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           MEDIOEVO TEMPLARE

    a cura di Vito Ricci


grande progetto di storia e teatro

I TEMPLARI

in Italia sulle tracce del fondatore dell’ordine

 


SOMMARIO DEL PROGETTO

1)     L’argomento e i nostri anni

2)     La storia                                       

3)     Una clamorosa scoperta

4)     Mistero ma non solo

5)     Il progetto                        

6)     Iniziative in programma

     a) Lo spettacolo

    b) Convegni e tavole rotonde

 


L’ARGOMENTO E I NOSTRI ANNI

 

L’enorme ondata emozionale suscitata dalla scomparsa di Giovanni Paolo II e il suo evidente significato mediatico, l’attenzione conseguente con cui si affrontano le iniziative della Chiesa, dimostrano il ritorno del Sacro nella nostra società. Il successo clamoroso del Codice Da Vinci, l’interesse di Hollywood per le Crociate, le trasmissioni TV che parlano in vari modi del Mistero, appartengono a questa novità. In questi giorni RAI-Fiction sta mandando in onda in prima serata il colossal televisivo “ La Maledizione dei Templari”, co-prodotto con la televisione francese, con un cast d’eccezione tra cui Gerard Depardieu, Jean Moreau, Serena Autieri, Luca Barbareschi, e molti altri. Anche la politica internazionale, dopo l’11 settembre, è dominata dai temi della guerra e della religione.

Parlare oggi dei Templari significa parlare del nostro tempo attraverso la storia medievale. La rivoluzione socio-culturale iniziata dai Templari e compiuta con il sacrificio di Jacques de Molay, ultimo Gran Maestro, costituisce il Tesoro di cui, con questo progetto, si vorrebbe cominciare ad aprire lo scrigno.

Dai Massoni alle Sette Esoteriche ai films di “Indiana Jones”, s’è attribuita ai Cavalieri del Tempio la custodia della coppa del Santo Graal: dal punto di vista storico questo è indimostrabile… ma certamente Jacques de Molay bevve spiritualmente da quella coppa il proprio tragico destino e la propria redenzione.  

 


 

La storia

Nel cuore della società medievale, quella da cui nasce l’Europa, si è svolta una storia fino ad ora poco conosciuta: la storia dei Templari. La novità della loro esperienza è stata annientata dall’eco enorme della loro scomparsa. I lunghi processi (considerati i primi processi politici), le torture, le accuse di eresia e di atti osceni, la presunta adorazione di teste o di Bafometti, il favoloso tesoro dei Templari, sono gli elementi che oggi suscitano un nuovo e clamoroso interesse. L’Ordine fu soppresso nel 1312 da Papa Clemente V, su pressione del re di Francia Filippo il Bello e, ultimo atto, Jacques de Molay, Gran Maestro dell’Ordine, fu messo al rogo il 18 marzo 1314. La loro leggenda e il loro enorme successo mediatico comincia proprio da lì.

Ma la storia nascosta, che è quella della loro nascita, solleva interrogativi che riguardano la nostra attualità. Un piccolo Cavaliere, che la storiografia ufficiale fino ad oggi riconosce di origine francese, ovvero della Champagne, con il nome di Ugo de Payns, parente del grande abate Bernardo di Chiaravalle, decise con altri compagni di fondare una società alternativa a quella del tempo, una società in cui si potesse accedere al Sacro senza separarsi dal mondo, come facevano i chierici, ma restando laici e guerrieri.

Attraverso questa porta, paradossalmente pacifica e democratica, passerà San Francesco come Giovanna d’Arco, ma anche la massoneria rivoluzionaria.

Attraverso questa porta si diffuse la cultura religiosa in lingua volgare e la tolleranza verso altre esperienze religiose, come l’Islam. L’amicizia che legò i primi Templari all’emiro Osama ne è una testimonianza esemplare. Grazie ai Templari, al primo maestro Ugo, come all’ultimo, Jacques, il nostro Occidente, vedovo delle grandi ideologie e spinto dall’Islam, può riscoprire il Sacro senza avere paura di perdere la propria identità laica.


  Una clamorosa scoperta….

il documento che dimostra l’origine italiana dei Templari

Una scoperta rivoluzionaria, fatta in questi mesi, scardina le certezze della storiografia ufficiale sull’attribuzione alla Francia della paternità dell’ origine dei Templari.

