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ORIA, PORTA DEGLI EBREI, PORTA MANFREDI

redazionale

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A sinistra Porta Manfredi; a destra Porta degli Ebrei.

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Oria  Oria



Epoca: bassomedievale.

Conservazione: buona. 

Come arrivarci: con la superstrada E 90 (strada statale 7) Brindisi-Taranto, uscita Francavilla Fontana; quindi con la strada provinciale 56 per Oria.

 

Cenni storici.

Dal sito ufficiale del Comune di Oria:

«PORTA DEGLI EBREI. è conosciuta anche con il nome di Porta Taranto o porta Piazzella. è detta degli Ebrei perchè rappresentava l’accesso al ghetto ebraico, particolarmente fiorente tra il IX e l’XI secolo grazie ad una notevole comunità. Fu costruita originariamente intorno al 1000 e poi fu ricostruita nel 1433. Ha tre stemmi incastrati ormai quasi distrutti e una statua dell’Immacolata del ‘500 collocata alla sommità.

PORTA MANFREDI. è  detta anche Porta Lecce o degli Spagnoli perché da qui entrarono gli spagnoli dopo un lungo assedio. Quella attuale fu costruita intorno al 1727 dal marchese Michele III Imperiali. Era sormontata da tre stature, due delle quali abbattute dal ciclone del 1897 e la terza rimossa nel 1958 perché pericolante. La porta era anche ornata da tre stemmi, dei quali è rimasto solo quello di Oria: gli altri raffiguravano quello di Lecce e quello degli Imperiali».

  

Dal sito del Liceo Scientifico "F.Muscogiuri" sede di Oria

«PORTA DEGLI EBREI. Detta anche "Porta Piazzella" o "Porta Taranto", è sistemata ad ovest in direzione della città di Taranto. Definita degli Ebrei perché situata nel rione dove dal IX all'XI sec. prese dimora la colonia ebraica, fu fatta costruire dal principe Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, dopo l'assedio del generale Caldora del 1433, sul basamento di una precedente porta. Visibili le aggiunte barocche costituite da tre stemmi e cornici in stile barocco ridotti oggi in cattive condizioni. Sulla sommità dell'arco è posta la statua dell'Immacolata risalente al tardo XVI secolo. Sul lato destro entrando è presente un'edicola con un dipinto attribuibile a S. Tatulli , rappresentante S. Barsanofio Abate mentre su quello sinistro si trova un'edicola di autore ignoto rappresentante la Madonna del Carmine.

PORTA MANFREDI. Detta di "S. Basilio" o "Porta Lecce" perché rivolta verso il capoluogo Salentino ed anche "degli Spagnoli" in ricordo dell'entrata delle truppe spagnole dopo l'assedio del 1504, fu ricostruita dal Marchese Michele III Imperiali nel 1727. La porta, monumentale e maestosa, è in stile tardo barocco, ed ha un solo fornice sormontato da un timpano retto da lesene in doppio ordine. Nella parte superiore è presente una targa con i dati relativi alla sua costruzione e lo stemma della Provincia di Lecce oramai non più leggibile. Nella parte inferiore dei due stemmi un tempo presenti si può intravedere solo quello della città di Oria, l'altro assieme alle due statue terminali fu distrutto dal ciclone del 1897. Sul prospetto interno della Porta è presente un affresco raffigurante la Crocifissione di Gesù andato quasi completamente distrutto e ricostruito nel 1927 dal pittore F. Pittelli ed oggi ricoperto da un dipinto su rame zincato eseguito nel 1994 dal pittore di origine albanese Arapi Bujar».

  

  

©2005. Il video non è redazionale.

  


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