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SALORNO, casteL SALURN

a cura di Stefano Favero

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Il bel puntone roccioso di faccia all’Adige dove sorge Salurn. In basso: il castello posto sopra lo spuntone di roccia, sopra l'abitato di Salorno.

 

 


 

 


Epoca: XIII secolo.

Posizione geografica: Salorno, in tedesco “Salurn”, è il comune più a sud della provincia altoatesina, ai confini con la provincia di Trento.

Conservazione: restaurato e ben conservato.

Come arrivare: percorrendo la Strada statale 12 che collega Trento a Bolzano o, in alternativa, la A22 Modena-Brennero. Uscite consigliate a Egna-Ora (se si arriva da nord) oppure San Michele all'Adige (giungendo da sud). Usciti dall'autostrada seguire le indicazioni per Salorno, che si trova immediatamente sulla riva sinistra dell’Adige, nell’estremo lembo del Parco regionale del Corno.

Come visitarlo: si parcheggia l'auto nel piazzale appena fuori dal paese. Ad un centinaio di metri in direzione del centro, sulla destra, ci si incammina lungo il cosiddetto “Sentiero delle visioni”, lungo circa 900 metri, appositamente ripristinato per consentire ai visitatori di raggiungere il castello. Salurn si trova su uno spuntone di roccia a circa ottanta metri di altezza sopra il centro abitato. Chi desiderasse evitare la passeggiata può usufruire di un servizio taxi.

    

Cenni storici.

Questo castello venne edificato nella prima metà del tredicesimo secolo, per volere dei conti di Salorno. Successivamente fu chiamato “Haderburg”. L’ulteriore proprietario a quello originario fu il conte tirolese Meinhard, poi, prima della fine del quattordicesimo secolo, passò tra le proprietà di Casa Habsburg.

Un primo ampliamento del castello risale al 1514, quando l'imperatore Massimiliano d'Austria vi ordinò la costruzione di alcune fortificazioni a monte. Contestualmente furono attuate anche alcune modifiche così da adeguare l'architettura originaria a quella militare.

Intorno alla metà del sedicesimo secolo, il castello perse di importanza strategica ed iniziò un lungo periodo di degrado, peraltro dovuto all'abbandono di fatto. Nel 1648 una famiglia veneziana, quella dei conti Zenobio, acquisì la struttura e la mantenne per diverse generazioni.

Negli ultimi anni l'attuale proprietario, il cosiddetto barone Ernesto Rubin De Cervin Albrizzi, che col sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano ha provveduto a restaurare e mettere in sicurezza l'intero ambito.

Il simbolo dell'Haderburg è uno scudo stretto fra due archi, di origine etrusca.

     

    

 

©2011 Stefano Favero. L'ultima immagine è tratta dal sito www.weinstrasse.com. Il video non è stato realizzato dall'autore della scheda.

      


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