Sulla base del ritrovamento di un testo, una lettera che risulta in possesso dell’antica famiglia Amarelli di Rossano Calabro, è oggi dimostrabile la tesi, che aveva affascinato tanti storici italiani, tra cui il ricercatore medievista Mario Moiraghi, a cui si deve la scoperta,  secondo la quale il fondatore dei Templari, il piccolo cavaliere passato ai posteri come Ugo de Payns, a dispetto dei francesi, fosse nato e cresciuto in Italia, precisamente nel meridione, con il nome Ugo dei Pagani, la città che gli dette i natali.

La lettera citata è in qualche modo l’origine e lo strumento del nostro viaggio.

Era il 1103 d.c. quando, passati 4 anni dalla conquista della Terra Santa con la prima Crociata di Urbano II, partì da Gerusalemme una lettera diretta a Rossano Calabro scritta per mano di Ugo de Paganis che informava lo zio, Leonardo Amarelli, della morte del figlio Alessandro, cavaliere crociato. 

Il testo, assieme ad altri documenti pubblicati di cui gli Amarelli sono ancora in possesso, certifica inoltre la relazione tra il giovane Ugo de Paganis, firmatario della lettera, e la costituzione di un gruppo di armati che si presentò nel 1101 a Baldovino, allora re di Gerusalemme; tale gruppo sarà poi riconosciuto come l’Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo, ovvero I Templari.

Lasciando agli specialisti le certificazioni sulla validità di questi documenti, peraltro dimostrata, vorremmo ritornare a quella esplosiva tesi storica ancora avvolta dal mistero della recente scoperta, che ha ispirato l’ambizioso progetto di Teatro e Storia I TEMPLARI. ULTIMO ATTO che Vi stiamo proponendo.

L’avventura dei Templari quindi non è ancora finita; inscritto in questo contesto tra misteri  e indebite paternità della Storia, il nostro progetto, con l’andamento di un viaggio in Italia sulle tracce del fondatore dei Templari, vorrebbe dimostrare che la verità questa volta, forse, è a portata di mano.


 

Mistero ma non solo….

 

Ma oltre all’amore per il mondo medievale e cavalleresco e al mistero collegato con la presunta custodia del Santo Graal e del leggendario tesoro, i Templari richiamano alla mente dell’uomo moderno una valenza storica di natura molto diversa, ovvero la creazione del primo sistema bancario con il quale i monaci-guerrieri eseguivano operazioni bancarie come conti correnti, prestiti, depositi e trasferimenti internazionali di fondi; era l’invenzione di un “must” dell’economia dei nostri anni, la carta di credito.

I Templari divennero degli abili "banchieri"; con le loro carte di credito i pellegrini che viaggiavano all’epoca verso la Terra Santa potevano spostarsi portando con se poco denaro. Il sistema era semplice: ai pellegrini che versavano nelle casse dei templari una somma o dei valori, veniva rilasciata una pergamena in controvalore, contrassegnata con un sigillo templare. Una volta terminato il viaggio, il creditore si presentava presso una "casa Templare", erano molte e sparse in tutto il Mediterraneo, per riscuotere il denaro versato. In questo modo, durante il viaggio, non si doveva temere di essere depredati di tutti gli averi.

Le attività bancarie fruttarono un reddito di 112 milioni di libbre (l’equivalente a 20.000 miliardi di vecchie lire) e a seguito delle donazioni da parte dei pellegrini e dei nuovi adepti all'Ordine, destinate ad una cassa comune, divennero ricchi possidenti, proprietari tra l’altro di una imponente flotta navale dedita al trasporto di merci e di persone;  inoltre nell'anno 1139 Papa Innocenzo II con la bolla "Omne datum optimum" sancì a loro favore (tra gli altri privilegi) l'esenzione dalle decime, ossia dalle tasse dovute al clero.I Poveri Cavalieri di Cristo si trasformarono ben presto in una potenza economica senza precedenti.

