Sei in: Mondi medievali ® Castelli italiani ® Campania ® Provincia di Benevento

 

REINO, RESTI DEL CASTELLO

a cura di Michele Calzone

scheda   cenni storici


Immagini dei resti del castello.

 

 

  clicca sulle immagini in basso per ingrandirle

 Reino  Reino


Epoca: XIV secolo, forse su precedente struttura.

Conservazione: in rovina.

Come arrivarci: percorrere la Strada Statale 212, proseguendo per Pietralcina-Pescosannita-Reino.

   

Cenni storici.

Reino è un piccolo comune del medio Sannio appartenente alla provincia di Benevento, città dalla quale dista circa 30 Km. La sua storia di piccolo centro affonda nei secoli, e il primo a citare il castrum Resinum è Tito Livio, che descrive appunto un bastione arroccato su uno sperone di roccia, difeso a valle dallo scorrere di un torrente omonimo. Il territorio di Reino è attraversato per intero dal Regio Tratturo “Pescasseroli-Candela”, che come tutti i tratturi sappiamo esser nato allo scopo di favorire lo spostamento veloce delle truppe romane, per poi esser utilizzato nei secoli successivi come via principale della transumanza.

A parer mio però, è ancora da chiarire l’esatta ubicazione territoriale del riferimento di Tito Livio, dal momento che un altro Comune ubicato a monte dello stesso tratturo, l’attuale Roccaraso in Molise, parrebbe avere la medesima conformazione della Rocca e del torrente omonimo.

La storia di Reino, comunque, è sicuramente legata all’epoca romana, alla nascita della Res Publica dei Liguri Bebiani, il cui centro amministrativo è localizzato ad appena 4 km da Reino. Non sono visibili tracce scritte, fino al secolo VII: il «castrum Regini» compare nella leggenda di san Vitaliano vescovo di Capua, che avrebbe interceduto per ottenere la guarigione di un pellegrino proveniente da Reino. 

Verso il Mille, si sa essere giuridicamente costituita la comunità di Reino, vista la citazione di alcuni suoi abitanti nell’atto di costituzione dello scomparso insediamento di "Fragneto Rapinella". Dai documenti storici risulta che il feudo reinese e la sua rocca sono appartenuti nel XII secolo, durante la dominazione normanna, allo stratigoto Girardus de Marchia, ricordato nelle fonti archivistiche per la sua donazione, nel 1122, a favore dell'abbazia beneventana di S. Sofia della chiesa di S. Maria «de Sipagno foris in flnibus de castello nostro Regino», possesso, quest'ultimo, che rimase per vari secoli tra i beni abbaziali.

In epoca angioina il feudo è nelle mani del «miles et familiaris Eustasio de Erdicurt». Nel 1420 la regina Giovanna II  lo concede poi a Nicola Pagano di Salerno; quindi il feudo passa a Tommaso Carafa e nel 1530 a suo nipote Tommaso II. Appartengono alla stessa famiglia gli eredi: Ferrante (1546), Carlo (1566), Eleonora (1568), Fabrizio (1576), Tiberio fino al 1592, e altri eredi sino al 1614, quando il feudo fu acquistato da Giovan Geronimo Nani di Savona, il cui figlio Giovan Battista, caduto in disgrazia, fu costretto a vendere a Nicola Maria di Somma, al cui casato il feudo resterà sino all’abolizione della feudalità.

è da precisare che uno dei motivi per cui il castello si trova oggi in rovina è proprio il fatto che i di Somma lo abbandonarono al suo destino, scegliendo come dimora il bastione di Circello (BN). Il tempo e i terremoti hanno poi fatto il resto.

   

   

    

©2006 Michele Calzone

   


  su  Campania  provincia di Benevento

Home