Sei in: Mondi medievali ® De castro venandi cum artibus ® 4. Il prezzo del successo


DE CASTRO VENANDI CUM ARTIBUS  a cura di Falco, Girifalco e Metafalco

di Girifalco

 

 

Studio televisivo montato ad hoc con gusto (già venduto però) all’interno del cortile del castello.

Fari alti, fari bassi, luci sparate e soffuse illuminano angoli nascosti e pietre tirate a lucido per l’occasione (ma, si è forse cancellato qualcosa, è svanito per caso, per curiosità, qualche elemento della materia, è stata annullata, scusate ancora se mi intrometto, ciò che un certo Brandi chiama “istanza storica”? Della serie: quando la conservazione dello statu quo è una opinione).

I fili, i cavi elettrici hanno tessuto una tela tanto fitta che, dopo essere riuscita a strangolare quindici simpaticissimi piccioni, e dopo aver, in questo modo, risolto finalmente il problema invasione-cacche-volatili (a mali estremi estremi rimedi) si è deciso di affittare il geniale congegno per un anno ed ovviamente ai visitatori sensibili (a cosa? Alle cacche o ai fili?) sarà chiesto di partecipare alla colletta (“culturale e di un certo livello”).

(Il cortile, quindi, ha perso il suo cielo ottagonale e non solo pochi constatano questo “piccolo”cambiamento ma c’è anche qualcuno che nella propria, sfrenata, contentezza applaude a tutto ciò pensando al passato ed all’originaria cupola d’oro presente, secondo loro, nel cortile; cupola che probabilmente si è sciolta al sole come un gianduiotto).

Il cielo non c’è più, ma il successo porta sempre a delle rinunce (per chi però?).

Tecnici, macchinisti montano e smontano, avvitano e svitano, parlano ed urlano. I pannelli pensati per la scenografia sono blu (come il sangue dei nobili) e neri come le penne dei falchi più crudeli (?). Poi, per smorzare la seriosità dell’ambiente (come se ciò non bastasse) sono stati utilizzati neon di ultima generazione colorati di verde e fuxsia e sono stati affissi stendardi con il marchio dello sponsor che permetterà tutto ciò (e cioè cosa? Non si è ancora capito). La ditta Gino, fratelli, figli e nipoti (altri?) “Lo spurgo all’avanguardia” regaleranno, inoltre, a tutti i partecipanti spillette, sciarpette e cappellini con il proprio logo (di cui preferisco non sapere nulla, non ditemi niente per favore!).

(A presentare la serata inaugurale sarà chiamata la famosa giornalista signorina Svista, e ci sarà un perché?).

Eccola che prova con davanti un gobbo alto due metri: «Signore e signori, carissimi, amici, per coronare il successo di questo castello, ormai al centro di studi mondiali (che cosa fa la globalizzazione!), coniato su monete che viaggiano per l’Europa (forse ancora per poco vista l'utilità del centesimo e visto il suo valore d’acquisto!), sigillo di prodotti di altissima qualità (vedi posacenere, taralli e pasta fresca “castellana”) esportati in tutto il mondo, emblema dell’imperatore Federico cantato senza leggenda (o senza legenda storiografica e/o bibliografica?) da Kantorowicz… ecco, per questa occasione verrà organizzata una festa!».

«Una festa in onore di colui che ha costruito questo castello con fatica (ovviamente altrui!), con energie (ovviamente dei poveracci), con denari (assolutamente non suoi) e che ha vissuto un intenso rapporto spirituale con la magia del castello» (che c’è ma non si vede come la nebbia a Milano).

«A lui, carissimi (amen) dedichiamo i nostri sforzi (che non sono i suoi), il nostro impegno (che non è il suo), i nostri studi (?). Per l’occasione la ditta “Gino, fratelli, figli e nipoti, Lo spurgo all’avanguardia”, ha chiamato due specialisti del settore, due importantissimi uomini di cultura. A loro sarà affidata  organizzazione di questa fantastica festa. Ecco a voi i signori: Medio e Vale! CLAP! CLAP! CLAP! CLAP! Everybody ieh!» (recita e canta la signorina Svista).

