proseguire lungo la SS 17 in direzione Navelli, seguire le indicazioni per Caporciano; da Napoli: con l'autostrada A1, uscita Caianello, seguire le indicazioni per Roccaraso/Sulmona/L'Aquila.

    

Cenni storici.

Dal sito: www.regione.abruzzo.it

«Collocato in posizione strategica a controllo di tutta la Piana di Navelli, Caporciano conserva ancora oggi le caratteristiche di borgo fortificato. Il nucleo originario è individuabile nella porzione di territorio posta al centro dell'abitato che si stringe attorno all'antica torre di avvistamento.

La torre, trasformata in tempi più recenti in torre campanaria, si presenta con base quadrangolare a scarpa e accanto un ingresso, testimoniato da un arco a pieno centro in conci regolari di pietra, che consentiva l'ingresso al recinto fortificato. Presenta una pianta quadrangolare irregolare, con gli assi trasversali dei lati orientati approssimativamente secondo i punti cardinali N-E-S-O. I lati maggiori Nord e Sud misurano (all'interno) 4,00 m; quelli minori Est e Ovest misurano (all'interno) 2,30 m., l'altezza max. dell'intero fabbricato raggiunge i 19,00 m. I conci sono di grandi dimensioni e squadrati soprattutto presso il basamento e la parte bassa, mentre le dimensioni e le regolarità si sviliscono con l'altezza.

Lungo il lato meridionale è presente una porta d'accesso al piano terra, probabilmente ricavata nella muratura compatta in un secondo tempo rispetto all'originaria edificazione; un'altra porta garantisce l'accesso al primo piano e costituisce sicuramente l'originaria ed unica apertura al complesso difensivo; una finestra monofora costituisce l'apertura a sud (interno del castello) del terzo piano; il terrazzo, coperto restituisce ancora la traccia originaria della merlatura integrata ai tre fornici successivi realizzati per l'allocamento delle campane. Lati restanti (orientale, settentrionale, occidentale): a piano terra si nota la scarpa addossata alla muratura verticale. Presso il lato orientale è conservata un'antica porta di accesso al recinto, integrata al lacerto di muro perimetrale della prima fase di esistenza del castello di Caporciano. In tutti e tre i lati sono presenti due monofore, rispettivamente affacciate al secondo e al terzo piano. Sul terrazzo sono conservati solo i due merli murari estremi, per ciascun lato. Lungo le cortine, si possono ancora individuare le fuciliere e le fessure per la luce.

La torre inoltre conserva ancora le aperture nella cortina che servivano da avvistamento. Nella parte rivolta ad oriente la loggia superiore presenta tre fornici paralleli. Dalle fonti si apprende che il castello appariva proprietà di Giovan Vincenzo Quinzio dell'Aquila, che lo aveva acquistato, con tutte le giurisdizioni per il prezzo di quattromila ducati. Giovan Battista Quinzio, possessore anche di Bominaco, nel 1604 vendette i due feudi a Muzio Cappa dell'Aquila per il prezzo di settemila ducati».

  

Vedi anche: http://castelliere.blogspot.it/2012/05/il-castello-di-sabato-26-maggio.html

 

    

    

©2008 - Le immagini sono tratte rispettivamente dai siti www.regione.abruzzo.it e www.comune.caporciano.aq.it. Il video (inserito nel 2014) non è redazionale.

                 


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