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L'oro di Siena

a cura di Glenda Bollone e Federica Sesia

Il tesoro di Santa Maria della Scala

Torino - Palazzo Madama (piazza Castello)

6 dicembre 2001 - 3 marzo 2002


GIRANDO E MIRANDO…

L'esposizione raccoglie quarantadue raffinate opere di oreficeria, tutte appartenenti all'Istituzione Santa Maria della Scala di Siena.

Il nucleo più antico della collezione, la quale annovera oggetti sacri compresi tra l'VIII e il XVIII secolo, fu acquistato nel 1359 dal mercante Pietro Giunta Torrigiani a Costantinopoli, e venne via via arricchito nei secoli con esemplari di elegante manifattura.

Tra le opere di maggior interesse segnaliamo in particolare l'Evangelario (fine XI-inizi XII 

secolo); si tratta, infatti, di un manufatto realizzato a Venezia riutilizzando placchette di diversa provenienza e datazione: alcune sono state realizzate in area costantinopolitana, altre in Occidente. La legatura racchiude un prezioso manoscritto miniato bizantino di cui è possibile vedere la riproduzione di alcune pagine.

Ulteriori esemplari di notevole pregio sono il Medaglione con l'immagine di Cristo Pantocratore (fine XI-inizi XII secolo) in oro e smalti cloisonnés e il Reliquiario rettangolare a scatola con coperchio scorrevole e scomparti interni (XII secolo), che secondo quanto riporta l'atto di vendita del 1359, conteneva reliquie «di tutte le sante cose di Cristo che si trovano nel mondo, ossia: la spugna, la lancia, la canna, i peli della barba e il sangue di Cristo…».

Infine ricordiamo il Paliotto d'altare con storie di Cristo e Santi (secoli XV-XVII), opera di un anonimo ricamatore toscano.

Il manufatto con formelle che presentano scene della vita di Cristo e l'Annunciazione) è stato ricamato a or nué, tecnica molto antica in cui l'oro, disposto in orizzontale, viene fermato due fili alla volta da fili di seta di vario colore per creare effetti decorativi.

La mostra è anche l'occasione per visitare Palazzo Madama, che può essere un po' considerato il simbolo di Torino, in quanto le sue mura racchiudono la memoria della città dall'epoca romana fino ai giorni nostri.

    

Questo edificio, infatti, presenta una vera e propria stratigrafia archeologica che affonda le sue origini nella Porta Decumana posta all'ingresso orientale dell'antica Julia Augusta Taurinorum, i cui resti sono ancora oggi visibili nelle torri poligonali poste dietro la facciata seicentesca del Palazzo e nelle fondamenta.

Le torri, che presentano un paramento esterno di età medievale, all'interno conservano l'originale struttura romana.

La porta romana in epoca medievale fu trasformata in casaforte da Guglielmo di Monferrato.

Questo primo nucleo fortificato subì ulteriori rimaneggiamenti e ampliamenti sotto la signoria degli Acaja. Nei primi decenni del Quattrocento vennero erette le due torri verso via Po e venne costruito un giardino; negli anni compresi fra il 1403 e il 1408 Giacomo Jaquerio affrescò vari ambienti. Il periodo di maggior splendore fu sotto la reggenza di Maria Cristina di Francia che tra il 1638 e il 1640 avviò numerosi lavori di ristrutturazione. Nel 1718 Maria Giovanna Battista incaricò Filippo Juvarra del rifacimento del palazzo; i lavori terminarono con la sola costruzione dell'imponente facciata barocca.

 

Tra gli ambienti più importanti del palazzo bisogna ricordare al primo piano il grande salone centrale a volta, detto Salone degli Svizzeri, che fu l'aula del primo Senato Subalpino e lo splendido scalone d'onore riportato agli antichi fasti grazie al recente restauro.

Palazzo Madama, riaperto al pubblico dopo tredici anni di restauri non ancora completamente ultimati, è oggi sede espositiva per mostre dedicate all'arte antica e medievale e offre anche l'opportunità ai visitatori di affacciarsi sul cantiere di scavo, nella sala del voltone nell'atrio d'ingresso, per osservare le varie fasi costruttive dell'edificio con il supporto di audiovisivi e strumenti multimediali.


INFORMAZIONI

Luogo: Torino-Palazzo Madama, Salone del Senato.

Orario: domenica e dal martedì al venerdì: ore 10-20; sabato dalle 10 alle 23; lunedì chiuso.

Ingresso: intero euro 3,10; ridotto euro 1,55.

Catalogo: euro 28,41.

Informazioni al pubblico e prenotazioni gruppi nel corso della mostra: tel. 011.442.99.12.

Indirizzo Internet: www.comune.torino.it/palazzomadama

     

    

©2002 Federica Sesia

    


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