«Famosissimi ricercatori (di tartufi forse) essi hanno la passione per tutto ciò che deve essere scovato, trovato con tanta fatica ma con grande soddisfazione (economica forse?), amano tutto ciò che riempie il cuore ed allarga gli orizzonti (forse delle crociere pagate con gli introiti?) della mente umana. E poi… signori e signore è un segno del destino: i loro nomi sono musica per le mie orecchie! Medio e Vale! CLAP! CLAP! CLAP! CLAP! Everybody ieh!» (recita e canta la signorina Svista, improvvisando anche un balletto stile lap- dance dei tronchi d’albero).

«I signori Medio e Vale… CLAP! CLAP! CLAP! CLAP! Everybody ieh! (sappiate che durante la serata sarà registro un fantastico live da non perdere, venghino signori, venghino!) organizzeranno una settimana all’insegna della cultura medievale, proprio quella cultura trasudata dalle mura di questo maniero (come l’umidità). Ci saranno concerti di musica rinascimentale, vicina all’età medievale mi dicono (e ti dicono proprio bene bella mia, anche se è difficile trovare un senso a questa “vicinanza”!) in abiti del tempo» (e quale quindi?).

«Ci saranno concerti gregoriani rap-ati da un notissimo dj londinese di cui, perdonatemi, ma non ricordo il nome (incomincio a capire il perché della Svista ). Buffet per pochi intimi (di chi mi scusi?) a base di cucina francese (che fa sempre bella figura soprattutto nelle porzioni!) visto che il nostro amico (diciamo pure il nostro compagno d’avventura) Federico, uomo raffinato e umile (come la sua corte errante!) aveva origini francesi» (o meglio normanne?).

«Ci saranno giullari vestiti con calzamaglie variopinte (alla“Non ci resta che piangere”) che ci faranno compagnia con barzellette nobili e gentili come i loro animi puri e casti» (come erano giustamente i cavalieri medievali, stinchi di santi e uomini di cultura di armi, però).

«Ci saranno poeti che con tristi ma nobili crani di morti in guerre antiche e lontane (oh, my God) reciteranno versi di sonetti dolci e casti, quasi alla Plauto, mi dicono» (e ti dicono male bella mia, buona notte al secchio!).

«Ci saranno serate dedicate al dio Bacco (vedi le cantine come ridono!), ci saranno serate dedicate a tornei cavallereschi (immagino il nome del torneo visto lo sponsor ufficiale), ci saranno serate danzanti (ma quante serate ci sono in una settimana?) e tornei di burraco» (alleluia).

«Ma (e dice ma) ci saranno anche conferenze serie (la vedo preoccupata) durante le mattinate (orario utilissimo a tutti i lavoratori) con temi ancora da decidere (beh, certo, cose di poco conto).

«Io vi accompagnerò in questa avventura in tutte le serate (ma va?!), i signori Medio e Vale CLAP! CLAP! CLAP! CLAP! Everybody ieh! (è un tic che ha dalla nascita) si occuperanno dei convegni di cui vi elenco i temi (ma non aveva detto che non li sapeva? cmq…):

I GIORNO, ore 8.00 (a che ora la sveglia?), tema: “Cosa dirsi, cosa dire” (ed iniziamo bene!).

II GIORNO, ore 8.00 (..), tema: “Federico amico o nemico” (di chi, mi perdoni?).

III GIORNO, (sorvoliamo sull’ora), tema: “Federico: la prima biografia non autorizzata (da chi, forse e dico forse, dagli storici?) di Medio e Vale” (contributo disinteressato, ovviamente).

IV GIORNO,…., tema: “Federico nel periodo buio” (della sua vita forse?).

V GIORNO: …., tema: “Federico e l’amore cortese senza limiti” (e qui parte la colonna sonora di Ghost, con risate varie).

VI GIORNO, …., tema: “il Medioevo dentro di noi”. (esilarante)

VII GIORNO (e meno male), …., tema: “Conclusione lavori e prossime prospettive per il futuro” (non per il passato?)».

 

«… Avete registrato tutto cari? No, perché io non ho nessuna intenzione di ripetere una parola e dico una, alla prima serata. Si parte con il play back, tanto la gente sarà sotto il palco e visto che questo dannato palco è alto 2 metri non si accorgeranno di niente neanche dalle prime file prenotate (casualmente) da miopi ciecati…» (Signorina Carlo insegna, e la signora Svista, signorina per favore, conclude!).

CIAO A TUTTI ED ALLA PROSSIMA !

  

    

©2004 Girifalco testo e disegno

   


  su De castro venandi Home