 


 

Il progetto

In questo contesto di novità storiche e d’interesse popolare nasce il progetto di Storia e Teatro

I TEMPLARI che prevede non solo lo spettacolo I TEMPLARI, ULTIMO ATTO, un grande allestimento teatrale con un cast di professionisti di chiara fama sull’argomento della nascita dell’Ordine e sul processo che pose fine ai Templari nel 1312; ma anche una serie di convegni e tavole rotonde sull’argomento L’ORIGINE ITALIANA DEI TEMPLARI.

La sua realizzazione, prevista per l’estate 2006, coinvolgerà un elevato numero di citta’ disseminate  in tutto il territorio italiano, visualizzabile come “itinerario templare”. Toccherà i luoghi storicamente legati a Ugo de Paganis e ai Templari partendo da Ravello (una straordinaria chiesa templare diroccata a picco sul mare) , a Nocera dei Pagani,  in Campania, città che gli diede i natali, e toccherà la Calabria , la Basilicata , la Puglia fino al nord, nelle regioni della Toscana, dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Nei castelli, ex monasteri, chiese sconsacrate di ogni città sarà allestita una o più repliche dello spettacolo e un convegno che tratterà i templari in relazione alla storia specifica che li collega a quel luogo.

 

Durata

Luglio-agosto 2006. E’ previsto un seguito nei teatri nella stagione invernale 2006-2007.

 

Il progetto prevede

¨       L’allestimento e la diffusione dello spettacolo teatrale I TEMPLARI, ULTIMO ATTO in un itinerario che percorrerà l’Italia da Nord a Sud nei luoghi storici che hanno visto i Templari protagonisti.

¨       L’organizzazione di convegni e tavole rotonde di approfondimento sul tema L’origine italiana dei Templari, con giornalisti massimi studiosi dell’argomento e uomini di spettacolo e cultura: Mario Moiraghi, Medievista (UniMi); Franco Cardini,  Medievista (UniFi); Barbara Frale (Medievista, Archivio Vaticano); Vittorio Mezzogiorno (giornalista RAI 2); Simonetta Cerrini, storica (Sorbonne Parigi); Paulette Leclerq, medievista (Sorbonne Parigi); Kheit Leigh, scrittrice (UK); Luca Barbareschi (attore); Gad Lerner (giornalista La7); a altri.

¨       La possibilità ulteriore di organizzare la mostra  Il Segreto di Templari, di immagini, fotografie, reliquie, documenti da realizzare nella città più rappresentativa scelta dall’organismo che co-finanzierà il progetto.

 

Obbiettivi

¨       Organizzare e diffondere in Italia un “itinerario” sui Templari, nei luoghi medievali che portano le tracce dell’esistenza di Ugo dei Pagani, il fondatore dell’Ordine, attraverso  un progetto di grande qualità culturale e artistica fondato sulla tesi dell’ origine italiana dei Templari, articolato in uno spettacolo teatrale, una serie di convegni e tavole rotonde  e in qualche caso una mostra.

¨       Promuovere e valorizzare, attraverso il progetto, la cultura, la storia, e l’interesse turistico delle località incluse in questo itinerario.

¨       Coinvolgere organismi, Enti ed Istituzioni, pubbliche e private di ciascun territorio previsto dall’itinerario nella realizzazione del progetto.

¨       Incrementare l’indotto turistico su questi territori attraverso la promozione a livello nazionale del progetto.

¨       Contribuire a valorizzare e promuovere beni storici, reperti, documenti nei luoghi di realizzazione del progetto attraverso un accurato piano pubblicitario che prevede una campagna promozionale generale e varie campagne locali mirate

 


Approccio e metodi

¨       Realizzare il progetto in collaborazione con le realtà locali pubbliche e private dei vari  territori coinvolti.

¨       Visualizzare l’itinerario geografico dei territori del progetto in una “mappa” identificabile come logo del progetto da diffondere in tutte le pubblicazioni previste nel piano pubblicitario.

¨       Studiare apposite campagne promozionali e pubblicitarie tese a valorizzare il nesso storico culturale tra il progetto e gli avvenimenti storici peculiari dei singoli territori coinvolti nel circuito.

¨       Approfondire tematicamente in relazione alla storia templare le peculiarità storiche dei luoghi coinvolti nel circuito attraverso i convegni.

