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Cordovado, CASTELLO

a cura di Marta Tinor

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Immagini del castello.

  

 

  

 


 


Epoca: periodo incerto.

Posizione geografica: si trova in centro a Cordovado, a pochi km da Sesto al Reghena.

Conservazione: in ottimo stato, ben mantenuto.

Come arrivare: autostrada A28 Portogruaro/Conegliano, direzione Trieste/Venezia/Portogruaro. Prendere uscita Portogruaro. Seguire indicazioni per Giai, poi Cordovado.

Come visitarlo: è proprietà privata. Visitabile in occasione di Castelli Aperti e Giardini Aperti. In loco si trova una caffetteria che serve caffè bio (aperta dal martedì alla domenica) e un negozio ispirato al giardino, alle rose (cosmesi bio) e alle produzioni artigianali venete e friulane (come i pizzi veneziani e le cesoie di Maniago).

      

Cenni storici.

Il castello di Cordovado è sorto sulle vestigia di un castrum romano. Posto a guardia di un guado della via Augusta, su un ramo, ormai prosciugato, del fiume Tagliamento. Apparteneva alla diocesi concordese. Governato da un gastaldo, aiutato da due nobili e due popolani. Per i vescovi, il luogo era così importante, da portare il predicato di marchesi di Cordovado. Usualmente la nomina del gastaldo era annuale, ma nel caso di Cordovado, a partire dal XIV secolo, spettava per diritto ereditario alla famiglia de Rodolfi. Nel 1329, caduto in abbandono, venne sistemato e una parte di esso venne dato momentaneamente a Nicolò Coletto di Bagnarola. Poi nel 1366 il castello venne dato in feudo di abitanza a Colussio di Cordovado.

Nel 1412 gli Ungheresi di re Sigismondo occuparono Cordovado ma i veneziani li cacciarono. Ma l'anno dopo le milizie di re Sigismondo tornarono e questa volta per riavere il castello, il vescovo Enrico di Strassoldo, dovette impegnare il castello di Meduno per 700 ducati d'oro ai fratelli Valentinis. Dopo cruenti combattimenti, nel 1418, il castello cadde in mano di Tristano Savorgnan (al soldo dei veneziani) che lo distrusse. Nel.1420 la Serenissima conferisce al vescovo giurisdizione civile e comunale su Cordovado. Nel 1807 il castello diventa proprietà dei conti Freschi Cucanea e venne costruito l'elegante palazzo, ora visibile, Freschi-Cucanea. Oggi è abitato dai suoi discendenti conti Piccolomini.

       

Per ulteriori approfondimenti

http://www.natisone.it/messe/archivio/messe2001/messe203.htm

     

 

 

©2017 ss. Marta Tinor. I video non sono stati realizzati dall'autore della scheda.

        


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