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CHERASCO, CASTELLO VISCONTEO

a cura di Federica Sesia

scheda    cenni storici   per saperne di più


Immagini del castello.

 

In basso, a sinistra: antica mappa della città; a destra: chiesa di San Pietro.

 

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Cherasco  Cherasco


Epoca: XIV secolo.

Conservazione: buona.

  

Cenni storici
Cherasco ha una posizione naturalmente strategica, dato che sorge su su un’altura circondata dalla Stura di Demonte. La sua storia ha inizio quando il marchese Manfredi Lancia, nel 1243, ordinò la sua costruzione in un’area che già in epoca romana era stata abitata con il nome di Clarascum.

Nel 1277 la città, come già Asti, Alba e Chieri, entrò a far parte della lega antiangioina, mettendo in evidenza la sua posizione di Comune libero ed indipendente, ma nel 1347 passò sotto il dominio dei Savoia.

Nel 1348 Luchino Visconti, duca di Milano, dopo aver già preso Asti e Bra, pose sotto assedio anche Cherasco.

Vinta la città, procedette a lavori di fortificazione tra cui la costruzione di un castello, posizionato all’angolo sud dell’abitato, poi restaurato alla fine dell’Ottocento da Alfredo D’Andrade. Questo edificio si presenta con una struttura quadrangolare dotata di ponte levatoio, con torri poste ai lati e una torre d’ingresso.

Cherasco entrò a far parte dei beni dati in dote alla figlia di Gian Galeazzo Visconti, Valentina, andata in sposa a Luigi d’Orleans, fratello di Carlo VII di Francia.

Con il trattato di Cambrai del 1529, si stabilì che la città tornasse ai Savoia, ma il periodo di pace fu presto interrotto in quanto il sito fu aspramente conteso sia dai Francesi che dagli Spagnoli. Il trattato di Cateau-Cambrésis sancì il definitivo possesso della casata piemontese, che qui trovò più volte rifugio: tra l'altro nel 1630 mentre divampava la peste, e ancora nel 1706 per sfuggire ai Francesi.

Napoleone stesso si fermò a Cherasco e prese alloggio presso Palazzo Salmatoris.

 

DA VISITARE

La Chiesa di San Pietro, in stile romanico, è uno dei monumenti più antichi della città, costruito reimpiegando i materiali provenienti dalla Chiesa e dal castello di Manzano. 

Sulla facciata furono incastonate lapidi e sculture funerarie romane, arenarie altomedioevali. la sua architettura presenta elementi romanici accanto a soluzioni gotiche.

   

Per saperne di più

http://rm.univr.it/biblioteca/volumi/paneropinto/lanzardo.pdf - http://www.anticacherasco.com/cittacherasco/cherasco.asp

 

 

     

©2005 Federica Sesia. La prima immagine, inserita nel 2015, è tratta dal sito http://www.juzaphoto.com.

  


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