¨       Creare seminari di studio in collaborazione con le Università e/o gli Istituti e Fondazioni Bancarie per l’approfondimento degli aspetti storico-economici del modello di società templare  (il sistema bancario templare, l’invenzione della Carta di Credito, struttura economica templare).

 

Itinerario

Luoghi principali del progetto

 

¨     Ravello

¨     Nocera dei Pagani-Castello Fienca (Salerno)

¨     Pagani (Salerno)

¨     Cava dei Tirreni (Salerno)

¨     Castignano (Ascoli Piceno)

¨     Rossano Calabro (Cosenza)

¨     Ponza

¨     Cagliari

¨     Forenza (Potenza)

¨     Castello di Lagopesole (Avigliano-Potenza)

¨     Potenza 

¨     San Galgano (Siena)

¨     Basilica di Colle Maggio (L’Aquila)

¨     Santa Severa (Roma)

¨     Trevi (Frosinone)

¨     Ferrara 

¨     Villa Faraldi (Imperia)

 

Soggetti coinvolti

Amarelli  S.P.A. (Rossano Calabro); OSMTJ, Gran Priorato della Lingua d’Italia(Montevecchia-Lecco); InfoSafe (Lecco); ProLoco di Castignano, Fondazione dei Pagani,  Compagnia Schegge di Mediterraneo;


 

Iniziative in programma

 

  

 

Lo spettacolo

I TEMPLARI. Ultimo atto

Compagnia Schegge di Mediterraneo

Atto unico

Con: PAOLO GRAZIOSI (Premio ETI, Oscar per il Teatro 2005), nel ruolo di Jacques de Molay, l’ultimo Gran Maestro dell’Ordine

SERGIO ROMANO, nel ruolo di Filippo IV il Bello, di Ugo dei Pagani, fondatore dei Templari e di Guglielmo di Nogaret, consigliere del re.

MARCO AVOGADRO, nel ruolo di Papa Clemente V, di San Bernardo di Chiaravalle e del Vescovo Filippo di Marigny

SIMONA GUARINO, nel ruolo dell’Amante del Papa e della Barbiera

Testo di GIAN PIERO ALLOISIO

Musiche originali eseguite dal vivo: PINO CANGIALOSI  

Regia : CONSUELO BARILARI

Elementi scenici e costumi : ROBERTO REBAUDENGO

Assistenti ai costumi: VALENTINA DELLI PONTI e FRANCESCA PARODI

Regista assistente: ELISABETTA AROSIO

Direttore tecnico: SALVATORE ARENA

Assistente alla produzione: ELENA BADINI

Organizzazione generale e coordinamento: TOMASO THELLUNG

La trama

L’azione si svolge in un’ora e mezza nella notte tra il 17 e il 18 Marzo 1314, in una prigione di Parigi. Jacques de Molay, ultimo Gran Maestro del Tempio, riceve la visita d’una barbiera: il vecchio cavaliere deve esser pronto per l’incontro con gli ambasciatori del Papa. Da sette anni Jacques aspetta questo momento: ha confessato il falso, ha tradito l’Ordine, ha ignorato la morte e la tortura dei suoi confratelli per aspettare il confronto con il Papa.

Mentre la barbiera gli taglia i capelli, secondo l’usanza templare, egli racconta le origini dell’Ordine, il timore e la speranza di Ugo dei Pagani (il fondatore dell’Ordine) e di San Bernardo (il padre spirituale di Ugo). Evocati come in un sogno febbrile si manifestano il re Filippo, il papa Clemente V, la sua amante, l’infido ministro Nogaret e il vescovo Marigny. Si tratta di figure vissute in tempi differenti che convivono nel ricordo di Jacques insieme a racconti di incontro con l’Islam e di scontro con il Potere.

Il Gran Maestro è pronto per vedere gli emissari del Papa, continua a ripetersi che andrà tutto bene, ma nell’ombra del suo inconscio si muove, rapido e lieve, il presentimento della morte. Ad un tratto, da un banale dettaglio, emerge il suo destino: alcuni cavalieri detenuti, sentiti i legati papali, hanno deciso di farsi tagliare la barba, segno d’appartenenza all’Ordine, per cercare di salvarsi. Improvvisamente Jacques de Molay capisce che il Papa non ha fatto nulla per sette anni né farà mai nulla e che il futuro dei Templari è la prigione a vita!

