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ORZINUOVI, CASTELLO O ROCCA DI SAN GIORGIO

a cura di Stefano Favero

scheda    cenni storici    per saperne di più


Sopra: le parti recuperate della Rocca di Orzinuovi viste dal lato meridionale della città. In basso, a sinistra: aspetti del recupero della Rocca visti da sud; a destra: quanto rimasto e riadattato di una torre d’accesso al borgo.

 

 

Il recupero della Rocca sul lato meridionale  La torre d’accesso al borgo riadattata  Il vecchio accesso al borgo  I resti delle mura, ora inglobati in costruzioni successive  Resti delle antiche mura incorporati nell’odierna situazione  Le vecchie mura assimilate al nuovo contesto


Epoca: XIII secolo.

Posizione geografica: la città di Orzinuovi è situata nella pianura bresciana occidentale, a 45 chilometri dal capoluogo, all'interno del Parco settentrionale dell'Oglio.

Conservazione: la parte rimasta della fortezza a pianta poligonale è ben conservata. Parzialmente conservate le porte di accesso al borgo.

Come arrivarci: da Brescia prendere l'autostrada A21 in direzione di Piacenza ed uscire al casello di Manerbio. Da qui seguire le indicazioni per Orzinuovi. La rocca è ubicata nel centro della cittadina.

Come visitarlo: a piedi.

            

Cenni storici.

Quanto si vede oggi della Rocca di San Giorgio, antica cittadella militare a presidio del confine occidentale della Serenissima, si deve ricondurre quasi interamente all'iniziativa della Repubblica Veneta. Furono i veneziani infatti a conferire, dopo la stipula dell'atto di pace di Lodi del 1454, l'aspetto che tuttora ha il castello.

Negli ultimi decenni sono stati effettuate delle analisi approfondite su questo manufatto, anche con l'ausilio di scavi archeologici e successive verifiche delle murature. Ne è emersa un'anamnesi molto più articolata rispetto a quanto si credesse. L'attuale rocca sarebbe la risultante di reiterati aggiustamenti e rimaneggiamenti di parti edilizie costruite in epoche diverse e con diverse funzioni.

La torre appartiene all'epoca più remota. Realizzata nel tredicesimo secolo, ebbe funzione di portale di accesso al borgo di Orzinuovi. Fu poi inglobata in edifici postumi e trasformata in mastio fortilizio. Dall'originario passaggio in spazio chiuso, con valenza di ridotto fortificato, divenne poi edificio quadrangolare con alti muri difensivi dalla massiccia scarpatura e beccatelli. Viene fatto risalire all'anno 1477 l'ulteriore ampliamento della rocca e ciò perché Orzinuovi stava diventando sempre più centro strategico di confine ma anche caposaldo nell'ottica di una successiva riorganizzazione difensiva della zona. In questo periodo la Serenissima adeguerà alle nuove tecniche militari l'impianto difensivo della struttura, creando cioè la fortificazione all'interno del borgo abitato, e dandole la classica forma a cinque lati e con quattro torri circolari. Di queste sono sopravvissute solo le due a sud. Le scarpe della cinta murarie furono rafforzate.

Nel sedicesimo secolo venne costruita una porta sul lato ovest che modificò di fatto la viabilità dell'area. Le altre due porte (“Porta di San Giorgio” e “Porta di Sant'Andrea”) sono ancora parzialmente conservate. Esse rappresentavano i punti di partenza per Cremona, a sud, e per Brescia, a nord. Intorno alla fine dell'Ottocento il castello fu acquistato dal Comune orceano ed utilizzato inizialmente come carcere e successivamente come scuola. Nel 1995 sono stati avviati i lavori di conservazione e restauro. Oggi l'edificio ospita al proprio interno mostre, convegni e fiere. Al piano superiore vi è la biblioteca civica.

  

Per saperne di più

Alessandro Magli, Gabriele Moro e Paola Pasolini, La fortezza di Orzinuovi, Grafo, 1992;
Carlo Antonio Mor, Le origini e le tradizioni storiche di Orzinuovi, Popolo d'Italia;
Domenico Codagli, Storia di Orzinuovi, 1979 (ristampa anastatica dell'edizione originale del 1592).
 

         

    

©2011 Stefano Favero.

   


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