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LE OPERE E I GIORNI a cura di Stefania Mola   Otranto

Le opere e i giorni       Il mosaico pavimentale      I mesi

 

Scena di aratura: il contadino governa l'aratro con la mano sinistra ed incita i buoi con la destra.

Lo accompagna il segno zodiacale della Bilancia, governato da Venere, settimo segno dello zodiaco (e, insieme ai Gemelli e all'Acquario, segno di Aria) che si situa subito dopo l'equinozio d'autunno. Lo rappresenta una bilancia a due piatti retta da una mano: con l'entrata del Sole nel segno della Bilancia siamo a metà dell'anno astronomico, nel punto di equilibrio tra l'emisfero nord e quello sud, tra i giorni e le notti.

Nel tradizionale repertorio offerto dall'Iconologia di Cesare Ripa, la personificazione dell'Autunno «terrà con la destra mano il segno della Libra», cioè una bilancia sui cui piatti sono sistemati un globo per parte, metà bianco e metà nero. All'interno dell'iconografia cristiana, la bilancia è uno degli attributi di san Michele, l'arcangelo del Giudizio, ed è usata per la pesa delle anime (psicostasia). È anche un emblema di Saturno/Cronos, il Tempo, probabilmente per qualificare il suo potere di giudice, regolatore dell'equivalenza tra il giorno e la notte, nonché misuratore della vita degli uomini. All'interno dello zodiaco, la Bilancia è il segno dell'equilibrio cosmico e psichico, della legalità e della giustizia sociale ed interiore, simbolo di interna armonia e di comunicazione della coscienza e dello spirito con l'inconscio e la materia.

La scena è accompagnata dall'indicazione del mese (october). Tale nome deriva dall'antico october del calendario arcaico (composto da dieci mesi iniziando da marzo).

È una specificità del contesto otrantino la scelta di rappresentare il lavoro agricolo del mese attraverso l'aratura; altri cicli dei mesi, infatti, assegnano al mese di ottobre soprattutto la semina, ma ciò appare in stretta relazione con le condizioni climatiche.

Generalmente, in ogni caso, è un clima ormai autunnale, nel quale l'aria più umida fa rinverdire i campi inariditi dalla siccità. È il tempo in cui fervono i grandi lavori di preparazione dei campi, arando perpendicolarmente ai solchi primaverili affinché le zolle respirino, e cominciando a tagliare la legna perché si indurisca. È tempo, con il tramonto delle Pleiadi nella volta del cielo, di spremere il miele dai favi e, incuranti del sole che ogni giorno a poco a poco impallidisce declinando verso sud, di raccogliere cachi, pere e mele, gli ultimi frutti dell'anno, i più dolci e succosi.

  

Mitologia della costellazione della Bilancia

La Bilancia è una costellazione piccola e poco appariscente, tant'è che per i Greci (che la indicavano con il nome di chele dello Scorpione) costituiva il naturale prolungamento del vicino Scorpione; in altri racconti viene invece identificata con Mochis, l'inventore delle misure e dei pesi.

Successivamente considerata autonoma, la Bilancia diviene simbolo del concetto di equilibrio, anche virtù del legame con l'equinozio autunnale (stessa durata del giorno e della notte) in corrispondenza dell'entrata del Sole nella costellazione.

L'idea di "equilibrio" diviene per i Romani ideale di giustizia: i piatti della Bilancia erano retti da Dyke (una delle Ore, nata da Temi e Zeus), dea della Giustizia associata alla vicina Vergine o, secondo altre versioni, a Giulio Cesare, asceso al cielo. Altro motivo di predilezione per la Bilancia, da parte dei Romani, era che Roma pare fosse stata fondata proprio mentre la Luna si trovava in questa costellazione.

Tra i dodici segni zodiacali, la Bilancia, che è il settimo, è l'unico oggetto inanimato.

  

  

I mesI:  Settembre (primo mese dell'anno nello stile di datazione più diffuso nel Medioevo) - Ottobre - Novembre - Dicembre - Gennaio - Febbraio - Marzo - Aprile - Maggio - Giugno - Luglio - Agosto

  

  

©2002-2003 Stefania Mola

 


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