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PESCHICI, TORRE DEL PONTE

redazionale

scheda    cenni storici


Immagini della Torre del Ponte.

  

  

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Peschici  Peschici


Epoca: XV secolo; ricostruita nel Settecento.

Conservazione: da restaurare.

Come arrivarci: seguendo la strada statale 89 garganica, Manfredonia-Rodi Garganico, a 15 Km. da quest’ultima.

   

Cenni storici.

La vecchia Torre del Ponte, o Torre Quadra, di origini cinquecentesche, dotata di ponte levatoio e di una guarnigione, aveva la funzione di sorvegliare e difendere la porta d'accesso a Peschici. Successivamente, nel '700, fu costruita la nuova Torre del Ponte, ad opera del principe di Ischitella Francesco Emanuele Pinto.

Da Ischitella e il Varano. Dai primi insediamenti agli ultimi feudatari, a cura di Teresa Maria Rauzino e Giuseppe Laganella, volume III, Centro Studi Giuseppe Martella di Peschici, Cannarsa, Vasto 2003: «Francesco Emanuele Pinto possedeva anche il feudo di Peschici. Nel 1735 restaurò il Castello, che ancora oggi è possibile ammirare per la posizione a picco sulla Rupe e per l’imponenza della costruzione. [...]. 

A Peschici, Francesco Emanuele Pinto eresse anche la Torre del Ponte, che marca l’entrata dell’attuale centro storico. Ce lo attesta un documento della Dogana [della Mena delle Pecore]: il cavaliere Dean, ispettore del mar Adriatico, nel 1739 ispezionò una torre denominata “quadra”, sita sopra uno scoglio sulla spiaggia di Peschici. Questa fortificazione, custodita da un “torriero”, e definita dai testimoni per la determina dell’apprezzo, “cadente e instabile per la sua vecchiaija e scosse di terremoti”, era ormai inservibile all’uso: per questo motivo Dean spostò le sentinelle in una nuova torre di proprietà dei Pinto, denominata “torre nuova”, oggi Torre del Ponte. Era ubicata sopra la Porta della città e comunicava a destra con la torre di Calalunga, verso Vieste, e a sinistra, verso Rodi, con la torre di Montepucci.

La particolare posizione strategica permetteva il passaparola con l’interno, mentre segnali visivi a base di fuochi facilitavano la comunicazione con le torri vicine. Il principe Emanuele Pinto chiese ed ottenne, in cambio della cessione al Regio Demanio di questa “torre nuova”, il sito della fortificazione più vecchia con tutto il suo “pietrame”, e che provvide a restaurare. Torre indicata nello Stato delle anime del 1792 come Torre di Quadranova. Durante il suo “governo”, favorì lo sviluppo dell’agricoltura e nel 1765 costruì una piscina nella zona denominata La Tribuna, coltivò gli aranceti e impiantò degli uliveti al posto delle preesistenti vigne».

   

   

©2007. Le prime due immagini sono tratte rispettivamente da www.sullacrestadellonda.itwww.prenotazioni-online.info

      


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