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PROVINCIA DI PISTOIA

Pistoia

La Fortezza di Santa Barbara

a

Istituto di Ricerche storiche e archeologiche di Pistoia

a cura di

  Gianluca Iori e Simone Zini

             pag. 6


Particolare della fortezza con vista sulla torre mastio pistoiese.

All'estremità del puntone vi è una garritta databile al XVIII secolo, al suo interno sono conservate delle palle di cannone in pietra. Le caratteristiche principali di questo bastione sono diverse: il disegno del bastione è con cortina rientrata corta e mancano gli orecchioni, cioè l'elemento architettonico che contraddistingue molte fortezze dei Sangallo pensate per ospitare le traditoie dove si affacciavano i cannoni qui inseriti sul lato corto del puntone che si termina sulle mura longitudinali. I puntoni hanno un duplice ordine di difesa è posto su due livelli, sui fianchi di quello superiore si apre una troniera, cioè una feritoia per cannoni carenata in pietra serena nella convessità del puntone, e il pezzo di artiglieria è arretrato rispetto al profilo superiore del merlone perché, nello spazio lasciato libero, vi è un'apertura che fungeva da camino per la fuoriuscita dei fumi del cannone della cannoniera inferiore. Quest'ultima è posta sotto la piazza del puntone ed è voltata con una volta reale; l'affaccio della cannoniera ha un apertura quadrata per la bocca di fuoco: ad essa si accedeva passando dalle vecchie porte laterali della prima fortezza.

Dalla piazza d’arme si possono ammirare nella loro imponenza i due interventi del Buontalenti realizzati sui puntoni di nord-est e di sud-ovest. Hanno forma di dadi che si incastrano fra un lato del puntone e parte delle mura trecentesche, furono concepiti per dare spazio ai cannoni a tiro teso, veri e propri obici moderni. Se osserviamo prima quello di nord-est, oltre il ponte di accesso alla fortezza, in basso noteremo una delle due sortite dei sotterranei che si aprivano al livello del fossato che doveva essere asciutto, altrimenti gli stessi sotterranei sarebbero stati allagati. Alle sortite si giungeva dal sotterraneo che si sviluppa lungo tutto il perimetro della fortezza.

     

A sinistra, particolare dell’accesso al percorso di ronda. A destra, vista della piazza d’armi della cannoniera superiore.

Lungo le mura perimetrali del puntone e di tutta la fortezza si aprono, in basso, delle nicchie con la volta ad arco, mentre gli areatori dei sotterranei si sviluppano in altezza dalla copertura dei sotterrani fino al livello degli spalti. Lo splendido sistema sotterraneo era munito di un reticolo di feritoie sguanciate che, grazie alla loro posizione, garantivano una copertura di fuoco di tutti gli angoli esterni. Più in fondo si scorgono altre feritoie cui si giungeva dalle stanze nascoste della fortezza che furono tamponate nel 1571.

Dal lato di mezzogiorno si può osservare il fossato e l’altro puntone di sud-ovest che si stacca per la sua imponenza. Vi si giunge percorrendo il camminamento di ronda che si sviluppa sul muro di cinta della prima fortezza. Dall’alto si può ammirare la piazza d’arme della fortezza interna: l’antico casamento intorno al quale fu costruita la fortezza e, dall’alto, si può notare l’assenza del piano superiore demolito che un tempo fu l’appartamento riservato al castellano; sul lato di ponente gli edifici adibiti ad alloggiamenti delle truppe e databili alla metà del XVII secolo; sul lato di mezzogiorno si vede la cortina muraria con la torre mastio che guarda Firenze e la porta; all’angolo dello stesso lato l’oratorio di Santa Barbara e altri edifici costruiti fra la metà del Seicento e l’inizio del Settecento. Lungo il camminamento si possono osservare ancora gli areatori dei sotterranei.

All’estremità di questo lato delle mura vi è un portico, anche questo costruito nel Settecento, dopo averlo superato si giunge al bastione di sud-ovest. Dapprima, si può osservare il bastione originario che ha caratteristiche analoghe a quello di nord-ovest, poi il dado realizzato dal Buontalenti cui si accede da una passerella posta all’estremità del puntone; oltre il dado le due rampe di scale databili al XVIII secolo che conducono alla cannoniera inferiore e, di fronte alle cannoniere, il tamponamento fra il perimetro delle mura trecentesce e quello delle mura del bastione della fortezza. Le modificazioni adottate dal Buontalenti rispetto al disegno originario sono rintracciabili soprattutto nella nuova posizione delle cannoniere, nella chiusura di due vani nei sotterranei sotto il bastione, chiusura realizzata da due rampe di salita delle due porte aperte fra il bastione e le mura della città.

  


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scheda - notizie storiche - il fortilizio - le mura trecentesche e le porte - la seconda fortezza - i fatti del 1643 - la fortezza - i bastioni - piante e documenti


©2002 Gianluca Iori e Simone Zini (Istituto di Ricerche Storiche e Archeologiche di Pistoia)

    


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