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AGAZZANO, CASTELLO DELLA BASTARDINA

a cura di Pierluigi Bavagnoli

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  • In alto: vista d'insieme del complesso fortificato. In basso: a sinistra, particolare dell'ingresso fortificato; a destra, un'originale torretta/campanile sul perimetro delle mura esterne.

     

     

    La corte interna con il porticato cinquecentesco  Un altro lato interno del cortile de La Bastardina  Le mura laterali esterne col fossato



    Epoca: XV-XVI secolo.

    Stato di conservazione: buono.

    Posizione: la Bastardina si trova nel comune di Agazzano, sulla riva destra del torrente Tidone.

    Come arrivarci: da Piacenza (21 km) si percorre la via Emilia Pavese (SS10) fino a S. Nicolò; si svolta a sinistra per Borgonovo (SP7), quindi si prosegue per 10 km circa. Alle indicazioni sulla sinistra per Tavernago, lo si passa per trovare il castello della Bastardina.

           

    Cenni storici.

    La Bastardina sorge in prossimità di un importante crocevia fra due antiche strade che attraversano il territorio pedemontano verso Pavia e verso Piacenza, e incrociano il greto del torrente Tidone che scende verso la Postumia e il Po.

    Il castello è l'ultimo di una serie di fortificazioni che vengono costruite a guardia di questo snodo viario presente già nell'XI secolo. La Bastardina viene infatti considerato una costruzione tardomedievale eretto probabilmente dagli Scotti, proprietari a quel tempo di vastissimi possedimenti in questa zona.

    Alla fine del XVII secolo il castello perviene ai Trissino da Lodi, insieme alle località contigue di Mirabello, altro fortilizio nelle immediate vicinanze del guado, e Grintorto, antica fortificazione monastica eretta tra l'XI e il XII secolo.

    Il castello si presenta con una pianta rettangolare, ed è fornito di due torri quadrate disposte in diagonale sul perimetro esterno. Una terza torre rimasta, che ancor oggi è la più alta, si presenta in posizione asimmetrica sul lato nord, mentre una quarta, che è posta in angolo e ricavata in epoca successiva, oggi è adibita a campanile del vicino oratorio.

    All'interno del castello si trova un'ampia corte in cui spicca un elegante porticato a nove fornici, dal quale parte lo scalone di accesso al piano superiore. Un'ampia area prospiciente l'ingresso costituì nei secoli post-medievali la corte agricola, con un oratorio e caseggiati rurali ben conservati.

      

    Per saperne di più:

    www.archeomuseovaltidone.it - http://nuke.valtidoneluretta.it - www.emiliaromagna.beniculturali.it
     

       

       

    © 2011 Pierluigi Bavagnoli. Il video non è stato realizzato dall'autore della scheda.

        


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