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CERVARO, CASTRUM CERBARI

a cura di Livio Muzzone

scheda    cenni storici    come visitarlo


Alcuni resti del castello di Cervaro; in basso: particolari.

 

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  Ubicazione del castello

   

L'ingresso ad arco su via Trocchio  Le mura del colle con uno scorcio del castello (Via Sobborgo)  L'ingresso al castello con la vecchia targa "Via Castello", cioè via Municipio Vecchio  Particolare delle mura del colle (via Municipio Vecchio)  Il panorama che si apre dal colle


Epoca: VIII-IX secolo.

Ubicazione: il castello si trova sopra un colle del monte Aquilone, circondato da via Municipio Vecchio e via Sobborgo, vicino alla Chiesa Santa Maria Maggiore. Rispetto alla casa comunale (250 metri s.l.m.) il colle è alto 10/15 metri in più, e lo si raggiunge da via Municipio Vecchio, prima denominata via Castello, come testimonia una targa. Si tratta dell'unica strada che consentiva l'accesso al castello. Da lì si può ammirare (e un tempo controllare) un ampio e magnifico panorama.
Il castello è facilmente raggiungibile da piazza Casaburi, il centro nevralgico del paese, là dove sono situati o vicini la posta, le banche, il municipio, i bar e i pub più frequentati del paese). Occorre imboccare via Cervo e poi, a sinistra, via Municipio Vecchio. La distanza è di appena centocinquanta, ma sembrano portarti in un'altra dimensione, indietro nel tempo
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Stato di conservazione: il castello è diruto, la torre invece è in condizioni migliori: entrambi sono in corso di ristrutturazione. Il castrum, in pratica coincidente con il centro storico, risulta invece, per alcuni tratti, modificato sia per le mutate condizioni di vita succedutesi nel tempo che per le distruzioni della seconda guerra mondiale. Le mura infatti non sono immediatamente visibili, ma si trovano quasi del tutto inglobate nelle case ed edifici civili. Le si possono scorgere e riconoscere infatti dai caratteristici ingressi ad arco, che all'epoca contenevano robusti portoni. Il borgo perciò conserva ancora il carattere medievale: vie strette, strade di pietra lavica e i summenzionati archi. La struttura del castello è comunque semplice.

Come arrivarci: Cervaro si raggiunge in auto uscendo al casello di San Vittore sull’A1, nel tratto Roma-Napoli, per immettersi poi sulla statale Casilina in direzione di Roma. Per raggiungere il paese si possono prendere diverse strade che incrociano a destra la Casilina, ma è consigliabile svoltare alla Sordella, dove c’è un semaforo sulla distanza di 3 km da Cervaro; e procedere per la via principale.
Se si preferisce il treno, si scenda allora alla stazione di Cassino, dove un autobus della Co.Tra.L vi porta in pochi minuti a Cervaro.

   

Cenni storici.

Cervaro porta questo nome perché sul Pesculum, dove venne fondato il castello, un branco di cervi usava pascolarci. L'abate Aligerno, quando Cervaro passò nel 747 sotto il dominio di Montecassino, fortificò mura e castello, chiamandolo proprio “Castrum Cerbari”.

Nel comune di Cervaro, oltre al castello di Trocchio è ubicato anche un altro castello sito tutt’uno nel centro storico, e precisamente sul colle Pesculum. Quello è appunto Cervaro. Adesso il castello si offre piuttosto malmesso e diruto, ma è ancora visibile, presentandosi come un parco con molti alberi, dal quale si ammira uno stupendo e ampio panorama che comprende il Monte Trocchio e Cassino. Tuttavia è riduttivo pensare il castello solo come l’edificio costruito sul colle, che comunque ospitava già il capitano e la guarnigione di soldati. Per avere una ricostruzione immaginaria del complesso, è necessario tener conto delle mura che circondano il centro storico e degli archi, con i loro robusti portoni che si chiudevano durante la notte o in caso di pericolo. La stessa condizione urbana si ripete ad esempio nel vicino paese di San Vittore, dove le torri in pratica sono situate fra le abitazioni.

Quelle mura adesso sono incorporate nelle abitazioni civili ed è chiaro che costituiscono adesso certi lati degli edifici. Più che una dimora gentilizia il castello infatti era un centro fortificato (appunto castrum) che serviva a riparare la popolazione dalle incursioni barbariche. Da questo arroccamento si poteva tenere sotto controllo facilmente la pianura circostante.

Lungo la “via castello”, ora denominata Via Municipio Vecchio, si svolge ancor oggi il percorso della via crucis vivente.

Urbanisticamente parlando, qui avviene un singolare raffronto fra i due castelli siti nello stesso comune di Cervaro, che è conosciuto anche come il “paese dei due castelli”: quello del centro storico e quello di Trocchio. E difatti gli stessi abitanti del centro storico e della periferia tendono a far confusione fra un castello e l’altro.

Nel secolo XVI Cervaro ebbe una notevole espansione al di fuori della mura castrali, fenomeno dovuto soprattutto allo spopolamento del borgo-castello di Trocchio e al suo successivo inglobamento in un unico complesso. Di fatti una delle versioni dello stemma araldico di Cervaro recava, oltre al cervo, anche una C e una T, per indicare appunto Cervaro e Trocchio.

      

Come visitarlo

È possibile vedere il castello di Cervaro solo dall’esterno, perché all’interno sono in corso i lavori di restauro.

   

  

©2008 Livio Muzzone

   


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