Risposta giusta all'oggetto misterioso numero 5, a c. di Ruggero Gormelli

L'OGGETTO MISTERIOSO		a cura di Ruggero Gormelli
FONTI MATERIALI POCO NOTE DEL MONDO MEDIEVALE

La moda della foggia della barba si è modificata nel Medioevo, come anche oggi, nel corso dei secoli ed addirittura dei decenni. All’inizio del XIV secolo ritornò la tendenza ad un viso maschile liscio. Non si può però qui ancora tracciare una linea unitaria. A titolo di esempio, ciò diventa significativo nelle illustrazioni del Großen Heidelberger Liederhandschrift (il Grande Manoscritto di Canto di Heidelberg) – il Codex Manesse (il Codice Manesse) – , che mostra prevalentemente dei volti maschili lisci rasati (soprattutto giovani) insieme con dei portatori di barbuti menti e di barbe piene (di regola i più anziani ed “i più saggi”).

La rasatura era complicata e spesso addirittura dolorosa. Ciò era dovuto alle condizioni metallurgiche dell’epoca. Per la rasatura è necessaria una sezione raschiante, o per meglio dire, appunto radente. Per fare ciò, la lama viene condotta appoggiata sulla pelle, radente, di piatto (al contrario della sezione di trazione applicata alla lama che viene condotta per esempio nel pane o nella carne).

La sezione radente richiede un taglio sottile e liscio, duro ma anche elastico, che – di principio – può essere ottenuto solo mediante una affilatura precisa su di un acciaio di alta qualità. Gli acciai del tempo, a causa della loro fabbricazione metallurgica, erano per tali affilature, e salvo rarissime eccezioni, assolutamente inadatti. Pertanto i rasoi, che spesso erano prodotti da fucine residenti in loco, erano soprattutto forgiati sì taglienti, ma raramente affilati. Già prima della rasatura si imponeva perciò la “prerasatura” con la forbice.

I rasoi medievali erano di regola fissi; solamente nel XV secolo apparvero i rasoi pieghevoli.

Rasoi a lama fissa, fondo fortemente corroso. Sud della Germania fra il 1200 ed il 1300.

Il rasoio con impugnatura pieghevole della precedente immagine corrisponde ampiamente a quello che il barbiere sta utilizzando in una carta da gioco del 1450 circa:

Frank Gnegel, Sbarbarsi. Storia della rasatura fatta da sé, DuMont, Colonia 1995.