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SAVOCA, CASTELLO-FORTEZZA PENTEFUR

a cura di Giuseppe Tropea

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Resti murari del castello con merlature (in alto, visuale dal mastio).

 

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Savoca  Savoca


 

 

       


Epoca: l'abitato è attestato già dal XI secolo d.C.

Unità di paesaggio: Peloritani orientali, collina a 300 m. s.l.m.

   

Cenni storici.

Magre le notizie storiche riguardanti il castello e l'abitato. Si apprende dal Fazello che il conte Ruggero I avrebbe quasi obbligato un "sinecismo", raccogliendo gli abitanti saraceni di piccole borgate limitrofe intorno ad una rocca di nome "Pentafur", dando origine al primo nucleo dell'abitato di Savoca, sottoponendolo alla giurisdizione del monastero del S. Salvatore di Messina. Edrisi nella sua opera, Il libro di Ruggero, menziona la località di Sant 'I.li, che Amari ritiene possa leggersi Balm e conseguentemente identificarsi con il casale di Savoca Palmi. Nel 1282 l'abitato è in grado di fornire a Pietro d'Aragona venti arcieri. Durante il XIV secolo, Savoca è menzionata nei documenti alla stregua di castrum. Il castello subisce dei restauri nel 1480 per volere di Lorenzo II, Archimandrita di Messina. Inoltre nel XVI secolo pare che si allarghi il circuito murario della fortezza, al fine di potenziarne le difese.

  

Descrizione unità topografica

L'abitato sorge in un luogo assolutamente collinare, adattandosi bene alla morfologia del luogo. In effetti è uno dei pochi abitati siciliani di origine medievale che conservi in buone condizioni il ricco centro storico, difendendolo da un abusivismo edilizio, in questo caso pressoché inesistente. La fortezza occupa la rupe centrale, che letteralmente signoreggia maestosa sulla borgata. 

Del castello rimangono cospicui resti delle cortine murarie, nonché di alcune merlature e del mastio, occupante la parte nord orientale della rocca, in una posizione soprelevata, rispetto al resto dei ruderi. Il mastio presenta una pianta quadrangolare e all'interno di esso si possono distinguere le tracce di alcuni ambienti e una piccola porzione della pavimentazione, venuti alla luce attraverso una serie di vecchi saggi archeologici, non più proseguiti da svariati anni.

   

Bibliografia

Amari M., Biblioteca arabo-sicula, 2 voll., Torino 1880-1; Amico V., Dizionario topografico della Sicilia, tradotto e annotato da Gioacchino Di Marzo, 2 voll., Palermo 1855-56; Bresc H., Un monde méditerranéen. Economie et societè in Sicile 1300-1450, 2 voll., Roma–Palermo 1986; Fazello T., Della storia di Sicilia deche due, Palermo 1817, rist. an. Catania 1985; Mazzarella - Zanca, Il libro delle torri. Le torri costiere di Sicilia nei secoli XVI – XX, Palermo 1985.

  
  
  

© Copyright 2006-2010 Archeoambiente e Giuseppe Tropea, testo e foto; pagina pubblicata nel sito http://www.ipaesaggi.it/castelli.htm, e qui ripresentata con il consenso dell'autore. I video non sono stati realizzati dall'autore della scheda.

       


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