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PIGNA, BORGO

a cura di Stefano Favero

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  • In alto: uno scorcio del borgo di Pigna. In basso: due vie porticate del borgo.

     

     


           


    Epoca: XII-XIII secolo.

    Posizione geografica: è situato nelle parte montana dell'alta Val Nervia in provincia di Imperia, distante 61 km dal capoluogo. La sua altitudine sul livello del mare varia fra 200 e 300 metri.

    Conservazione: il borgo è abitato e ben conservato.

    Come arrivarci: Pigna, che è comune imperiese, si trova lungo la SP 64 che collega Ventimiglia a Castelvittorio. L'uscita autostradale più vicina è quella di Ventimiglia, sulla A10. In alternativa si può utilizzare il casello di Bordighera.

    Come visitarlo: a piedi. Parcheggi per le auto sono disponibili lungo la principale via di accesso al paese.

       

    Cenni storici.

    Come altri borghi del Ponente ligure, Pigna nasce con la costruzione di un castello. Il primo nucleo abitato del paese prende forma tra il XII e il XIII secolo, con la costruzione di un castello ad opera dei conti di Ventimiglia. L'opera fu realizzata perché Pigna allora era considerata punto strategico di passaggio fra Ventimiglia e Triora, ma anche via di transito fra la bassa piemontese e quella nizzarda, lungo la direttrice Sanremo-Bajardo-Castelvittorio-Saorge.

    Tracce di presenza umana a Pigna si hanno fin dall'era preistorica. In età romana le genti del posto erano raggruppate nel municipio di Albinitimilium (Ventimiglia). Sembra anche che il monte Toraggio sia testimonianza di un “turrabulum” preromano.

    Nei pressi della successiva chiesa benedettina sorgeva un nucleo abitato romano o comunque altomedioevale, la cui presenza è data per certa fin da prima dell'erezione del castello dei conti Intemeli. Un altro piccolo presidio sorgeva in località Argeleu, dove sono visibili i resti di un castello.

    Il centro storico di Pigna, nella sua parte più antica, è costituito dalla classica architettura feudale del tempo. La vasta cerchia muraria comprendeva al suo interno il castello comitale, oggi Piazza Castello, e le abitazioni dei consortes tutt'intorno. Lo spazio inutilizzato fino ai piedi del castello veniva invece usato dai contadini in fuga dalla campagna circostante durante gli attacchi degli eserciti nemici.

    È nel XIII secolo che Pigna diventa possedimento dei conti di Provenza. In questo periodo la popolazione di consorti, militi e contadini si organizza in comune. È sempre in questo arco di tempo che il Comune sottoscrive accordi con i confinanti Triora, Castelvittorio, Dolceacqua, Apricale, Briga e Saorge, ai fini della coltivazione delle zone boschive e da pascolo non ancora divise. Le lotte tra guelfi e ghibellini misero a dura prova l'economia dell'area fra il 1250 ed il secolo successivo. Queste lotte si riflettevano nel più vasto conflitto fra Provenzali e Genovesi, terminato nel 1365 con la firma di un trattato di pace. Nel 1388 il governatore di Provenza cedette Pigna e le terre circostanti al Conte di Savoia, Amedeo VII, come si attesta in un documento conservato nell'Archivio comunale. In esso si fa riferimento al rilevamento dei beni pubblici e della popolazione, fatto dagli inviati del nuovo signore.

    Da vedere, a Pigna, alcuni luoghi di culto risalenti all'epoca medioevale: la chiesa-monastero di San Tommaso (XII secolo), la parrocchiale di San Michele contenente il grande Polittico cinquecentesco del Canavesio, il santuario della Madonna del Passoscio, la cappella rurale di San Lorenzo e la chiesa di S. Bernardo (1482).

      

     

     

    © 2009-2012 Stefano Favero. I video non sono stati realizzati dall'autore della scheda.

           


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