Sei in: Mondi medievali ® Il canto delle sirene |
Il canto delle sirene |
a cura di Sante Asse |
L’obelisco
di Lesina è uno strano rosone a forma di croce patente in tondo, che oggi fa
bella mostra di sé in una piccola e umile piazzetta all’entrata di porta
Foggia. Non esistono in rete notizie (nemmeno accennate) circa la provenienza
originaria o l’epoca di realizzazione.
La
scritta IESUS NAZARENUS REX IUDEORUM presenta anch’essa una particolarità che
in qualche modo richiamerebbe i Templari:
la seconda N di NAZARNUS è una N invertita, particolarità ortografica usata in
varie circostanze tra i secoli sopra individuati, e con motivazioni di varia
natura che non è intenzione nostra qui approfondire.
Croce del Santo Sepolcro |
Ma
la particolarità più interessante da rilevare è il segno presente ad ore
sette, e che fu già investigato da René Guénon come marchio diffuso degli
scalpellini medioevali. Esso è il Quatre
de chiffre che ora descriveremo con questa breve nota di Roberto Monachesi:
«Solitamente questo monogramma presenta la "cifra" 4 (oppure la stessa presentata rovesciata) unita ad altre linee, rette e curve, figure geometriche, iniziali. Questo particolare Marchio corporativo fu comune a diverse categorie professionali (cfr. il testo di Gruel al quale rimandiamo un approfondimento ulteriore di questo Marchio): tra le più frequenti si può individuare la categoria di tipografi ed editori anche se ne rintracciamo l’uso anche tra pittori, vetrai, arazzieri nonché tra i privati che riproducevano questo segno nei contesti più vari (porte, blasoni, lapidi ecc.). René Guénon scrive che questo Marchio potesse rappresentare il segno distintivo del grado di Maestro di qualche organizzazione iniziatica di mestiere».
Le
interpretazioni di questo monogramma sono molteplici. Innanzi tutto dal punto di
vista astrologico il legame tra questo monogramma e il simbolo di Giove è
evidente così come con questo il riferimento alla quarta lama dei tarocchi. Il
numero 4 coinvolge significati legati a concezioni proprie al
"quaternario" diffuse durante tutto il Rinascimento quindi al rapporto
tra Microcosmo e Macrocosmo. Questa cifra, graficamente, è riconducibile alla
croce evidentemente legata alla rappresentazione del "quaternario
dinamico" così come il quadrato raffigura il "quaternario
statico".
Questo
riferimento alla croce è evidente quando, come capita assai frequentemente, la
cifra 4 è sovrapposta al "globo del Mondo" (simbolo degli attributi
ed delle funzioni regali) oppure sovrapposto alla figura del cuore. Questo
simbolo si riferisce propriamente al simbolo del "Sacro Cuore" ed è
appunto questo riferimento a Cristo che evidenzia un ulteriore riferimento al
monogramma costantiniano dove la cifra 4 speculare, in alcune particolari
raffigurazioni, sostituisce la lettera P, la rho greca, seconda lettera
di Christós. Un’altra analogia di questo schema grafico si ripropone
nel simbolo ermetico capovolto dello zolfo.
©2005 Sante Asse