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TORRATE, TORRE DEL CASTELLO SBROJAVACCA

a cura di Luca Baradello

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La torre diroccata del castello di Sbrojavacca.

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Localizzazione di Chions

Particolare dell'interno  Particolare dell'interno  Particolare dell'interno


Epoca: prima del XIII secolo.

      

Cenni storici.

Del castello di Sbrojavacca, citato già nel XIII secolo, oggi rimane solo una torre in mattoni.

Il castello fu terreno di scontro tra i ribelli di Ulvino ed il patriarca di Aquileia Bertoldo. Caduto in mano ai trevigiani, fu successivamente riconquistato dai fedelissimi del patriarca.

Saccheggiato dagli alleati dell'imperatore Massimiliano (1511) con a capo Leonardo di Prodolone, fu demolito nel 1820.


Aggiornamento (2015)

«La storia della località di Torrate è indissolubilmente legata a quella del casato degli Sbrojavacca. Gli Sbrojavacca costituivano un casato (tuttora esistente) ricco e potente e che tanta parte ebbe nella storia di questa parte bassa del Friuli concordiese. Le origini di tale casato sono ignote (pare che derivi da una famiglia di origine francese che giunse in Friuli al seguito di Carlo Magno) tuttavia già nel Duecento godeva di alto prestigio nella patria del Friuli. Gli Sbrojavacca ricevettero nel tempo feudi e investiture dal patriarca di Aquileia, dai Conti di Gorizia, dall'Abate di Sesto e dal vescovo di Concordia. Il feudo principale dei Sbrojavacca si trovava nella localita di Torrate dove sorgeva anche il castello. Il fortilizio trova la sua origine nel presidio della antica strada che collegava S. Vito a Motta di Livenza e probabilmente si tratta di una fortificazione preesistente resa atta alla difesa attorno al Mille, dopo le invasioni degli Ungari. Il castello fu teatro di molte vicende che videro gli Sbrojavacca alternarsi nel ruolo di alleati e nemici del Patriarcato. Nel 1251 il castello fu conquistato da Alberico da Romano, ma subito dopo riconquistato dall'esercito del Patriarcato e riconsegnato ai legittimi proprietari. Nel 1511 il castello venne saccheggiato da Leonardo di Prodolone, ribelle a Venezia, accanito avversario degli Sbrojavacca e fautore di Massimiliano Imperatore. Agli inizi del secolo XIX il castello subì una vigorosa ristrutturazione ad opera dell'architetto Francesco Maria Preti e perse le caratteristiche di fortilizio per assumere quelle di edificio residenziale. Per ragioni sconosciute nel 1820 venne demolito ed oggi non rimane che un unica solitaria torre quadrata con lati di 8 m e spessore dei muri alla base di m 1.65. Nei pressi della torre si trova poi la chiesa di S. Giuliano che era inglobata nel complesso del castello. L'attuale chiesa fu edificata nel 1332, poi riedificata nel 1661, era soggetta all'abbazia di Sesto e dipendeva quindi direttamente dal Patriarca di Aquileia. La chiesa di S. Giuliano passò sotto la giurisdizione della diocesi di Concordia soltanto nel 1818. Nel 1934 venne eretto l'attuale campanile merlato al posto della bifora campanaria precedente che era stata distrutta a seguito di un temporale».

http://www.protaiedo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=53&Itemid=59

 

       

Per ulteriori approfondimenti

http://www.consorziocastelli.it/icastelli/pordenone/sbrojavacca

          

 

     

©2007 Luca Baradello. Questa pagina è precedentemente apparsa nel sito www.lucabaradello.it , ed è qui ripubblicata con il consenso dell'autore.

           


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