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MANDURIA, castello IMPERIALI-FILOTICO

a cura di Gianluca Lovreglio

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La facciata anteriore del palazzo.

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Manduria  Manduria  Manduria

 

Manduria vista dall'alto  Resti della cinta muraria messapica e della necropoli

 

Il palazzo  Una suggestiva immagine notturna del palazzo  Particolare del palazzo  Particolare della facciata anteriore

 

Il palazzo in una foto d'epoca  Il palazzo in una foto d'epoca  Il palazzo (a sinistra) in una foto d'epoca


 


Epoca: XVIII secolo, su preesistente struttura normanna.

Conservazione: buona.

Come arrivarci: percorrendo la strada statale 7 ter.

  

Cenni storici.

Dopo secoli di decadenza, Manduria tornò ad essere un importante centro agricolo e commerciale a partire dal XVI e XVII secolo. La crescita demografica ed economica di questa cittadina raggiunse il suo apice nel XVIII secolo, attraverso una intensa attività edilizia.

Manduria possedeva già nello stesso luogo un castello normanno, edificato dopo il 1090 da Ruggero il Normanno, che fece riedificare la città distrutta dalle incursioni barbare (in particolare dei Saraceni e dei Goti) col nome di Casalnuovo (Case Nuove, nei documenti). Sul castello le fonti sono molto avare di notizie, a tal punto da non poter stabilire con certezza le esatte dimensioni e l'esatta importanza del maniero. Si suppone fosse sin dall'inizio di proprietà feudale, dal momento che non è citato nello Statutum de reparatione castrorum, un elenco di fortezze demaniali redatto in età federiciana (1241-1246).

Qualche secolo più tardi, sugli avanzi del castello normanno fu concepita una residenza nobiliare per incarico del principe Michele Imperiali, feudatario di Casalnuovo nel 1717, così come riportato dalla iscrizione interna all'edificio («Michael lmperialis A.D. MDCCXVII») e costruito a partire dal l719, probabilmente su progetto di un architetto romano, con la direzione dei lavori dell'architetto leccese Mauro Manieri.

L'edificio rimase incompiuto nell'ala sud-est a causa del decesso del principe e del suo erede. Sebbene nato come residenza (si tratta di una delle più grandi dimore del regno di Napoli), quasi certamente non fu mai utilizzato come tale dal committente. Il maniero passò da Federico Imperiali alla famiglia dei Filotico, che lo detiene in larga parte ancor oggi, nel 1827.

   

Bibliografia 

N. Filotico, Il Palazzo “Imperiali-Filotico”, in F. Schiavoni – M. Annoscia (a cura di), Manduria tra i segni di tanta vita e tanta storia in immagini e documenti fra ‘800 e ‘900, Manduria 1994, pp. 82-90.

Si ringrazia l’arch. Nino Filotico per la cortesia dimostrata.

  

  

 

©2003-2012 Gianluca Lovreglio. Il video non è stato realizzato dall'autore della scheda.

  


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