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COLDRANO DI LACES, CASTELLO

a cura di Stefano Favero

scheda     cenni storici


In alto, il castello di Coldrano in mezzo a vigneti e frutteti. In basso, a sinistra: il portale d'ingresso con lo stemma del casato proprietario; a destra: un torrione angolare del castello che si staglia dal giardino.

 

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Coldrano tutto bianco, anche nei particolari  Una resede convegnistico-turistica di Coldrano  Un accesso interno alle strutture alberghiere


Epoca: 1474.

Posizione geografica: Coldrano, frazione del Comune di Laces, si trova tra i frutteti della Val Venosta, in provincia di Bolzano, a 58 chilometri dal capoluogo.

Conservazione: ottimo. Perfettamente restaurati e conservati tutti gli interni.

Come arrivare: Castel Coldrano dista 4 chilometri dal capoluogo comunale Laces, ai piedi del monte Mezzodì, fra Naturno e Silandro, lungo la strada che da Merano conduce alla Val Venosta. Percorrendo la strada principale è sufficiente entrare in paese e parcheggiare l'auto al di fuori delle mura del castello.

Come visitarlo: visite guidate tutti i giovedì, dal 6 marzo al 31 ottobre, previa prenotazione all'Ufficio Turistico di Laces, telefono 0473623109.

    

Cenni storici.

Dall'Engadina, nel 1474, i nobili Hendl approdarono a Coldrano dove già esisteva una torre risalente al XII secolo. Qui eressero il castello, ultimo di una serie di loro proprietà, e cioè Castel Mareccio, lo Juval ed il Castelbello, tutti nel sud del Tirolo.

Nel 1616 aumentò il prestigio degli Hendl. che assursero allo status di baroni e, nel 1697, a quello di conti.

È nel 1862 che questa famiglia aristocratica vende il castello al Comune, il quale lo adibì a scuola e per il ricovero per gli abitanti del paese.

La sua struttura è attorniata dalle mura di cinta della lunghezza di poco meno di 400 metri. Ai quattro angoli sorgono altrettante torri di forma circolare. Il portone d'accesso è decorato con i marmi di Lasa lavorati con il diamante. Nelle cantine è conservato, peraltro in ottimo stato, un torchio del Settecento.

Castel Coldrano viene annoverato fra i principali monumenti architettonici rinascimentali dell'Alto Adige e oggi ospita mostre, convegni e anche un ristorante.

     

    

©2009 Stefano Favero

      


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