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RAPALLO, CASTELLO CINQUECENTESCO

a cura di Antonella Pasquale

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Il lato di nord-ovest del castello.

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Rapallo  Rapallo  Come arrivare

 

Il lato di Nord-Ovest  Lato Ovest  Garitta sul lato Est  Lato Ovest: piano di sopraelevazione con camminamento coperto tamponato

 

La vista a Sud-Est  Il castello in una foto del XIX secolo  Pianta del secondo piano del castello (da un documento del 1764)  La torre


 


Epoca: 1550.

Conservazione: in corso di restauro.

Come arrivarci: con l'autostrada A12, uscita Rapallo.

  

Cenni storici.

Nell'estate del 1549, la costa ligure è in pieno allarme: il Senato della Repubblica di Genova ha messo in guardia tutti i centri dai possibili attacchi del pirata Dragut. Nelle settimane successive la preoccupazione aumenta, soprattutto nel golfo del Tigullio, protetto all'imbocco solo dai castelli medievali di Portofino e Chiavari, che lasciano però assolutamente indifese Zoagli, Santa Margherita, Rapallo.

Il 4 luglio 1549 Dragut si scatena contro Rapallo, ritirandosi poi con oltre cento prigionieri tra uomini e donne.

La reazione non si fa certo attendere e nei due anni successivi molti centri della riviera si fortificheranno e già alla fine del 1550 Rapallo sarà protetta da un forte.

Il castello di Rapallo verrà costruito su uno scoglio affiorante che una sottile striscia di terra unisce alla costa presso la foce del San Francesco.

Il confronto con altri forti liguri della metà del '500 ci porta a considerare l'ipotesi di un fortino ad un solo piano, formato da una cortina a scarpa sovrastata da un parapetto ove si aprivano le cannoniere, dotato di una garitta di avvistamento sul lato verso il mare aperto.

Le prime trasformazioni sono da farsi risalire al 1564 quando, all'altezza della piattaforma di sparo, viene costruito un deposito.

Dagli inizi '600 fino al 1645, oltre a compiti difensivi e di carcere, il castello assumerà anche la funzione di residenza del Capitano di Rapallo e della sua famiglia.

Alla seconda metà del XVII secolo risalgono le trasformazioni più importanti: un piano voltato, nella cui muratura viene inglobata la garitta, viene aggiunto subito sopra la modanatura a toro in travertino e la piattaforma di sparo viene sopraelevata per meglio rispondere alle nuove esigenze delle artiglierie. E' possibile che in questa fase sia stata eretta anche la torre, indispensabile per alloggiare l'argano per il trasporto delle artiglierie sulla nuova piattaforma di tiro. Prima della fine del secolo, il castello verrà inoltre arricchito con la consacrazione di una cappella destinata alle funzioni per i carcerati.

Il '700 sarà il secolo dei grandi lavori di manutenzione con l'eccezione, forse unica, della costruzione di una nuova garitta sul lato di levante. Il secolo si apre con le prime riparazioni, ma è nella seconda metà che si lavora alle coperture, alla strada e al molo di accesso, ai luoghi comuni, alle celle, alle cannoniere, ai parapetti.

All'inizio del XIX secolo, il castello, armato di cannoni e presidiato da una decina di soldati, mantiene la sua doppia funzione di carcere-baluardo. Dopo l'unità d'Italia, però, iniziano i grandi cambiamenti: il primo ed il secondo piano vengono trasformati per divenire sede della Guardia di Finanza, mentre il piano celle continua a svolgere il suo compito con pochi rimaneggiamenti.

Nel 1958, il comune di Rapallo diviene proprietario del forte e nel 1963 verrà avviato un primo restauro che porterà il castello ad assumere la funzione di sede espositiva.

   

Descrizione. Il castello di Rapallo, più che un castello vero e proprio, è un fortino di forma rettangolare, con una massiccia parete curva a Sud Ovest, circondato dal mare ed unito alla costa da una sottile striscia di terra. La struttura è composta da un piano destinato alle carceri, due piani superiori, una torre di coronamento ed una garitta aggrappata alla parete Nord Est. Il paramento esterno è quasi completamente in ciottoli e blocchi di pietra a spacco. Alla base, una scogliera frangiflutti artificiale difende il forte dai colpi di mare. La copertura del corpo principale è in sottili lastre di ardesia, mentre la torre termina con una copertura praticabile piana protetta da un parapetto. L'unico accesso attuale consente di accedere direttamente al primo piano attraverso una scala in muratura.

  

Letture consigliate: Il castello di Rapallo. Progetto di restauro, a cura di B. Paolo Torsello, Marsilio Editori, Venezia 1999.

     

Vedi anche Il castello di Rapallo nei francobolli, in Medioevo filatelico, a c. di Ruggero Gormelli.

   

   

Le immagini di questa pagina sono tratte dal su citato volume Il castello di Rapallo. Progetto di restauro.

  

©2002-2012 Antonella Pasquale. I video non sono stati realizzati dall'autore della scheda.

    


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