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Rasiglia, borgo, resti del castello dei Trinci

a cura di Stefano Favero

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In alto, il rudere del mastio di Rasiglia. In basso, altro lato del rudere del mastio, ove si scorge evidente la tecnica muraria (malta e pietra calcarea).

In basso, resti di mura del castello di Rasiglia.

   

Parte angolare del perimetro murario del castello dei Trinci  Tronco di torre angolare scarpata del castello  Scorcio del borgo di Rasiglia, con il rio che l’attraversa  Lo sfruttamento della forza idraulica non mancava a Rasiglia  Un angolo di scalinata del borgo di Rasiglia


 


Epoca: Borgo: XIII secolo. Castello: XIV/XV secolo.

Conservazione: il borgo è abitato ed è perfettamente conservato; i resti del castello sono stati restaurati tra la fine degli anni Novanta ed il 2006.

Posizione: Rasìglia è una frazione di Foligno, a 648 metri di altitudine, all'interno della valle del fiume Menotre. Dista dal capoluogo comunale circa 18 chilometri.

Come arrivarci: da Foligno prendere la strada statale 319 “Sellanese” che conduce all'alta Valnerina, subito dopo il suo distacco dalla Statale 77 in località Casenove. Il paese si trova proprio a ridosso della strada che lo attraversa, mentre i resti del castello sovrastano il borgo e sono facilmente raggiungibili in dieci minuti di passeggiata dal paese stesso. In auto si possono raggiungere seguendo la strada esterna al paese che porta al cimitero.

Come visitarlo: a piedi.

     

Cenni storici del borgo

Rasìglia ha l'aspetto del tipico borgo medievale umbro che si raccoglie in forma d'anfiteatro. La sua prima comparizione sulle carte catastali (“Carte di Sassovivo”) risale all'inizio del tredicesimo secolo. È proprio in questi documenti dell'abbazia di Sassovivo che viene citata la “curtis de Rasìlia”, sorta intorno alla chiesa di San Pietro. La località era sfiorata dalla Via della Spina, arteria fondamentale per i commerci fra Marca Anconitana e Roma. Data l'importanza di questa tratta, a Rasìglia, nel quattordicesimo secolo, furono erette alcune fortificazioni e, tra queste, il castello dei Trinci. Dall'altro della collina sovrastante il borgo, il castello consentiva un agevole controllo sulla strada sottostante e sul buona fetta della Valle del Menotre. Fu nel sedicesimo secolo che, diminuita l'importanza militare, Rasìglia sviluppò fortemente alcune attività artigianali, in principal modo mulini ed opifici, grazie all'aiuto idrico fornito dal fiume Menotre.

Cenni storici del Castello dei Trinci

Il “castrum roccha Rasilie” fu costruito, ma secondo alcuni ricercatori solo restaurato, dai Trinci, signori di Foligno, tra il quattordicesimo ed il quindicesimo secolo. Era anch'esso un edificio ad uso militare, come i suoi omologhi sparsi nella zona (Colfiorito, Annifo, Roccafranca, Verchiano e Capodacqua). Il castello dei Trinci disponeva al tempo di un'organizzazione consolidata con tanto di castellani stipendiati e soldati di guardia. In un documento del 1421, conosciuto come il “liber officium tempore Corradi Trinci”, redatto dal notaro Rampeschi, il castello di Rasìglia sembra essere più grande rispetto all'attuale estensione. Se ne può dedurre che non fosse quindi solo luogo di difesa ma anche casa residenziale del castellano che, probabilmente, si circondava di soldati armati. Situato sulla collina sovrastante il paese, a poco meno di 700 metri di altitudine, il castello ha forma irregolare, forseo quasi certamente, per adattarsi alle forme del colle su cui venne eretto. Attualmente sono rimasti un tratto di mura e due torri difensive secondarie, oltre al rudere del mastio.

       

  

      

©2013 Stefano Favero. Il video non è stato realizzato dall'autore della scheda.

        


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