Decide di farsi bruciare, di riprendersi l’onore, di smentire il Re e i suoi Ministri e di farsi carico della salvezza propria e della Chiesa.

 

Note di regia

“Ho risposto con grande entusiasmo alla proposta di realizzare uno spettacolo sull’argomento dei Templari. Venivo dall’esperienza di un progetto teatrale su Federico II, in cui era messa in luce la strategia di tolleranza dell’Imperatore tedesco verso le religioni nel Mediterraneo, in piena epoca medievale, esempio di un pensiero di sintesi tra Oriente e Occidente, culminante nella famosa crociata di pace a Gerusalemme. I TEMPLARI avrebbero chiuso perfettamente con una trilogia il progetto teatrale che la Compagnia Schegge di Mediterraneo sta potando avanti attraverso il teatro e la danza dal 2003, come contributo artistico alla comprensione del rapporto tra guerra e religione nell’attuale geopolitica del Mediterraneo alla luce dei suoi storici conflitti.

Gli spettacoli della compagnia: FEDERICO II. NOTTE DI PRESAGI; LE CROCIATE VISTE DAGLI ARABI assieme a  I TEMPLARI. ULTIMO ATTO, i cui testi sono stati tutti scritti appositamente per il progetto nel pieno rispetto delle fonti e della storiografia dell’epoca, creano un percorso articolato nell’immaginario Medioevale di Oriente e Occidente, con una panoramica delle vicende, dei personaggi e del pensiero del movimento storico delle Crociate.

I Templari potevano essere un argomento storico di trascinante attualità e di grande forza spirituale per fare luce nelle vicende del conflitto tra politica e religione dei nostri anni. Tra l’altro il Processo dei Templari, eliminati dall’abile strategia del re di Francia Filippo il Bello, costituisce il primo esempio di processo politico nella Storia, rimasto un modello sino all’età moderna.

La bellezza dei siti storici suggerisce di evitare scenografie teatrali, come successo al debutto dello spettacolo ad Anagni nella piazza della Cattedrale di Papa Innocenzo III, creando solo luoghi deputati con palchi e nude strutture di ferro,  con particolare attenzione ai costumi fortemente d’impatto nel colore, nelle dimensioni e nelle forme, reinventati attraverso l’immaginazione che il teatro permette, contestualizzando in graffianti metafore visive i ruoli e l’appartenenza storica dei personaggi….” (Consuelo Barilari )

    


 

 

Convegni e Tavole Rotonde proposte

 

I TEMPLARI NELLA STORIA DELLE CITTÀ ITALIANE

 

¨     Nocera dei Pagani (SA) 

L’ITALIANO CHE FONDÒ I TEMPLARI: il problema delle origini

¨     Rossano Calabro (Cosenza)    

SULLE TRACCE DEL PRIMO TEMPLARE: la lettera di Ugo dei Pagani a Leonardo Amarelli

¨     Ferrara  

FERRARA CITTÀ TEMPLARE: dov’è sepolto Ugo dei Pagani?

¨     San Galgano (Siena) 

UNA BANCA NEL MEDIOEVO: struttura economica dei Templari

¨     Basilica di Colle Maggio (L’Aquila)

CELESTINO V E I TEMPLARI

¨     Santa Severa (Roma)   -   Villa Faraldi (Imperia)

IL TESORO DEI TEMPLARI: il primo sistema bancario e l’invenzione della carta di credito

¨     Castignano (Ascoli Piceno)   -   Forenza (Pz)   

I TEMPLARI E LE ORIGINI MEDITERRANEE

¨     I TEMPLARI E L’ISLAM: il Tempio di Salomone

¨     Castello di Lagopesole (Avigliano-Pz)

I TEMPLARI E IL SANTO GRAAL: tra storia e leggenda 

¨     Cava dei Tirreni (Salerno)  

IL RUOLO DEI FRANCESI NELLA STORIA DEL MEDIOEVO E DEI TEMPLARI

¨     Ponza    -     Cagliari

LA POTENZA NAVALE DEI TEMPLARI

   

   

   

Per informazioni contattare
Tomaso Thellung tel. 339.1402845 email: tomaso@internationaltheatre.org

    

      

   

   

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