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     MEDIOEVO E MEDICINA    

a cura di Raimondo G. Russo



    Premessa  -  1. Alcuni cenni storici  -  2. La medicina barbarica  -  3. La CHIESA E LA MAgia  -  4. La medicina e la chirurgia  -  5. EPIDEMIE  -  6. Approfondimenti e curiosità


                  

Punti nei quali effettuare il salasso: a sinistra, York 1364; a destra, Praga 1450

La Scuola Salernitana, che rappresentò il pensiero scientifico non soltanto dell'Occidente ma anche dell'Oriente per tutto il IX secolo, ne parla diffusamente nel Regimen Sanitatis Salernitanum. Dei 109 aforismi contenuti in questa opera, ben 12 trattano dei tempi e modi di effettuazione della flebotomia.

L'uso del salasso era assunto nei minuziosi regolamenti che regolavano la vita dei monasteri medievali.

Gli statuti del 1311 del Collegio Robert d'Harcour autorizzano gli allievi salassati a nutrirsi in camera, dato lo stato di prostrazione causato dall'intervento. Le suore ed i frati dell'Ospedale Maggiore Contesse a Lille nel 1250, venivano salassati 6 volte all'anno; 5 invece la Congregazione di Saint-Victor ma soltanto 3 volte le Lavandaie dell'Ospedale Maggiore parigino nel XIV secolo.

All'inizio dell'Alto Medioevo, il salasso era quasi esclusivamente fatto da barbieri-chirurghi. Essi si identificavano mettendo un'insegna e appendendo una ciotola per la raccolta del sangue fuori dal loro negozio. Il palo rappresentava il bastoncino che veniva afferrato stretto dal paziente, per favorire l'uscita del sangue, le strisce bianche indicavano la pinza emostatica e le strisce blu o rosse rappresentavano le vene o il sangue.

   

La pratica continuò per tutto il Medioevo ma cominciò a essere messa in questione nel XVI secolo, particolarmente nell'Europa settentrionale e nei Paesi Bassi. In Francia, i medici della corte e delle università suggerivano frequenti flebotomie. 

In Inghilterra, l'efficacia del salasso era molto dibattuta, è declinata nel corso del XVIII secolo, e ha avuto una breve ripresa nel XIX secolo come trattamento delle febbri tropicali.

Il prelievo di così tanto sangue da indurre una sincope era considerato benefico, e molte sessioni venivano concluse solamente quando il paziente cominciava a perdere i sensi (!).

Nel XVII secolo il salasso era utilizzato in Inghilterra, quale forma popolare contro l'isterismo. Si credeva che esso derivasse dall'accumulo di "umori putridi" che impedivano agli organi il normale funzionamento. Era quindi necessario purificare il sangue.

William Harvey ha confutato la base della pratica nel 1628, e l'introduzione della medicina scientifica ha consentito a Pierre Louis di dimostrare all'inizio dell' '800 che la flebotomia era completamente inefficace nel trattamento della polmonite e di varie malattie febbrili. Ciononostante, nel 1840 un professore inglese dell'Ordine Reale dei Medici avrebbe ancora affermato che «il salasso è un rimedio che, quando impiegato giudiziosamente, è quasi impossibile averne un'opinione troppo alta».

Il salasso era particolarmente diffuso nei giovani Stati Uniti d'America, dove Benjamin Rush (un firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza) vide lo stato delle arterie come la chiave alla malattia, raccomandando dei livelli di salasso alti anche per quel tempo. George Washington fu trattato in questa maniera in seguito a una caduta da cavallo: gli furono prelevate quasi 4 libbre (1,7 litri) di sangue, contribuendo così alla sua morte per infezione alla gola nel 1799.

                  

Punti nei quali effettuare il salasso (Hans von Gersdorf, 1517)

   

La flebotomia, oggi

Oggigiorno l'inefficacia del salasso per la maggior parte delle malattie è assodata. La flebotomia ha ancora il suo posto nel trattamento di alcune malattie come l'emocromatosi e la policitemia, ma  la flebotomia oggi si riferisce alla rimozione di piccole quantità di sangue allo scopo di eseguire esami del sangue o per trasfusione di sangue, da parte di personale specializzato e qualificato.

   

   

  

©2007 Raimondo G. Russo

   


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